Ricette Vegetariane e Vegane

Shirataki

Conosco Francesca da dieci anni e qualcosina; che detta così potrebbe sembrare che abbiamo superato entrambe i venti anni di età ma così non è. E nessuno osi sostenere il contrario. L’ho conosciuta sul Forum Pigrecoemme del grande Giacomo Fabbrocino; luogo non virtuale ma incantato. Se dovessi riassumere in una parola soltanto : famiglia. La mia famiglia. E’ dove ho conosciuto il Nippotorinese. E’ dove siamo diventati amici. E’ dove ci siamo innamorati. Trascorsi questi dieci anni Francesca è diventata una bellissima Dottoressa ( e bellissima non è detto tanto per dire; ha il viso tra i più belli non solo visti in rete ma in tutta la mia esistenza. Sogno di fotografarla da molto moltissimo tempo) ed io una dispensatrice di cuoricini e idiozie.

Sarda ( perché senza nulla togliere alle altre regioni mi sono resa conto statisticamente che provo un’attrazione inconscia per tre regioni: Piemonte, Lazio e Sardegna), gattofila convinta che vuole redimermi con  felini  meravigliosamente pelosi come nuvolette e anallergici Francesca grande sportiva ( credo abbia i brevetti di qualsiasi tipo di sport; anche estremo. Io non posso farci nulla:  la immagino al mattino arrivare al parcheggio dell’Ospedale con il parapendio dopo aver fatto un’immersione al Pan di Zucchero- Concali su Terràinu- Faraglione Sardo che per la prima volta ho visto attraverso dei suoi scatti e che da allora sogno di visitare con lei- affrontando magari squali e mostri marini) giusto qualche giorno mi chiede:

” ma tu tu …non conosci gli shirataki ?

Spatapumpete.

Suono onomatopeico che segnala la caduta di Iaia per terra. Mi giro con fare fulmineo verso il Nippotorinese, mio spacciatore di parole orientali e con sguardo allucinato chiedo ” Fra. Franciulla dice shirataki. santocielocosasono?”.

Silenzio. Il Nippotorinese è stato in silenzio solo una volta; ovvero quando a Chi vuol essere Milionario non sapeva che mestiere facesse John Travolta nella Febbre del Sabato Sera. Sa tutte le capitali del mondo, come va lo spread, l’elenco telefonico di Tokyo a memoria e pure le fermate della metro ma non sapeva ( e neanche sa) cosa diavolo facesse Manero quando non indossava il completo bianco e muoveva le braccia scoordinate con la pulzella di turno frangettata.

Oltre a non sapere il mestiere del provetto ballerino il Nippotorinese non sapeva cosa fossero gli shirataki.

Panico, sudore freddo e ammissione di colpa con la Dottoressa Bellissima Sardagattoanallergicoparapendio Amicadivecchissimadatamagiovanissima  ( Fra che ne pensi è un titolo sintetico no?) : ” No. Non so e non sa, neanche il pelato, cosa siano gli shirataki”.

Francesca, che la immagino fissare il monitor sbigottita insieme alle due nuvolette di pelo anallergico, mi erudisce.  E da quel momento la mia vita ha subito una svolta talmente pazzesca  che ancora se ci penso bene faccio fatica a credere. In pratica, molto semplicisticamente Francesca mi ha cambiato la vita. E ha questo potere da anni, tra l’altro. Perché non dimentico che la prima a dirmi di farmi un giro su html.it per capirci qualcosa è stata proprio lei. Il mio primo img src l’ho fatto proprio con lei sul forum come con il <marquee>. E pure la prima tabella in html rigorosamente rosa ( quanti ricordi!) . E l’album fotografico online, preistoria se paragonato allo sharing attuale, su aruba me l’ha proprio insegnato lei.

E. E tante. Tante cose. E.

E gli shirataki mi hanno semplicemente permesso di : vivere. Normalmente.

Il perché è presto detto. Da quando sono dimagrita non ho mai toccato un carboidrato. Mai un pezzo di pane. Mai un pezzo di pizza. Mai un piatto di pasta. E non è mai tanto è per dire. E’ proprio MAI. L’unico carboidrato che ho assaggiato in quantità di ridicole dimensioni è stato il riso, a volte i cereali, la quinoa e l’avena. Ma per intenderci qualcosa che vagamente somigliasse ad un primo piatto da quando vi è stata la mia “rinascita”: Mai.

Non voglio soffermarmi ulteriormente su quanto psicologicamente gravi ancora su di me la perdita degli ottanta chili. Come non voglio minimamente perdermi in chiacchiere sul fatto che potrei con serenità mangiare adesso delle giuste porzioni di carboidrati. Allo stesso modo non voglio impelagarmi in un discorso più grande di me. Non ne ho  il tempo. Non ne ho voglia e capacità al momento.  E semplicemente così è. Lo specifico giusto per non incorrere in discussioni pressocchè superficiali che potrebbero  avvenire in seguito  a queste ( e future ) mie dichiarazioni; che mi rendo conto sono di una persona che ancora non ha risolto e che è malata. Bene.

E’ un’assioma perché io proprio questo sono: malata. Non ho problemi a ribadirlo, ammetterlo e confermarlo.

Sapere che gli Shirataki sono fonte di fibre ma non contengono carboidrati e glutine e che sono per certi versi acalorici in quanto contengono sei calorie per cento grammi ( alcune un po’ di più ; dipende dal prodotto che si sceglie ma proseguiamo con calma. Il massimo che si può raggiungere è la cifra ridicola di 28 calorie per cento grammi ) ha significato immaginare il banchetto di Pasqua con un primo piatto davanti.

Chi è malato come me e ha un problema alimentare e un disordine e ne è cosciente ( e nella stragrande maggioranza è così) ha fame. E ne ha tanta. Il masochismo e l’imposizione, la disciplina e la rinuncia sono forze (sbagliate)  che si applicano quando dovrebbero essere dipartite in diverso modo e in diversi ambiti. Ma la teoria è facile, la pratica no.

Questo significa che dopo tre minuti di informazione sul web riguardo la farina di glucomannano avevo già le lacrime agli occhi. Avrei potuto arrotolare anche io spaghetti. Senza sentirmi in colpa. Anche se non erano spaghetti.

Avrei potuto anche io sentirmi parte del pranzo. Della festa. Della comunione. Non partecipare al banchetto è escludersi. Avere un disordine alimentare significa isolarsi. Non far parte del gruppo. Non festeggiare mai. Punirsi.

Non mi espongo mai direttamente e specificatamente per tutto quello che riguarda la mia alimentazione proprio perché non voglio diventare portabandiera di nulla. Al massimo posso esserlo come una malata con disordini alimentare che lotta come voi; perché so per certo che il “target” di chi mi segue ahimè qualche problema lo ha.

Il punto è che  la mia sovraesposizione mediatica in coincidenza con il dimagrimento non ha mai voluto avere l’intenzione e il secondo fine per far sì che ragazzine e donne mi idolatrassero.

 Sarebbe facilissimo per me infilarmi un abitino, mettere un tacco quattordici e stordire le masse con il prima e dopo inneggiando a ” ti spiego come ho fatto”. Purtroppo sul web c’ è gente che pur di mettersi in mostra danneggia il popolo pullulante di bimbe che non discernono cosa si celi dietro un dimagrimento feroce.

Mi è stato anche più volte proposto di espormi come in una pubblicità ammiccante. Ho sempre rifiutato per coerenza e rispetto di me stessa, della mia  malattia e di  chi come me lotta ogni giorno.Il mostro del cibo è feroce. Solo chi davvero conosce questo tipo di fauci e buio può capire quanto sia complesso anche solo esternarne una piccola percentuale di dolore. La dieta per perdere cinque chili lasciamola da parte. E’ estranea al problema gravissimo di cui sopra. Per piacere aripijatevi (il dono della sintesi).

In questa occasione sto lasciando emergere giusto qualcosa perché è chiaro che per persone come me lo shirataki rappresenti un “sogno” proprio perché “somiglia a qualcosa ma quel qualcosa non è”. Ma proprio per questo motivo bisogna andarci con i piedi di piombo e non sbagliare messaggio. E’ fondamentale per me non inneggiare al richiamo di qualcosa di acalorico per abbuffarsi e continuare a denutrirsi. Ma è innegabile che “da malata” una scossa adrenalica nell’ingerire non assorbendo vi è. Tutto chiaro no?

Sono ben conscia che non mi occorre proseguire la dieta. Sono anche consapevole del fatto che non mi occorra il mantenimento ma semplicemente : vivere come tutti gli altri. Ma quando si ha un disturbo alimentare, e non devo certamente spiegarlo io, il problema non è nel fisico che hai, che hai avuto e che avrai. E’ un problema perenne, che può durare anche per tutta l’esistenza. Che emerge. Si nasconde. Si cela. Si rivela.

Non smetti mai di essere malato. Mai.

Ed a prescindere da questo essendo un problema molto ( sottolineato mille volte) personale bisogna procedere con cautela con consigli e messaggi. Io ad esempio sono seguita. Basti sapere questo.

Ribadisco che queste precisazioni sono doverose proprio perché non è molto diffuso in Italia, al momento, l’uso dello shirataki. Ho fatto un giro in rete e non ne parla praticamente nessuno. Non vi sono ricette e sui food blog ( in caso contrario qualcuno me lo segnali e chiedo perdono ma non è stato indicizzato da google) ancora non se ne parla. Temo per la moda che possa derivarne tanto quanto lanciare un messaggio sbagliato. A conclusione quindi : informazione prima di tutto e nei diversi casi specifici consultare chi di dovere. Vivere con 6 calorie a pasto, non c’è bisogno che ve lo dica una bestia come me, non è umano.

Gli Shirataki in diversi ambiti però possono diventare dei fidi alleati. Ed è questo il punto che dobbiamo centrare estraniandoci da tutto quello che di “malato” potrebbe derivarne . Non ho mai sperato di essere chiara come in questo momento.

Sperandolo. Cominciamo.

Gli shirataki, alla fine di questo lunghissimo preambolo, sono buoni davvero e non come poltiglia gelatinosa che avevo immaginato. Questo fa sì che il mio entusiasmo sia cresciuto esponenzialmente. E’ stato strano arrotolare le tagliatelle ( di shirataki) e metterci il sugo su. E’ stato come mangiare un piatto di pastasciutta.

Io ho pianto e non mi vergogno a scriverlo. Alla prima forchettata mi sono commossa. Mi sono sentita coraggiosa. E ho ragionato sul fatto che un giorno potrò farlo anche con una tagliatella vera  che non sia di shirataki . E che non diventerò 140 chili nuovamente al primo boccone.

Tedioso preambolo alla quale tenevo moltissimo per dire che qui: Ci daremo sotto con le ricette di Shirataki!

E a te. Che hai il mio stesso problema e so che leggi: prendila come una palestra. Non posso consigliare ( e  non voglio) ma da “amica”, ecco. Come se fossi una tua amica di sempre. Non prenderla come la soluzione per non mangiare mai più la pasta. Ma come un modo per allenarti. Sentendoti meno in colpa. Perdonandoti e credendo che il momento della pasta arriverà. E che vincerai. Contro il mostro.

Io ci credo. Ci credo sempre. Ogni momento.

La farina di glucomannano (clicca qui per leggere su wikipedia) è estratta dalla pianta Amorphophallus Konjac che cresce in alcune aree dell’Asia. Ecco su questa il Nippotorinese per dovere di cronaca era preparato. Aveva già mangiato la radice di Konjac con un’insalata in Giappone insieme a dei funghi Shiitake.

Questa fibra vegetale molto ben assimilabile dall’organismo sprigiona tutte le sue proprietà se assunta con un largo consumo di liquidi. Essendo priva di glutine poi è naturalmente perfetta per le persone celiache. Non soltanto ( come se non bastasse) ! Il Glucomannano è particolarmente indicato per chi soffre di diabete e ha problemi con il colesterolo; in America moltissimi sportivi, persone in sovrappeso e quindi obese hanno fatto sì che nelle loro diete alimentari fosse presente questa fibra dalle straordinaria capacità di assorbimento.

Aumenta il volume delle feci e aiuta chi ahimè soffra di stitichezza, a patto che venga assunta molta acqua. Allo stesso modo riesce a dare quel senso di sazietà tanto bramato durante le diete ipocaloriche. L’aspetto è molto simile ai vermicelli di soia, giusto per capirci anche se la consistenza è molto più che gelatinosa.

Il gusto cambia in quanto il vermicello sa proprio di soia mentre lo shirataki è neutro e non ha un particolare retrogusto. Confesso che a me è piaciuto. E pure molto. E’ chiaramente un componente neutro che va arricchito con salse, verdure, pesce o carne. E’ perfetto per elaborazioni di vario genere ed è incredibile come non scuocia mai ( che per me che faccio scuocere sempre tutto è davvero una notizia strepitosa). Si prepara velocissimamente e la fantasia sarà alleata per preparazioni di infinito genere.

Nel momento stesso in cui ne ho parlato con Francesca mi sono fiondata sullo shopping online. Ne ho voluti testare tre. Al momento ne ho assaggiate però solo due tipologie perché un pacco deve ancora arrivare. Sono insomma il vostro tester ufficiale di Shirataki così che in qualche modo spero di potervi essere d’aiuto.

Si trovano, eccome gli shopping online per acquistare gli Shirataki. Oggi prendiamo in esame quelli che ho appena testato, escludendo appunto uno che tarda ad arrivare.

Su Ramen.it ne ho presi diversi pacchi, che se acquistati in grande quantità hanno anche un prezzo vantaggioso ( non li ho ancora provati)

Su Gisè ho acquistato sia gli spaghetti che le tagliatelle

Su Zen Pasta ( dove acquista Francesca) ho preso gli spaghetti.

Le differenze sono le seguenti:

Su Gisè sia gli spaghetti che le tagliatelle vengono vendute in confezioni da 560 grammi ma il peso sgocciolato corrisponde a 300 grammi dipartito in due buste; ovvero una busta corrisponde ad una porzione. Questo perché il prodotto GIsè contiene dell’acqua. GLi Shirataki infatti sono secchi ( si può anche preparare in casa con la farina eh. Ma andiamo con ordine e partiamo prima con questi già pronti che ci sono troppe cose da dire).

Su ZenPasta invece gli shirataki non sono con acqua ( anche su ramen.it come in quelli gisè è presente l’acqua) ma secchi e la confezione corrisponde a 250 grammi.

In quelle Gisè le calorie sono sei per cento grammi.

In quelle di Zen Pasta le calorie sono ventotto per cento grammi ( stabilite con il prodotto reidratato)

Gli shirataki di Zen Pasta vanno appunto reidratati immergendoli in acqua bollente per sette minuti e subito dopo sciacquati. Ecco perché gli shirataki, che ci sia o meno acqua, vanno sempre lavati prima di essere immersi in sale e condimenti. Con acqua calda.

Ho voluto immediatamente provare le Tagliatelle di Gisè e gli spaghetti di Zen Pasta. Cambia semplicemente la consistenza e per mio gusto, confesso ho preferito gli spaghetti di Zen Pasta; è pur vero però che mentre le tagliatelle le ho mangiate con un po’ di salsa semplicissima ( ed io soffro moltissimo di acidità) gli spaghetti così senza nulla. Non vorrei che fosse stata la “pesantezza della salsa” a farmi asserire questa preferenza.

 Ma con il tempo vedremo come si prestano alle diverse preparazioni. Quali saranno i punti deboli e l’esatto contrario. Al momento era giusto per ticchettare le prime impressioni e vedere un po’ di cominciare questa nuova avventura insieme grazie all’informazione preziosissima di Francesca; che diventa a tutti gli effetti la Dottoressabellissmaufficiale di questa stramba e pazza cucina ( una carriera stroncata. Fraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa perdonamiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii).

Una piccola introduzione ( su piccola sono partite le risate registrate dalla regia) sugli Shirataki in modo che dalle prossime volte i malcapitati che porranno la domanda “macosasonoquesteschifezzegelatinosecheposti? ” possiamo tutti copiare e incollare questo link: e tanti saluti ( sono molto professionale).

Un Riassunto sugli Shirataki lo facciamo  ? Doveroso.

Gli Shirataki sono degli spaghetti ricavati dalla radice di Konjac   (Amorphophallus konjac in giapponese 蒟蒻/菎蒻). La radice di Konjac è una pianta subtropicale presente in quasi tutto il territorio Asiatico. Da questo Tubero si ricava la farina di glucommannano, polisaccaride idrosolubile utilizzato come fibra alimentare. I Cinesi adoperano il glucommanano da oltre 2.000 anni per trattare fastidi come asma, tosse, ernia, dolori al seno e malattie epidermiche. Se preso nelle giuste quantità il glucommanano è un perfetto lassativo che aumenta il volume fecale liberando le pareti. Si espande notevolmente se idratato e per questo motivo dona un senso si sazietà ed è particolarmente indicato quindi nelle diete per gli sportivi che fanno un basso uso di carboidrati complessi, nel trattamento dell’obesità. Ultimamente in America questo tipo di spaghetti è stato super venduto perché sponsorizzato nella dieta Dukan. Come il tofu e tutto quello che è “alimento neutro” è privo di un sapore caratterizzante ma perfetto per essere un’ottima base per preparazioni culinarie.E’ in grado di abbassare lo zucchero nel sangue e per questo indicato per i pazienti diabetici. E’ sconsigliato alle donne in gravidanza o che al momento allattano il loro piccolo.

Le controindicazioni a parte flautenza, dolore addominale e sensazione di pienezza e diarrea pare che non ce ne siano. Naturalmente in riferimento ad un abuso del prodotto.

E’ certamente buona norma informarsi con il proprio medico qualora si abbia una patologia specifica ma in definitiva è un prodotto assolutamente naturale, vegan, salutare e.

E se lo dicono i Cinesi da 2000 anni, a me che sono ferma sostenitrice della Cucina Taoista e Orientale, non solo ci metterei la mano sul fuoco. Ma mi ci infilerei proprio dentro a mo di spiedino.

Che altro aggiungere se non grazie infinite alla mia bellissima  Francesca, che mi ha regalato qualcosa che va ben oltre le mie più floride aspettative ( a Pasqua ti penserò tantissimo mentre arrotolerò il mio primo piatto insieme agli altri) e :

E noi apriamo ufficialmente la Rubrichetta Gli Shirataki di Fra con Iaia ! ( perché qui in casa il primo che non li chiama gli shirataki di Fra si prende un ceffone a pieno volto).

(io stasera al Nippo glieli propino alla Matriciana. Così giusto per dire. Che tutto il Lazio mi perdoni)

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107 COMMENTS

      • è fatta! il pranzo sarà a base di pastiglie leone (e quella barretta al latte fresco con pistacchi che ho visto ieri, mmm…) e shiritaki a volontà!
        (disse, masticando un paninetto di glutine e fibre vegetali……….)

  1. gli shirataki no..non li conoscevo. E ammetto che pur non avendo problemi alimentari ma solo 10 kg in più che non riesco a mandar via mi viene molta curiosità . C’è da dire che a volte questi prodotti “speciali” costano un pò, e spesso non tutti possono permetterseli. Però è una grande novità, e leggendo la tua recensione direi..anche una gran bella cosa… adesso tu mangi tagliatelle!
    Complimenti alla tua amica Francesca per aver portato nella tua vita gli shirataki!!! E chissà… magari qui si provano? Anche solo per entrare in due taglie in meno…ecco.

    • E’ vero cucciola. Anche con la Dukan sulla quale hanno speculato vergognosamente ci sono prezzi vergognosi e gli shirataki anche lì. Costano un po’ me ne rendo conto.
      Non voglio assolutamente minimizzare il problema di chi deve perdere poco peso. Ci mancherebbe altro. Ma purtroppo ormai c’è chi sostiene di dover perdere 5 chili pur essendo in peso forma perché il messaggio “essere sottopeso è sano” sta diventando dilagante-imbarazzante-vergognoso.
      Quindi se in qualche modo ti “ho offeso” ti prego di perdonami perché non era aassolutamente mia intenzione. Sottolineavo soltanto il risvolto ahimè ( per certi versi umano e comprensibile a tratti ) di chi necessariamente vuole introdursi “in discorsi che lo riguardano poco”.
      Purtroppo imbecilli ne ho incontrati. E tanti. Persone che nonostante abbiano saputo della mia perdita di peso si siano sentiti in dovere di essermi vicini sostenendo di capire perfettamente il problema perché anche loro avevano perso cinque chili.
      Non è una gara a chi perde di più. A chi è più sottopeso. A chi è più bravo a.
      E’ un problema che va classificato.
      C’è chi è soltanto in sovrappeso e ama mangiare ma ha un problema a dimagrire.
      Chi è in sovrappeso perché bulimico e malato ma non apprezza il cibo ( e anzi lo detesta) ma si ingozza per punirsi.
      e .
      E troppo altro.
      Come dicevo poche righe più sotto a Francy il mostro si presenta in varie forme. Con diversi vestiti. In diversi momenti. E siamo sempre e solo noi.
      Occorre ricorrere all’analisi. Rivolgersi a dei medici.
      Io pesavo 140 chili non perché mi piaceva mangiare. Non sono mai stata una mangiona. Anche allora odiavo la pasta. Non mangiavo la pizza. Odiavo la carne. Mangiavo solo determinate cose.
      Io sono nata con un problema alimentare.
      Che ha avuto diversi sviluppi e crisi. Sono stata bulimica nervosa. Sono stata nella fase anoressica.
      Sono stata in diverse forme sempre mostro di me stessa.
      E’ importante essere chiari perché io non ero una che mangiava e ora non mangia più.
      Io ero malata allora malata adesso.
      E ti voglio bene. Tanto.

      • La tua storia ha la stessa trama della mia…mi rispecchio e concordo su tutto..mi hai fatto sentire meno sola,anzi,e’difficile da spiegare,ma grazie a quello che hai scritto :sto meglio!Mi sento”normale”!!
        E ti ho trovata cercando opinioni sui mitici shirataki!

  2. Assaggiati una volta. Devo trovarne una marca meno costosa, perché quelli della Dukan [facilmente raggiungibili in erboristeria] mi ammazzano il bilancio mensile. Oltre al fatto che Pierre mi sta proprio sulle balle.

    Iaia, a parte tutto. Ti voglio bene.
    Davvero. Tu sai per cosa.

  3. Qui alla fine del tuo post è partito un applauso fragoroso!!! 🙂
    Che notizia!!!! Che meraviglia!!!
    LI voglio assolutamente provare!!!
    (p.s. il Lazio ti perdona!!)
    Iaia ti voglio bene, scusa , ma dopo questa news…ci stava tutto!!!

    • Se il Lazio mi perdona io ci faccio pure cacio e pepe eh *disse ridacchiando.
      Lady Catelyn i miei omaggi e abbracci e bacetti.
      E ti voglio bene anche io (scusa di che? è una cosa bellissima e ne sono lusingata)
      e santocielo.
      Abbuffiamoci di shirataki ! ( che poi si puo’ comprare anche la farina di glucammmmamamamamamamano e fare tutto in casa. Ho deciso che ci faccio le lasagne. E’ la fine)
      <3
      Grazie per essere qui

      • eh se li faccio in casa e ci faccio i maccheroncini alla carbonara!?!?!?! ussignurrrrr

        • ahahah <3 sìììììììììììììììììììììì andiamo di maccheronciniiiiiiiiiiiiiiii alla carbonara
          ( fondiamo la setta shirataki ! è deciso! )
          *_*

  4. grazie, soprattutto per aver condiviso il tuo “dolore” (che è anche il mio) e per le preziose informazioni. Già mi piacevi tanto…..adesso ti sento vicinissima <3

    • Irma grazie a te per essere qui. Ti abbraccio fortissimo in silenzio.
      Insieme. Con un sorriso. E sognando un po’ vedrai che sarà tutto più semplice.
      E ce la faremo <3

      ( ma tu dici che ci posso fare pure i cupcake ? *_* )

  5. Ti voglio bene Iaia. Tu sai quanto sia sensibile sull’argomento. Tu sai che anche io. Anche io ho paura. E anche se ho promesso che sì, avrei aumentato i carboidrati, continuo a viaggiare sui 20 gr di pane/pasta/cereali vari. E non riesco. Non riesco a staccarmi da quella dose. Non riesco a sentirmi normale. Ora. Non so se proverò glishiracomesichiamano perchè vorrei tanto riuscire a raggiungere dosi ragionevoli di carboidrati. Vorrei tanto sentirmi “normale” Perchè è facile dire “ma di cosa cavolo hai paura? puoi mangiarti anche 100 gr di pasta e non ingrassare..anzi, se mettessi su qualche chilo staresti solo meglio”. Fatto è che come hai detto tu non se ne esce. Dopo 17 anni non se ne esce. Si convive, più o meno serenamente. E allora, se non riuscirò a staccarmi da quei 20 gr, saprò che potrò sentirmi “normale” anche io, per una volta, ammesso che riesca a trovare gli shiracomesichiamano. Grazie. Grazie perchè non ti nascondi. Grazie perchè sei come sei. <3

    • Non devi trovarli. Te li infilo nel pacco che ti spedisco con una cosa che ho da darti.
      Il punto non è che tu staresti meglio con qualche chilo in più. Dalla mia bocca mai usciranno queste parole. Non le penso Francy. Non penso che tu staresti meglio con qualche chilo in più o meno. Io penso che tu dovresti stare bene con il peso che hai deciso tu. Il punto purtroppo sai che ahimè è un altro. Potrebbe non essere un metro di giudizio obiettivo il tuo. Quanto il mio. Per questo è importante sempre arrendersi e rivolgersi a chi un giudizio più obiettivo ed esterno ce l’ha e si basa solo ed esclusivamente su parametri oggettivi e non contrari. Ma anche lì. Si fa fatica a . Io per prima.
      A me interessa averti conosciuto. A me interessa più sapere di avere accanto persone che sanno. Che non si nascondo. E che lottano. Perché chi lo ammette. Anche se in quell’esatto istante non ce la fa per svariate ragioni: ha già vinto.
      Questo significa che tu sei una vincente.
      Il resto non conta. Il tempo arriverà. Per i 30 grammi. Per i 40. E se vorrai i 100. Ti becchi una randellata sulle gengive se arriva il tempo dei 10. Così giusto per essere molto concisa 😛 (immaginami mentre ti sorrido e ti abbraccio).
      Il mostro è lo stesso. Si presenta vestito in diversi modi ma è quello. E’ buffo pensare che poi sia, sotto quel mantello nero, tu.
      Perché l’ho sempre immaginato così

      Io mi avvicino a lui.
      riesco a spostargli il cappello che gli copre il volto.
      e trovo il mio di volto.
      perché fondamentalmente il mostro siamo noi. Ergo conosciamo benissimo i punti deboli .
      Siamo noi Francy a volere tutto. E non dirmi ti prego grazie. Dimmi che davvero quel gelato ci sarà. Scanzonato. Senza colpe. Senza pensare che sia una coppetta maxi piuttosto che mignon.
      Che sia solo un gelato.
      Come quando si era bambine e le calorie e i mostri erano lontani.

      Ti abbraccio forte.
      fortissimo.

      • Te lo prometto che ci sarà. E non penseremo alle calorie ma solo a quanto è buono (e ho già tastato il locus delicti ieri. Segna : Vanilla . Segna: cioccolato senza latte e mela/cannella). Ti voglio bene. Tanto. E questa sera ho deciso che. Aumento. Quel tanto che mi basterà per non avere il panico, ma aumento. E la forchettata in più sarà in tuo onore, dato che sono astemia e non posso promettere un brindisi in tuo onore. Ti voglio bene <3
        P.s. anche io ho una sciocchezza da darti…ma voglio dartela di persona perchè so che ci vedremo. Lo so!!! <3 <3 <3

        • E non voglio i sensi di colpa,Iaia…la cosa che più mi separa dalla “normalità”,perché quei 30 gr,o il mezzo biscottino prima di andare a dormire poi pesano..sull’anima.È questo che voglio superare.E quel gekato sarà senza sensi di colpa..ci pensavo.e non sarà il sostituto del pasto cheserveastaretranquilli..Sarà un momento di gioia.Così come la forchettata in più di pasta “vera”.È questo che voglio.Grazie per avermi fatto riflettere.Ti voglio bene<3 ps chiama Adalfinaaaa che tacala spina e noi balliamo zumba come due volpini rosa..e w il papa astigiano di Portacomaro:-) E scusa se ho scritto troppo,ma bel frattempo ho maturato pensieri

          • Maturando pensieri si vince. E soprattutto ci si esplora. Ci si sente meno soli . E.
            Ed è molto importante quindi altro che scuse: grazie.
            Grazie per essere quella che sei. Per non avere paura. Per condividere con me.
            Quando ho cominciato questa avventura del blog che per me rappresentava ( e rappresenta ) una lotta pubblica con me stessa e le mie paure e sogni. Cibo e disegni. Ho pensato che .
            Che potevo trovarmi delle amiche.
            Non che mi erano capitate. Ma che mi avevano scelto e che avevo scelto.
            Ed è successo questo Francy. Con te e con moltissime altre. Non è stata la posizione geografica ad agevolarci. Il nostro status. La nostra posizione sociale. La nostra posizione culturale.
            ma il nostro problema. Il nostro sogno. la nostra paura.
            E credo che non ci sia niente di più bello che volersi bene per questi pochi ma importantissimi e determinanti motivi.

            Non ho mai voluto amiche ricche. Amiche intelligenti. Amiche che abitavano vicino me.
            Ho sempre sognato di avere amiche da volere bene. Di essere voluta bene. Non per quello che avessi, facessi o dove abitassi o cosa avevo da offrire.
            Ma che mi guardassero senza avere paura. Dei miei mostri. Del mio lato oscuro prepotente e della mia luce.

            Quando scrivi gelato-sostitutivo-pasto. Io sorrido e mi commuovo. Perché è assurdo notare anche se lo so da sempre come tutti i pensieri siano comuni. Come il mostro elabori le stesse minchiate e le renda credibili.
            E proprio per questo sono felice che tu sia qui.
            Che noi siamo qui.
            E che tutto questo stia aprendo strade percorribili verso il sentiero della guarigione.
            Io non so neanche come sia riuscita a perdere 80 chili ed ad essere contattata da mondadori per scrivere un libro sulla cucina che se ci pensi è un paradosso. un’assurdità. un’apocalittica minchiata.

            ma una cosa l’ho capita: tutto questo sta aggregando moltissime di noi. E non verso un forum pro ana dove scambiarsi informazioni ridicole su 100 grammi di pasta sei calorie.
            Ma verso qualcosa di più grande.
            di più complesso e intelligente.
            Di profondo.
            Che odora di vita e di vittoria.

            E lasciamelo dire Francy. Io sono orgogliosa solo di questo. Che un’alchimia sconosciuta abbia fatto innescare tanti di quei meccanismi pazzeschi che ci stanno indirizzando verso una cosa:
            guarigione.

            perché la vedi la guarigione in fondo al tunnel no?
            io sì-.
            e se non la vedi giuro su tutto quello che ho di più caro che ti ci accompagno per mano.
            dovessi davvero vestirmi da volpino ballando la zumba.
            :*

        • Tante minchiate.Hai ragione.La malattia,sia anoressia,bulimia,ochicchessia(ho fatto anche la rima giusto per)è diversa per tutti eppure per tutti uguale.è uguale per chi si priva del tutto del cibo e per chi,come me già che sono qua a sproloquiare,mangia in quantità da uccellino e si crogiola nei sensi di colpa con l’ossessione fissa delle calorie.è uguale per chi si abbuffa o per chi mangia solo in certe condizioni.Minchiate.Tutte minchiate che ci impediscono di vivere e di godere come la gente che neanche sa cosa sono i Dca.Come la gente che se mangia un gelato lo mangia per merenda e senza vedere nel gelato una montagna di calorie cheselomangioalpostodelpranzovabenealteinentino…Ma possiamo farcela.Si.Fare pace col cibo.Capire che 60/70 gr di pasta/riso non sono il male e che se anche non programmiamo con ore di anticipo uno “sfizio”va bene lo stesso.Comunque ce la possiamo fare.Insieme è più facile:) E anche io sono contenta di averTi trovato<3 E se non vieni a Torino vengo a prenderti a Catania vestita da volpino anche io e faccio spaventare i nani a suon di zumba.Ergo è meglio che ti sbrighi:-) ti voglio bene<3

      • giuro che oggi ho detto al Nippo: io li faccio con i pistacchi
        (sorella mia se mi fanno il pane GIURO che mi faccio UN PANINO DI UN CHILOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO)

        Non ero molto amante della pasta. Lo confesso.
        Ma mangiavo tre chili di pane al giorno 😀
        ( e ora amiamoci)
        ( e le lasagne al pistacchio hai ragione non ci sono. e le faccio)
        ( e devo ancora spedirti cosoperpatateeletto)
        ( e ho riso per papa nero eletto)
        ( e ci sono troppe parentesi da dirti )

  6. che storia…ed io che pensavo fosse una pasta greca e ballereccia.
    Ma…che mestiere faceva John Travolta nella Febbre del Sabato Sera?

  7. Io sono qui. Ad occhi barrati e avidi. Avidi, sì. Sai cosa intendo. Già sul senza glutine ho avuto un brivido ma ora bramo. Bramo sapere. Del gusto non mi preoccupo neppure: mangio aria compressa e se la riesco a mangiare senza temere di stare male, piango. Io già per il silk tofu avevo avuto un brivido felino. Perché per me sarebbe mangiare. Già qualcosa. E adesso devo sapere. Dove. Come. Tutto.

    • Ho appena ordinato online anche il riso .
      Sono strafelicissima sai? perché ho pensato a te. giuro che quando ho letto senza glutine ho pensato solo.
      Bianca.
      E .
      E insomma. Sì. La cosa assurda è che mi aspettavo appunto aria compressa e invece hanno un sapore buonissimo. O semplicemente la felicità te lo fa avvertire come tale. Credevo gonfiassero l’addome e invece no- Credevo che mi avrebbero otturato e ridotto attorcigliata in un angolo con rantoli di dolore e invece no. Leggera come se avessi bevuto un tè.
      Mi piacciono da impazzire.
      Quelli gisè hanno questa acquetta che devi sciacquare via perché ha un odore non troppo buono e tra spaghetti e tagliatelle sceglierei ad occhi chiusi: tagliatelle. Ma quelli secchi di zen pasta ( che fa solo spaghetti) mi convincono di più. Forse perché l’acquetta mi turba( su ramen.it non li prendere ti prego. Anzi farò rettifica nel prossimo post. Sono tremendi e l’acquetta puzza un po’. Il sapore non lo so perché dopo aver sentito l’odore dell’acquetta ho detto nononono e sono fuggita via. Li rifilerò a qualche volpino*disse sghignazzando)
      Non so se spedisco fuori italia ma gia’ sai che se cosi’ dovesse essere io sarò la tua spacciatrice ufficiale senza problema alcuno.
      ma ci pensi?
      no dico ci pensi?
      puoi pure metterne otto pacchetti in borsa.
      serve solo acqua calda ( come nei ramen) per farli idratare.
      e si possono mangiare pure in viaggio.
      giuro è la svolta.
      e ora abbracciamoci commosse ( che poi ci sono rimasta malissimo che niente papamobile meuamiguciarlibraun. però ha origini piemontesi quindi direi che poteva pure andarci peggio)

      :*
      ti abbraccio FORTISSIMO

  8. Il glucomannano mi ricorda un po’ il lupo mannaro (il glùco mannàno) (ché non so neanche come si pronuncia).
    E però Iaia. Mamma mia. Sei grande. Semplicemente grande. Te lo dico da “estraneo”, nel senso di persona informata dei fatti ma non coinvolta in prima persona. Il messaggio passa forte e chiaro. Forte e chiaro. Senza possibilità di fraintendimenti.
    Ed è un messaggio meraviglioso, un messaggio che giustifica la lotta quotidiana, che non giudica e non impone, che non suggerisce e non pontifica. Un messaggio che dice semplicemente che bisogna lottare senza stancarsi. E non rilassarsi. E provare. E continuare a provare.
    E insomma, Iaia bella, brava. Brava per quello che fai per te stessa e brava per quello che comunichi. Che è molto, molto equilibrato.
    Abbracci. Stretti.

    • mi mancavano tanto le tue parole.
      tanto.
      tantissimo.
      grazie fascinoso ingegnere del pgm con la voce sexy <3
      le voglio bene

      • E non mi ha mai letto quando blatero di meccanica quantistica… 😉 provi e vedrà, sono in grado di smontarle qualunque preconcetto in pochi nanosecondi… 😀

  9. ah ecco quindi è Fra che devo prendere a mazzate sui denti (vogliamo parlare del sorriso bellissimo di Fra?) se mia sorella da giorni mi stressa le balle con sti sciratacchi?

    <3

  10. Io sono fortunata iaia, io nn sono malata, nella mia famiglia però questa malattia è riuscita ad entrare. Lei ha i mie occhi e il mio stesso sangue, lei è malata e per un po’ si è fatta curare, poi ha deciso di essere guarita, solo che nn è guarita, per niente. La malattia si è evoluta e i pasti nn li salta più, solo che è ancora più angosciante vederla ingurgitare quantità impressionanti di cibo x poi vederla sgattaiolare furtiva in bagno e vederla uscire poi con l’espressione colpevole e guardinga. Questa malattia non le ha devastato solo il corpo, le ha devastato anche l’anima. Darei qualsiasi cosa per riaverla com’era prima di ammalarsi. Per questo ti seguo e le parlo di te e le dico, stando attenta a nn dire, che si, lo so che è difficile ma che se vuole può farcela.
    Lei nn ne vuole parlare, nn vuole ammettere e io lo so che sarebbe già un grande passo sentirle dire che, si, è malata ma che vuole guarire. Lei nn vuole guarire, vuole continuare a farsi del male e davvero noi nn sappiamo più cosa fare.
    Io capisco quello che vuoi comunicare e ti ringrazio di farlo ogni giorno.

    • Mariangela è difficile per me risponderti e.
      E vorrei solo abbracciarti forte in questo momento. E se tu volessi piangere un po’ insieme. Per poi sederci e tentare di ragionare per quanto purtroppo la ragione in tutto questo non c’è. Non voglio né essere falsamente incoraggiante né il contrario ma se ripenso a mia mamma. Ecco.
      Ho cominciato il mio percorso che avevo trenta anni. Per questo tempo ho un’immagine fissa. Ed è proprio lei. Mamma che piange. Si dispera. Nasconde il cibo. Cerca di avvicinarsi.Allontanarsi. In preda ad una “schizofrenia” ( passami il termine) di emozioni. In quel momento Mamma era il nemico. Voleva che guarissi. Voleva farmi ragionare. Applicava razionalità quando alla presenza di un mostro di tal portata è forse una delle ultime cose da fare. Che poi Mariangela qualsiasi cosa faccia una mamma o una persona che vive il dramma insieme al malato ( a tratti in maniera ancora più angosciante per l’impotenza nell’agire) è sempre. e giuro sempre: sbagliato.
      Però la voglia di guarire c’è. Non per innescare falsi ottimismi. Te lo giuro Mariangela la voglia di guarire c’è sempre. E tu devi solo focalizzare questo punto.
      Nella solitudine le parole di mia madre aprivano varchi che non avrei mai potuto superare. Quando sei da sola con il mostro l’appiglio di quelle parole e incoraggiamenti in degli angoli bui arrivano. E gettano speranze. Che in un determinato momento non cogli. Non sai misurare. Carpire e applicare. Ma arrivano.
      E quindi partendo dal presupposto che comunque si sbaglia in qualsiasi modo : continua. A farti vedere ottimista. A ricordarle che non è sola. Ad essere sicura per lei.
      A me è servito moltissimo l’aplomb di mio padre. Mai per un attimo ha vacillato. Mai ha temuto.
      mentre mamma più passionale ( e più mamma, diciamo così? ) altalenava -arrancava-impazziva in determinati momenti. Papà è rimasto lì.
      Fermo. Fiero. Deciso. Queste due componenti a me hanno aiutato moltissimo . Poi se devo dare “dei meriti” sicuramente possono essere riconosciuti solo ed esclusivamente a Pier. Che mi è stato vicino. Dicendomi quando pesavo 140 chili che lui non amava il mio corpo. Ma me stessa. Ed è stata quell’iniezione di fiducia , la sicurezza di mio padre nella mia vittoria e il dolore di mia madre costellato però sempre dall’ottimismo che.
      Che mi ha imposto di cominciare un percorso. Perché ho perso sì ottanta chili ma sto ancora camminando. Lottando. Disperandomi. E. E ci sono anche tante vittorie però.
      Cosa voglio dirti? Tante cose e niente. Ma non credere che lei non voglia guarire. Non cedere al mostro anche tu quando lei soprattutto non ha la forza. Credici Mariangela.
      Credici proprio nel momento stesso in cui lei ha perso tutte le fiducie. Mostrati a lei sicurissima che ce la farà.
      Infondile la fiducia necessaria e falle capire che sì. C’è buio ma questo non significa che la luce non arriverà.
      Ingozzarsi e digiunare.
      Sono due aspetti ugualmente terribili. Chi li vive anche solo a nominarli si fa quasi la pipì addosso dalla paura.
      Sorridile. Anche da parte mia ( semmai vorrà io sono qui ) . E convinciti ( perché è così) che ce la farà.
      E’ il tempo a non essere adatto. Io ci sono stata 30 anni e sono tanti. Ma possono anche essere pochi. Non importa in fondo. Importa solo crederci. Sorridere anche a denti stretti e lottare.
      Con le unghie e con i denti.
      Ogni mattina mi alzo e ti giuro mi dico solo una cosa:
      devo vincere io.

      a volte vado a letto sconfitta.
      a volte vittoriosa . ma te lo giuro MAI e dico mai le sere che vado a letto sconfitta non mi dico: ma domani vinco.
      ti abbraccio fortissimo Mariangela. Fortissimo. Tieni duro amica mia. Tieni davvero duro.
      :*
      la riavrai.

      • Davvero nn c’è una ragione in tutto questo, mi è capitato spesso di sentire gente affermare con supponenza che anoressia e bulimia nn sono malattie, sono solo fissazione di donne e sopratutto ragazzine viziate. Io so che nn è così, io e mia cugina abbiamo pochi anni di differenza e siamo praticamente cresciute insieme con i nonni, ricevendo la stessa educazione. Io però sono sana, lei no e mi viene sempre da chiedermi ma come è possibile?? Ormai sono più di vent’anni che convive con questo male e la luce è ancora lontana purtroppo.
        Grazie per i consigli e grazie ancora per esserti esposta e avermi dato una speranza in più.
        Io intanto farò quello che mi hai consigliato, continuerò ad essere forte e le starò vicino e nn solo a lei. Nn ti dico i suoi genitori come sono messi, per loro è sicuramente ancora più straziante che x me.
        Grazie iaia, grazie davvero

  11. ehm…. innanzitutto la cosa più importante, che è qui:

    http://www.danielelai.net/siti/iaia.html

    (scrocco ospitalità da Lespaul perchè il sito di franciulla, ahimè, non esiste più)

    in secondo luogo un po’ di pensieri sparsi a casaccio: è possibile che l’idea di un cibo così ipocalorico da essere quasi acalorico (e acarboidratico) sembri rivolto solo a chi non riesce ad avere un rapporto sano con uno stupido, amato/odiato piatto di pasta. E può essere che chi sta importando quest prodotti lucri anche sulle spalle di chi li compra per farsi del male. Per fortuna non è il tuo caso e quindi son contenta che il mio suggerimento non possa essere stato frainteso. Un alimento, a meno che non faccia male (purtroppo è talmente poco conosciuto qui in italia che dobbiamo fidarci delle poche fonti e sperare che sia preparato in modo genuino), non può mai essere “cattivo” di per se stesso e francamente, se nel tuo caso serve a farti ritrovare il gusto e la gioia di cucinarti un bel primo piatto, allora BEN VENGA! Qualsiasi altra cosa, il fatto che con la stessa serenità un giorno ti prepari delle tagliatelle all’uovo (rigorosamente home made però!), fa parte del tuo percorso, delle tue emozioni, di qualcosa che spero mai nessuno possa considerare meno personale per il fatto che tu lo racconti pubblicamente.
    A me fa piacere leggere che per pasqua ti divertirai ad arrotolare spaghetti 😀

    per il resto lo sai che sei bellizzima… lo sei in modo che trascende il tuo aspetto, e la tua bellezza, semplicemente, si armonizza con la tua estetica altrettanto grandiosa, ma davvero prescinde da questa.

    • Torno dopo a scriverti ( in ogni dove)
      ( e ho controllato e non ho il tuo numero di telefono perché sono una bestia che l’ha cambiato 193048203498204 9volte *mi schiaffeggio*)
      (te lo scrivo su facebook)
      ( su twitter. sui muri)
      E insomma dicevo torno dopo a scriverti.

      Perché mattina difficile questa ma.
      All’alba leggendoti ho pianto (di felicità) per tre quarti d’ora circa.
      Appena ho visto il marquee sono scoppiata a piangere come una bambina-.

      A Pier ho detto che è la cosa in assoluto più profonda, importante, strazianteromantica. .
      e. E ti dirò che nonostante sia un algido uomo del nord al marquee ha ceduto pure lui.

      unite per sempre dal marquee. questo significa che quando ci incontreremo verrò con uno striscione che srotolerò pian piano. Mentre mi muovo .
      Ci sarà scritto grazie.
      e un ti voglio bene grande quanto il pan di zucchero anzi di più.

      a dopo.
      Grazie a te per essere la mia vita. Per esserci rimasta .

  12. Hai ragione. Hai ragione che non padsa mai. Hai ragione che è famelica. Hai ragione che sei un’amica per ció che esponi di te con verità e per tutta l’introduzione (che ci voleva tutta non una parola di meno) E leggeró la rubrica. E piango. E grazie. E sorriso umido. E :*

    • Nina .
      qui tra sorrisi umidi. fazzolettini e.
      io ho allagato casa e sono su una canoa con i remi.
      davvero non ho più parole per.
      sono davvero una persona MOLTo fortunata . Ad avere voi.
      Ad essere qui tutte insieme. A confrontarci. Emozionarci. Impaurirci e.

      e ti abbraccio fortissimo.
      davvero fortissimo.
      quando hai voglia, tempo . di sorridere. di sfogarti. di sognare. di urlare.
      sono qui .
      :*
      grazie. grazie infinite

  13. Ovviamente io nonmsapevo nulla di nulla di questa cosa. E ti pareva. Ovviamente qui in culonia non li,trovo neanche a pagare caro.
    Ovviamente mi informerò sui siti di vendita on line.
    Post illuminante, meraviglioso, vorrei avere la tua determinazione. Anzi, se puoi, mi manderesti qualche info in privee su chi ti segue? Chissà che non possa aiutare anche me..
    Sono felice che tu abbia fatto un passo avanti, che tu abbia svoltato in avanti la tua vita.
    Ti abbraccio fortissima Iaia ❤❤❤❤❤❤❤

    • titti tu ce la farai.
      Non hai bisogno di qualcosa che io perché tu puoi fare lo stesso e addirittura di più.
      credo che qui si sia formato un cerchio che irradia positività e luce.
      In mezzo a tanti dolori e tragedie, perché queste sono, si è formato questo infinito amore ( e non sto vaneggiando santo cielo. cioè vaneggio sempre ma ci credo fortisismamente in quello che sto scrivendo. e non bevo e non fumo *_* o almeno in maniera cosciente *ridacchiava commossa*) che non può che trasformare tutto quello che di più negativo c’è in positivo.

      e .
      e tu puoi fare tutto Titti.
      TUTTO.
      raggiungerei tutti i traguardi che ti prefiggerai.
      ti abbraccio fortissimo ( fortissimo )
      ( io sono seguita da anni da una Dottoressa di Bologna)

      :*

      • Grazie Iaia, adesso mi stampo la tua risposta e me l’attacco di fronte agli occhimcosì da averla sempre ben chiara in mente. Celapossofarcela, si. Ce la faccio!! Grazie infinite ❤

  14. Io li conoscevo già questi e li mangio. Quando vado a comprarli, dalla mia amica cinese che però non sa di esserlo, lei si chiede forse perchè io non compri come tutte le altre persone degli spaghetti di riso normali. Io però preferisco questi. E ormai lo sa il mondo intero perchè.
    I miracoli esistono! La pasta è servita!

    • <3
      i miracoli esistono.
      Non avrei mai saputo riassumere meglio .
      Hai qualche ricettina da spacciarmi ?
      ti abbraccio fortissimo ( grazie )

  15. (alla notifica ho solo pensato “no, non è possibile”, sorridendo. ora vorrei scrivere ma ho un grumo di parole bloccate. e lacrime in fondo alla gola credo. è parecchio tempo che giro intorno a ricette videoricette approfondimenti blog e ancora non li compro.)
    (non mi riprendo. questo post è qualcosa di indelebile.)

    • Come riesci a descrivere tu le emozioni.
      Questo post, questi commenti, tutto questo, questa “rete” che si è creata attorno a Iaia è pazzesca. Guardami, è dalle cinque che leggo il post e i commenti. Per la terza volta.
      E oggi ci provo un po’ di più. E oggi ci riesco.

      • Io pure continuo a leggere e rileggere e mi chiedo ma come è possibile?! Com è possibile che donne belle e intelligenti arrivino ad odiarsi e a fsrsi del male così tanto??
        Davvero nn lo capisco, vorrei ma proprio nn ce la faccio.

        • non lo capiamo neanche noi, Mariangela. Solo che quando entri non riesci più ad uscirne. Ti stringe in una morsa e non ti fa respirare. ti fa vedere le cose in modo sbagliato. Il corpo ma anche i piccoli gesti. Per quanto mi riguarda, distorce ogni mia sensazione e ogni piccola cosa in più che mi concedo (tutto in “mezzo”: mezzo biscotto, ad esempio), non me la fa vedere come una vittoria ma come una sconfitta. Da una parte dico “Brava” e dall”altra “ingorda che hai ceduto”. E non capisci se non ci sei dentro. Non ti vedi, neanche se sei 35 kg per 160 cm. Però qua, secondo me, ce la si fa: si farte dai skjratacchi, come li chiama Bibi, o dai 30 gr di pasta “vera” e si arriva a vincere. vero? ditemi di sì <3

        • Non lo capisco nemmeno io, Mariangela. E sono una di quelle che vive odiandosi. Però, ogni tanto, una scheggia di luce entra, e riesci a farti del bene. Non è un caso se ci troviamo tutte qui, se ci siamo trovate tutto qui. Il dolore è una rete, può intrappolarti o salvarti, ti salva quando a creare la rete sono persone che soffrono, non importa se come te, o meno.

      • nel frattempo io questa pagina me la copio me la stampo. la devo avere sotto gli occhi. (ho cancellato e ho pensato di non scrivere nulla. perché non mi dicevano nulla quelle parole. e poi tu. e poi.)

        • Io prego per la mia famiglia e per tutte voi. E si, è davvero difficile capire, mi dispiace molto, vorrei poter fare di più.

    • vi voglio bene. posso riassumere così?

      e tu kuroko. sì tu.
      sei davvero un’anima eccezionale.
      piango spesso il fatto di non potermi soffermare come vorrei con te.
      ma sappi che ti amo.

      • (sappi che io ci sono. e vorrei che tu non soffrissi se non riesci a soffermarti come desideri. perché ci sarà modo. e se non ci sarà modo vuol dire che il modo giusto per ora è questo. anche solo per il fatto di poter scrivere cose che altrimenti non scriverei perché mancherebbe il luogo, grazie. so che leggi. se non leggi, leggerai in seguito. se non leggi affatto vuol dire che va bene così. grazie.)

  16. […] E visto che siccome (che rimane l’inizio sempre sintatticamente più bello) ho trovato le uova bianchebiancheabianche ( e anche poco poco nere, santo cielo. Ma non voglio pensare al perché siano pocopocopoco nere)  biologiche di polliallevatiaterraccudatiamati oggi ne svuoto solo dodici tonnellate. Il Nippotorinese e tutti i ragazzi dell’Ufficio sono pronti per vedersi schizzare il colesterolo a 300 minimo. Nanda si sfrega le già manine avendo una passione smisurata per le uova ( tale madre – nontalefiglia. Che darmi un uovo a me è come darmi del cianuro) ma verrà sedata a suon di shirataki.  […]

  17. Ciao Iaia bella <3
    Leggendo il post mi sono ritrovata nella prima parte sia come portatrice di disturbi alimentari sia per il fatto che quando perdi chili ci va proprio tanto per rientrare nella propria psiche… io ne avevo persi 26 di chili con piscina e un po' di sana alimentazione (cioccolato sempre presente :P)… poi ne ho ripresi 6 perché mi sono un po' sentita sotto pressione perché tutti mi facevano notare "quanto fossi dimagrita" e che sarei dovuta assolutamente andare avanti (ora peso 98 kg, prima 118 kg)… ok, ci sta, quando ero arrivata ai 92 kg stavo vedendo la luce verso nuovi traguardi però come già detto prima, è psicologicamente una mazzata il "cambiarsi" e non tutti lo capiscono…

    Detto ciò, proverò assolutamente gli spaghettini e le tagliatelle così da avere un po' di conforto senza sentirmi perennemente in colpa per averle mangiate… sia perché sono poco caloriche sia perché sono intollerante al glutine e a mille altre cose, quindi mangiare in "sicurezza" psicologica e fisica, dovrebbe essere una buona soluzione 🙂

    Ti ringrazio per l'articolo e per riuscire a infondermi un po' di fiducia, quella che solitamente è soffocata dalla mia ciccia…

    Mille baciotti <3<3<3<3<3<3<3

    • Sabrina ti avevo letto diversi giorni fa ma poi per una serie di circostanze a volte non riesco mai a soffermarmi come vorrei e per questo ti chiedo scusa. Mi viene spesso chiesto di non chiedere scusa ma considerando che sono davvero sincere e che mi dispiace davvero non poter essere presente come vorrei .
      ecco.
      scusa.
      Grazie prima di tutto per esserti esposta e per avermi raccontato le tue meravigliose vittorie tra le infinite difficoltà che ben conosco. Complimenti. Complimenti davvero cucciola ( mi permetto affettuosamente di chiamarti così) perché sono guerre difficili da combattere quando il mostro è se stessi allo specchio.
      L’equilibrio è qualcosa che si aspira ma talmente evanescente da far male. Però il tempo ci è amico . Non sempre ma arriva quel determinato momento in cui il traguardo è più vicino che mai .
      Ti abbraccio forte e ti faccio i miei più sinceri auguri per un’ottima riuscita . Non do mai consigli ( me ne guarderei bene) ma sei stata bravissima e devi assolutamente goderti le tue vittorie ( io me lo ripeto ogni santo giorno. E ci sono momenti in cui mi perdono. Altri no).
      E.
      E sono io che ringrazio te.

      Oggi ho pubblicato una videoricetta dove c’è un’introduzione velocissima agli shirataki e presto mi dedico anche alle tagliatelle *_*
      Insomma qui adesso ci diamo sotto e ci scambiamo tutte consigli per ricettine . Che ne dici? :*
      ti piace come idea?
      Non credere MAI che tu non possa ottenere quello che vuoi. MAI .
      Lo otterrai.
      2048239048248230948203482 bacioni ENORMI

  18. Carissima… tu non sai quanto mi interessi questo tipo di prodotto. Mi sembra veramente adatto a chi, come me, presenta problemi di colesterolo alto e, soprattutto, vive in bilico sul burrone che porta alla celiachia… cosa che mi impedisce di nutrirmi di pasta, pane e simili come chi non presenta problemi. Voglio assolutamente approfondire questo argomento e spero che la rubrichetta che hai inaugurato prosegua spedita… E poi c’è un’altra cosa, una cosa che ho “sognato” mentre leggevo questo tuo post. Sarò stupida, forse, ma sarebbe bellissimo per me poter preparare quelle tagliatelle, quelle “vere”, quelle di cui un giorno finalmente potrai mangiare una forchettata. Sono brava, sai, a farle? L’ho imparato dalla nonna, me la cavo bene con il mattarello. E sarebbe un modo per farti amare anche l’Emilia Romagna! :-*

    • Luci santocielo ma non sapevo del tuo problema con il glutine ! Lo hai scoperto da poco? perdonami se sono indiscreta ( nel caso ne parliamo in altra sede)
      Anche se così dovesse essere pero’ ti prego non allarmarti perché si può tranquillamente vivere senza ( come sto andando? ti sto infondendo fiducia? perché se mi vedessi non lo farei. Piango e mi commuovo ormai anche quando mi si dice ciao . E sono leggermente allarmista. rassicurami che sei tranquilla o piango fino a domani )
      Insomma.
      Shirataki sì e ti giuro sono anche molto ma molto molto molto buoni. Mia mamma che è un po’ …uhmm….diciamo restia a queste “tendenze nipponiche” le ha guardate come fossero cavallette fritte.
      Poi le ha assaggiate e ha detto che vabbènonsannodiniente ma.
      Ma che sono meglio di come credesse.
      E giuro detto da Nanda . E’ il top.

      ora però voglio dirti una cosa.
      Te lo giuro . E’ una promessa. Io quando sarò appostoconilmiocervello ( quindi mai ma per te posso fare un’eccezione per qualche nanosecondo) la tagliatella ( fosse anche solo una ) la mangio da te. con te. ovunque.
      te lo giuro.me la segno anzi con il sangue.

      tagliatella di Luci.
      è una promessa :*
      ti voglio bene.
      Grazie Luci. Grazie per tutto quello che fai e hai fatto per me.
      Sei nel mio cuore.
      e scoppi d’amore.

    • Silvia .
      ahem .
      ti abbraccio forte. davvero fortissimo.
      :*
      e grazie sempre per la tua compagnia
      lo so ripeto sempre le stesse cose ma santo cielo mi emoziono tantissimo ed è difficile

  19. Chiedo scusa a tutti se non ho risposto .
    E lo farò.
    Purtroppo mattinata intensa e anche mal di testa da star male.
    ma di pomeriggio ritorno .
    e .
    grazie.
    grazie infinite

  20. Sai, leggendo questo post mi è tornato in mente quel periodo della mia infanzia dove potevo mangiare solamente carote, finochi, svizzera stracotta, poche scaglie di grana ed orribili gallette senza glutine, che si appiccicavano per ore al mio palato. Ma non avevo mai fame, a farmi sentire sazia ci pensavano le enormi tonnellate di cortisone che mamma doveva darmi se voleva che assimilassi/non sputassi tossendo tutto il mio sistema digestivo. Dei latticini non ne parliamo, ne bastava una goccia per avere crisi d’asma per buona parte della settimana. Ricordo quanto odiavo non poter mangiare il gelato come gli altri, o non poter prendere un pezzo di focaccia al pomeriggio come i miei fratelli, le feste di compleanno passate con una candelina rosa sopra ad una vaschetta di gelato Valsoia vaniglia e cioccolato, e la mamma che per cercare di renderla più carina l’aveva adornata con tanti fiorellini zuccherosi. Ricordo la suora dell’asilo che voleva che mangiassi a tutti i costi i finocchi bolliti. Io non li sopportavo proprio, i finocchi. Le preime volte li spiaccicavo sotto al piatto, poi quando la cuoca se ne accorse passai a buttarli ingegnosamente sotto il tavolo. Per un po’ e’ andata, finché un giorno questa malefica suora mi costrinse a rimanere a tavola fino all’ora di andare a casa. Quando piansi quel giorno. Forse è per questo che ancora oggi l’unica verdura che proprio non riesco a vedere/assaggiare/toccare è il finocchio. Riesce a farmi venire i conati di vomito. Mi ricorda tutto ciò che ho passato, la mia asma, le mie intolleranze e quelle malefiche gallette di riso – alias lastre di parquet – che proprio non sopportavo. Dopo i 7 anni tutti i miei problemi sono svaniti come magia, e mi si è aperto davanti un mondo nuovo. Pieno di pasta, pane, focaccia, torte, dolcetti, latticini. E qui è iniziato il problema. Credo sia anche questo il problema del mio sovrappeso. Ora ho 19 anni, e dopo un po’ di depressione nascosta ci sto lavorando. Ma sento chr ilmio rrapporto con il cibo sta cambiando. E non saprei dire se in meglio o in peggio.
    Comunque, sono davvero felice dell tua felicità.
    Inutile dirti che minsono commossa non poco, e faccio davvero tanti auguri al tuo papà, che possa guarire dal quel mostro che ha portato via entrambi i miei nonni materni.
    Ora non voglio annoiarti troppo, scusa se ho divagato/detto senza senso. C:

    P.s. la mia giornata non è completa se non controllo il tuo blog!
    P.p.s. ma le scatoline Leone di maghetta verranno distribuite anche al pubblico? :3
    Bea 🙂

    • Lunaticbea.
      ti ho letta
      In silenzio.
      Ti ho riletta
      E poi ancora- E quando mi accade questo succede che poi io ripassi e lo faccia ancora. Per stabilire un contatto. Per capire anche un po’ più di me. Perché è attraverso le esperienze , le condivisioni e i dolori degli altri che .
      Che .

      e mi sono molto commossa anche io leggendo del tuo dolore. del tuo passato .
      In queste occcasioni vorrei solo spaccare lo schermo e abbracciare. Sempre in silenzio.
      Io che ho paura di essere abbracciata. E abbracciare.
      Non mi hai annoiato. Non hai divagato. Hai donato una parte di te e per questo non posso che essertene profondamente grata.
      Sono piccoli passi che occorrono soprattutto a se stessi. Lo hai fatto per te . Ed è questo quello che realmente conta e conta anche per me. Che qui insieme. In un modo scanzonato.
      Si riescono ad alternare sorrisi e dolori. Sogni e tragedie.
      E .

      E adesso vorrei avere una tastiera per scriverti . Ma spero ci siano altri momenti e luoghi. Con il tuo tempo e la tua voglia. Per farlo.
      Tu sai dove trovarmi. Sono sempre qui.
      E se volessi “ricomparire” non potresti che rendermi felice.
      Grazie per le parole . Per il mio papà.

      ( e ora passami i fazzoletti santo cielo )

      Le scatolette di maghetta verranno regalate il 16 maggio a torino da una scema pallida vestita di nero ( sì ) che piangerà commossa frignando mentre distribuisce caramelle e libri. Se tu fossi a Torino quel giorno ne sarei felice ma.
      Se tu volessi la scatoletta e non fossi a Torino io te la spedirei a prescindere con molto piacere.
      Sarebbe un regalo per suggellare quella che spero essere una nuova bellissima amicizia.

      Se cambia qualcosa è sempre un bene. Non importa . E’ la staticità che uccide e non fa compiere miracoli. Credo nel caos. Anzi nel Kaos con la k.

      ti abbraccio forte.
      e davvero grazie infinite per esserti fermata.
      :*

      • Purtroppo non credo riuscirò ad essere presente fisicamente (forse a qualcosa in effetti la patente servira’..mmm, dovrei darmi una mossa) , ma con il pensiero ci sarò sicuramente. Peccato :C
        Mi avrebbe fatto veramente piacere vedere le scatoline con la piccola Maghetta nell’erboristeria di famiglia (quasi metà negozio è composto solo da prodotti Leone *gnaaaaam*) , ma in effetti si tratta di una cosa troppo personale per essere messa in commercio.
        E comunque, pensandoci, averne una tra le mani farebbe uno stranissimo effetto, voglio dire..ho avuto il primo, piccolo assaggio del tuo ‘mondo’ quasi due anni fa, quando vidi per caso una foto con Maghetta legata a dei palloncini su Instagram; poi ho scoperto dell’esistenza del tuo blog. E mentre leggevo i tuoi post ed alcune frasi riguardanti il rapporto con il cibo, ricordo di aver pensato : ” Si certo, dice così solo perché non è mai stata sovrappeso”. Quando casualmente lessi il link dell”intervista su Style ( se la memoria non mi inganna) dove raccontavi di aver avuto una consistente perdita di peso, ricordo di essermi sentita un verme mangiucchiato. Mi ero permessa di giudicare senza conoscerti, senza preoccuparmi prima con chi avevo a che fare, ero diventata come tutti quei bulli che alle elementari mi chiamavano “brioche” o “pollo ripieno” senza sapere i miei appuntamenti di mezzanotte con il cortisone. E quindi devo chiederti scusa a priori. (*si inginocchia ed esegue flessioni*)
        Tutta questa pappardella (diciamo che il dono della sintesi non fa per me) per dirti che non ti chiederei mai di separarti da una scatolina, non vorrei che ti disturbassi per me, anche se significherebbe toccare con mano lo stesso disegno che vidi su Instagram la prima volta, che e’ stato in gradondi emozionarmi cosi tanto.

        Perdona l’italiano sicuramente un po’ maccheronico, ma dall’emozione/insonnia/troppostudio non riesco tanto bene a
        coordinare cervello-mani.
        Buonanotte Iaia. 🙂
        Bea C:

  21. Ciao, si parla tantissimo sul web degli shirataki, in quanto uno degli alimenti permessi “a volontà” dalla dieta Dukan. Se digiti su google “shirataki dukan” troverai tantissie, ricette, consigli e ragazze che ne parlano (oltre a tanti link su dove acquistarli risparmiando un pochino).

    • Ciao Milly !
      Grazie infinite! Una mia amica mi ha giusto parlato degli shirataki dukan *_* non sapevo che.
      E mi sono fatta un giro tra i forum scoprendo tantissime cose . Santo cielo ma c’ è proprio un mondo intorno a questo konjac.
      Grazie infinite però per avermelo segnalato e per essere qui.
      Un bacione !

  22. Qualcuno sa dirmi perché sono sconsigliati in gravidanza? A parte,immagino, x il basso contenuto nutrizionale?

    • Michela sì ahimè. Sono sconsigliata sia in gravidanza che durante l’allattamento però puoi chiedere maggiori informazioni al dottore se vuoi. Io ho letto qualcosa riguardo al konjac 🙁 soprattutto in forum americani e sconsigliavano caldamente l’uso alle donne in gravidanza.
      Un bacio e grazie per essere passata di qui

        • Sì Michela , assolutamente sì ! Anche se credo che sia solo sconsigliato l’uso spropositato proprio per l’apporto calorico inesistente. Insomma se hai tempo e voglia facci sapere ( io mi informo anche con la mia amica dottoressa che me li ha consigliati)
          ahem …
          grazie.
          Davvero sono lusingatissima.
          Un bacione!

      • Benissimo!!!Allora ti farò sapere sicuramente… da donna incinta trenta chili sovrappeso (alla seconda gravidanza, e con un precedente di diabete gestazionale, …ok ti ho fatto il quadro completo!? :/)….il tema per me è davvero molto molto importante, nonchè delicato!

        • Michela 394823094829482034 baci. TRANQUILLA! diabete mellito iperinsulinimica ottantachilidisovappreso nutrizione parenterale e solo il cielo sa cosa ( ma non sono ancora stata in gravidanza ma diciamo che potrebbe accadere a breve 😀 ) per dire che: SIAMO UNA COPPIA MERAVIGLIOSA *immaginami con occhi a cuore.
          Celapossiamofarcela!
          So per certo che gli shirataki sono straconsigliatissimi per le persone che soffrono di diabete
          ( sai che ti dico ? tra un anno io e te condurremo il centro shirataki mondiale come massime esperte *_*)

          Un bacione e …sono qui ( purtroppo per l’umanità) quando vuoi :*

  23. Sei una fonte inesaurilbe per me, e dici bene quando parli di malattia e lo è sia la paura dopo aver perso peso e sia il nascondersi dietro al cibo, per superare altre paure e altri dolori…..che fatica infinita ogni volta, ogni giorno!

    • Sere l’importante è restare unite.
      E credere sempre in se stesse.
      Purtroppo non tutti i giorni sono facili da affrontare 🙁 ma .
      Ma per quanto poco possa valere ti abbraccio forte . Fortissimo.
      davvero fortissimo.
      Grazie per essere qui

  24. Domani ricontrollo tutto tutto perché sono la solita stordita e non vorrei aver saltato qualche messaggio.
    nel frattempo vi bacio tutte.
    e vi ringrazio sempre.
    se non avessi voi santo cielo.
    se non avessi voi !
    :*

    grazie infinite!

  25. Giulia scusami la presenza pressante ma io ogni tanto torno qui e ho letto che vuoi avere un bambino ed è una cosa meravigliosa, stai veramente guarendo allora, mia cugina se le parli di avere figli ti guarda come se fossi pazzo, sai l’aumento di peso ecc
    Sono felicissima x te, x voi, congratulazioni ?

  26. Ciao cara,
    sono capitata per caso sul tuo blog e leggendo quello che hai scritto mi sono completamente ritrovata… la “pasta” di konjac è stata una vera scoperta!
    ecco il motivo per cui mi permetto di condividere con te un segreto da “amica” : ho scoperto che nella mia città (Bologna) sono in vendita spaghetti e tagliatelle di konjac a prezzi mooooolto inferiori rispetto ai siti che hai citato nei negozi di alimentari cinesi o etnici, quelli che frequentano proprio loro per fare la spesa o per rifornire i ristoranti. ti assicuro che sono esattamente uguali e se non altro evitiamo di far dimagrire anche il portafoglio 🙂

    • Ciao, stavo cercando informazioni sugli shirataki e sono capitata su questo blog. Li ho trovati in parafarmacia, in farmacia e negozi di alimenti biologici ma non ce l’ ho fatta a comprarli. Era un insulto al mio misero stipendio e non me la sono sentita di spendere 5/6 euro per un pasto… Così ho ordinato il glucomannano (che a casa mia ormai tutti chiamano lupo mannaro) in farmacia, martedì arriva e proverò a farli in casa… Io ho un negozio di pasta fresca, immaginate voi!!! Il mio problema è che al momento non ho il solfato di calcio perché la confezione che la farmacia mi avrebbe ordinato sarebbe stata di 1 kg e così non l’ ho preso… Sapete se si può sostituire con qualcosa? Avete provato a farli in casa? Grazie buona giornata!

    • ciao, ti leggo dopo un anno che scrivi. vorrei solo chiederti quali sono i negozi in cui si riforniscono i cinesi stessi, come li hai trovati. io abito a ferrara ed è pieno di cineserie ovunque, ma non ho mai individuato gli alimentari cinesi di cui parli. e a bologna dove sono? potrei cercarli anche lì, visto che sono spesso a bo per lavoro. grazie mille ciao gio

  27. GUARDATI CON I MIEI OCCHI (di Pina Radicella)
    Guardati con i miei occhi.
    Imprimi nello specchio
    la tua immagine vera
    – non quella distorta –
    e gioisci nel toccarla,
    nel palparla.
    Osserva il tuo corpo
    e trasformalo,
    prima nella tua mente,
    in oggetto di desiderio.
    Sì, desiderati com’eri
    quando avevi la vita tra le mani.
    Ora l’hai affidata al caso cieco.
    Cieco, orbo, non vedente, spietato, incurante, indifferente.
    Guardati con i miei occhi, ti prego!
    La tua vista, obnubilata, è divenuta olfatto
    e della tua essenza pura
    si ascolta un profumo pungente
    e si annusa una rivoluzionaria Musica remota.
    Vedi, guarda, mira, osserva, scruta…
    Soprattutto, riprenditi in braccio, coccolati
    e non smettere di sognare la realtà che ti attende, ad un passo,
    se solo ti guardi
    con gli occhi dell’Amore!

    P.S. Commilitoniiiiiiiiiiiiiiiiii, Vi Amo!!!
    Santa Notte!!!
    Pina

  28. CIBO ED EROS
    (di Pina Radicella)

    Lascia che ti penetri.
    Fammi posto nel tuo cuore.
    Permettimi di irrorarti di linfa vitale.
    Non considerarmi un nemico:
    sono tuo complice, tuo compagno, tuo amico,
    tuo socio, tuo fan, tuo mecenate,
    tuo sostenitore.
    Stringimi in un amplesso senza pari,
    senza limiti, senza triangoli.
    Sono proprio io: il tuo adorato, erotico cibo!

  29. Mangiati ora spaghetti shirtaky pesoforma conditi con zucchine carote cipolloti al vapore e saltati in padella con surimi, un po’ d’olio, salsa di soia e shirtaky! OTTIMI

  30. Già ti seguicchiavo da tempo.. ma non pensavo avessi una storia simile. Mi rendo conto che il post è un po’ Vecchiotto e non so se mi leggerai.
    Da qualche anno io sono in quella fase di aumento costante di peso, un aumento che non riesco a frenare, prima ero 60, poi 70 80 90 e da ieri mattina 95. E sono tipo un metro e cinquantasette… Non sono una fan dei carboidrati e della carne, ma ho comunque fatto millemila diete (la più pesante è stata la dieta del sondino senza sondino). Ma nulla, niente, causa pcos il mio corpo perde meno chili di quelli che perderebbe una persona normale e, nel periodo depressivo post pesata divento il mostro e mi abbuffo non so neanche io di cosa, riprendendo tutto con gli interessi. Ti dico una cosa che non so se potrà aiutarti, ma potrei essere la te del passato che ti dice “ti invidio”. Riuscire a guardare il mostro e a non esserlo, aver finalmente raggiunto il traguardo, il poter anche solo pensare di poter fare un befor/after..
    Sottolineando che appoggio il tuo “se non me la sento di mangiare questo e quello non venitemi a fare la paternale, so di essere malata, punto” perché uno deve pur fare quel che cacchio si sente col proprio corpo e se non vuole saltare non salta. Sottolineando quello, dicevo, invidio qualunque percorso tu abbia fatto per perdere tutto quel peso. Perché chi ha da perdere 5 o 10 kg ancora può avere tanta forza di volontà. Ma quando i kg cominciano ad essere 20, 30, 40 ed oltre, manca tutto. Manca forza, manca coraggio, manca la voglia di fare, almeno in quei momenti in cui la bilancia tu sputa in faccia dopo mesi di sacrifici. Io sono in quella fase in cui ci si pesa e si piange. Si piange tanto, con la faccia sprofondata nel cuscino. In cui si pensa che ormai quello è il tuo corpo e per quanto ti ripugni, quello ti devi tenere. E se ci fosse una me del futuro come la te di ora direi “ti invidio. ci sei riuscita. non dimenticarti di me, non tornare me, fai qualsiasi cosa per non dover tornare a queste lacrime, perché bruciano, perché non te lo meriti, perché porca pu**ana fa davvero male sentirsi bloccati in questo momento. viviti quel nuovo corpo con tutta te stessa” .
    spero davvero un giorno di trovare il bottone da spingere per iniziare a perdere peso, o almeno ad arrestare questo aumento continuo. Ora come ora non credo possibile un futuro da magra, ma leggere storie come la tua un po’ mi fa sognare..

  31. Ciao Iaia!!!
    Normalmente ti leggo in silenzio, non commento mai… Preferisco scriverti su instagram, dove spesso mi sbirci anche tu 😉 Ma oggi, dopo aver scoperto che abbiamo più di qualche problemino in comune, mi sono sentita chiamata in causa.
    Credo che questa “nuova” scoperta, di Francesca e te, sia una vera manna dal cielo!!!
    Al momento sono calata da obesa (imc 40) al “quasi” sovrappeso (mi mancano 2 kg), la pasta la guardo col binocolo… e se provo a mangiarla, anche poco condita, c’ho una sonnolenza e acidità di stomaco assurda.
    A sostituire la pasta ci ho provato spesso, con vermicelli e noodles di tutti i tipi, ma questi shirataki non mi è mai capitato di provarli!!!
    Quindi sento doveroso ringraziare te e la tua “dottoressa” per questo illuminante post 🙂 Un mega abbraccio da Trieste!!!!! :*

Rispondi a Iaia Guardo e Maghetta Streghetta insieme ai loro Amici al Salone del Libro – Giovedì 16 Maggio – La Cucina Psicola(va)bile di Iaia & Maghetta StreghettaAnnulla risposta

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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