Ricette Vegetariane e Vegane

La Torta Sicula per eccellenza: Masculini e Muddica

Mi diverto tantissimo a farmi spiegare le ricette da mamma. Si arrabbia quando le parli di quantità, di temperatura del forno e fai domande del tipo “ma cosa intendi per marinato? perché marinato vuol dire…”.

Ti manda amorevolmente a stendere i panni perché il suo motto è: cucinare. Senza ingredienti, aggeggi elettronici, fruste, misurazioni o solo il cielo sa cosa. Quando ha visto la spatola per dolci con il termometro incorporato ha avuto una crisi isterica. Quando ho infilato il termometro nella carne del cosciotto mi ha urlato “bastaaaaaaaaaaaaaaa sei pazzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”. Per dire che questa ricetta eseguita e consigliata da Nanda non ha chiaramente dosi precise perché sarebbe un insulto anche solo dirle di averla eseguita pesando o prendendo appunti un po’ più precisi per chi non è avvezzo alla preparazione. Del resto è chiaramente un piatto siculo per eccellenza. Si adopera il pangrattato che il catanese chiama muddica-mollica (quindi se siete qui e sentite mollica-muddica trattasi di pangrattato ma per nessuna ragione offendete gli indigeni del luogo epitetandolo correttamente). Io lo amavo. Nonostante nasca vegetariana proprio come mentalità, da che ho memoria ho sempre fatto meno fatica, come ho ribadito più volte, con il pesce. E quindi nel mio periodo  clou del “pesce sì” tantitantitantitantiannifa amavo particolarmente questo piatto.

Prima di tutto perché l’alice (che qui si chiama masculino e chiamarlo alice è paragonabile a un’offesa pesantissima) è sempre stato uno dei miei pesci preferiti che mangiavo addirittura crudo con tanto succo di limone, olio e sale. Mi faceva impazzire quell’abuso di salato in bocca. La mia versione preferita era senza parmigiano o pepato fresco ma semplicemente torta di masculini con muddica, per intenderci. Faccio sempre una gran fatica a concepire l’abbinamento del pesce con qualsivoglia formaggio e quando vedo mettere il parmigiano sulla pasta con la vongole rischio di andare in iperventilazione acuta. Ma a volte lo fa anche papà, integralista pazzo del pesce e di tutto quello che concerne la bibbia del perfetto siculo dove al capitolo “Pesce e formaggio” c’è solo un gigantesco NO seguito da pernacchia fragorosa. Eppure Nanda nella sua evoluzione del tortino pare che adesso insaporisca con formaggio. Forse solo felice del fatto che non ci sia quella schizofrenica di sua figlia a tirarle la filippica sul “pesce e formaggio categoricamente no”. Mi ha confessato in gran segreto di averlo più volte arricchito anche con del formaggio a tocchetti a pasta molle durante la sistemazione degli strati. E con fare impavido ha pure detto “ed è buonissimo. tiè. Pure con il galbanino. tiè”.

L’immagine del masculino con il galbanino è forse uno degli scenari più raccapriccianti che io possa solo immaginare; dopo l’accoppiamento leopardato-tigrato che a Pasquetta una donna con “noscialans” mostrava fiera al ristorante ma suppongo che questa sia una dissertazione fuori luogo (o no?).

Se vi capitano due masculini siculi veraci sotto mano (ma anche due alici romani o venete per carità) agguantate il pangrattato, togliete l’etichetta e fatene una homemade con su scritto “muddica sicula” e dateci sotto. Nanda addirittura consiglia di sostituire con il formaggio tipico del luogo. Una donna che è food blogger dentro. Almeno una in famiglia c’è.

La spiegazione di Nanda (abbreviata perché la sua durava dodici ore):

Pulisci  il masculino. Togli la testa, lisca interna e coda. Lava per bene e lascialo aperto come se fosse a specchio (mi invento termini a caso, sì). Sistema il pesce su un piatto e bagnalo  generosamente con dell’aceto di vino bianco. Lascia riposare per dieci minuti. In una terrina versa il pangrattato, prezzemolo tritato finemente, parmigiano o pepato siciliano grattugiato fresco, aglio schiacciato se piace (facoltativo), sale (non troppo). Prosegui a strati.

Olio. Masculini. Pangrattato. Olio. Masculini. Pangrattato. Finisci con prezzemolo se piace e pangrattato. Inforno a 180-200 per (dipende dalla quantità e dall’altezza, di solito tre strati massimo quattro) fino a quando è dorato tutto ma dovrebbero passare non più di 40-45 minuti.

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16 COMMENTS

  1. ahahah… io mi diverto sempre a leggere le ricette di Nanda perchè mi ci rivedo proprio. Mia madre cucina così, io cucino spesso così pure! Perlomeno..per il salato io cucino spesso a occhio 😛 eheheh
    buoni i masculini ca muddica!!!!!!!!!!!! io li mangio in tutti i modi..e se son piccoli mangio pure le lische….olèèèèèèèèèèè! 😀


    ma..dubbio mi sorge. Hai letto il mio messaggio di auguri di pasqua su fb….. o hai mandato auguri a me e hai pensato che da cafona non ti ho risposto? mumble….

    • Cucciola nooooooooooooooooo non l’ho lettooooooooooooooooooo
      però ti spiego.
      mi ero messa sul divano e ho detto:
      A natale non ho fatto gli auguri perché piangevo come una pazza. a pasqua voglio fare gli auguri a tutti i miei amici e rilassarmi parlando un po’ con loro senza pc , computer e blablabla.
      invece poi è successo di tutto e non sono arrivata piu’ a far nulla.
      mi sono arrivate 932482309420498 risposte.
      mi sono confusa come sempre.
      poi la suocera.
      poi la mia amata cognata.
      poi sono scema.
      e ora ho pure tutti gli arretrati di pasqua.
      dimmi che stai ridendo dicendo ” che scema ” davanti al monitor.
      perché io farei lo stesso e di fatto lo sto facendo.
      e comunque giuro non penserei mai male. A me se nonr ispondono figurati se penso male.
      Per come sono combinata io ahahahah capisco.
      :*
      assolutamente.
      ora recupero e ti rispondo. fingiamo sia pasquetta occhei ?

      io amo tua mamma.
      si metta a verbale.
      e pure te.

  2. Stupendo!!!!!
    Io sto facendo la torta salata con le verdure con la pasta frolla salata (fatta in casa in tre minuti) senza burro.
    Buona serata ?

  3. (che effetto che fa. un post dietro l’altro. *_* overdoso.)
    il pesce col formaggio. per il formaggio, per determinati tipi di formaggio, immolo le mie interiora (che fondamentalmente è quello che succede quando lo mangio.)
    ma col pesce. non posso concepire. col pesce.
    (i crostacei però. prima di terminare la frase mi documento. perché non ricordo se l’ho mangiato o me lo sono sognato un primo piatto che abbinava gamberi. e gorgonzola. colpi di scena. se è un sogno ho una gran fantasia.)
    (questa sera sono davvero ebbra)
    (che parola oribbbbile)

  4. 1) questa la faceva nonna. io amo. le alici. amo. abuso di salato in bocca. a noi ci hanno separate alla nascita, resta da scoprire perchè una è bionda e una è mora. abbiamo pure stessa età. boh.
    2) tiamo
    3) dobbiamo far conoscere Nanda a mia mamma. penso andrebbero molto d’accordo. e ci spernacchierebbero un sacco.
    4) tiamo
    5) pesce e formaggio? ho un attacco di panico.
    6) tiamo
    7) leopardato tigrato? °___° scherzi?
    8) tiamo
    9) muddica – mollica è come mangiare un cornetto alla marmellata?
    10) tiamo
    11) volevo arrivare a 12
    12) tiamo

    ADORO GLI ELENCHI NUMERATI XD

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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