Ricette Vegetariane e Vegane

Biscotto morbido al Cioccolato di Santin con Crema al Caffè (in sottofondo Arrivederci Roma del muratore)

Ho preparato questo biscotto morbido al cioccolato servito su una crema di caffè parecchio tempo fa. Lo si evince non solo dalla tipologia ma suppongo anche da luce, servizio e scelta non troppo primaverile; nonostante sappia che al Nord Italia non si stia come qui con infradito e maniche corte mangiando granite e sbuffando “checaldononcelapossofarequestannomuoiodavvero”. Perché tutti indiscriminatamente non fanno che ripetere questo. Domenica dopo un tour siculo di cui a breve parlerò  (sottotitolo: mentendomi come se interessasse a qualcuno) e dopo aver scoperto che la vecchiaia implica anche un fastidioso senso di nausea alla quarta curva in salita, ho capito che il futuro non è così roseo. Eppure, per come ce la raccontano, dopo i quaranta dovrebbero arrivare davvero la vita e la giovinezza eterna. Pare invece che io al traguardo, manco così tanto manca, arriverò non troppo florida (e neanche washington).
(ok ho adoperato florida solo per dire questa sciocchezza. Lo confesso)

(il muratore canta Arrivederci Roma. E io ce lo vorrei proprio MANNA’ A ROMA!)

Insomma per dire che alla fine di biscotti morbidi proprio non se ne ha voglia in questo momento; dipende dalle regioni e dal clima momentaneo che pare essere “pazzerello”  (anche pazzerello è un termine che adopero troppo poco. Devo rimediare per sentirmi giovane).

La voglia di cucinare ci sarebbe anche a dirla tutta, ma sto spedendo le Pastiglie Leone firmate Maghetta Streghetta (ehi sei ancora in tempo! scrivimi in email l’indirizzo a info@maghettastreghetta.it. Anche se non dovrei dirlo troppo ad alta voce perché credevo ne arrivassero email. Ma non così tante. Fortuna che da sicula esagerata quale sono ne ho giusto prese un bel po’; ma se continua così anche quel bel po’ svanisce. La cosa non mi preoccupa perché si può rimediare ma al contrario mi lusinga) e rispondendo alle email. Due attività che richiedono tempo? Eccome!

Sto rispondendo a email di Febbraio (e ci sono anche email di lavoro importanti che solo adesso vengono alla luce come reperti archeologici) e Marzo ostinandomi a non fare un copia e incolla generale che riassumendo potrebbe recitare così:

Caro/a Signor/signora gentile leggo solo adesso. Sono una schifezza cosmica. Addio.

Ma mi ostino a non farlo e il risultato è che pur stando dalle sette del mattino sino alle ventitre in maniera quasi ininterrotta davanti al computer ho solo fatto fuori il dieci per cento (se non meno) dell’archivio.

Su questo biscotto morbido al cioccolato vorrei tornarci. E’ piaciuto moltissimo e l’idea di portarlo in tavola con la crema di caffè non è stata affatto una decisione troppo scontata come avevo creduto mentre sistemavo le gocce di cioccolato fondente ai lati come piccoli iceberg o isole solitarie. La crema al caffè è di quelle basi semplicissime (con il Bimby sì. E da qualche parte dovrei avere la foto soltanto di questa crema che pubblicherò poi. Semmai dovessi trovare le foto, il post e il cervello).

Dopo il Salone del Libro riprendere il ritmo è stato (ed è ancora) difficile. I lavori in casa forse (E DICO FORSE perché detesto essere ottimista) finiranno prima di Natale e la mia situazione personale essendo di dominio pubblico è chiaro che alterna momenti di bassi e alti manco si fosse nelle montagne russe. Per dire insomma che.

Nonostante tutto l’importante è esser qui a parlare di biscottini morbidi al cioccolato assolutamente fuori stagione. Sproloquiando di creme al caffè che non troverò mai ma che so di aver fotografato. Con tanti dilemmi ma anche momenti importanti. Con amici persi (per fortuna!), ritrovati e conosciuti. E quelli di sempre senza i quali questo impasto semplicissimo che è la vita sarebbe tutto fuorché morbido.

Ma duro, spigoloso e difficile da digerire.

E invece. Alla fine è morbido. Gustoso. Sognante.

Il Biscotto morbido alla Frutta secca e Cioccolato di Maurizio Santin

Una chicca tra l’altro, perché fa parte degli appunti che ho preso durante il suo Corso. Non so se è stata pubblicata all’interno dei suoi libri o eseguita sul canale del Gambero Rosso ma, qualunque sia la risposta a questo amletico dubbio, è una ricetta da conservare assolutamente.

Ingredienti:

  • 150 grammi di cioccolato al 60% almeno (io ho adoperato il 55% di Pastiglie Leone)
  • 260 grammi di burro a pomata
  • 4 uova
  • 250 grammi di zucchero
  • 140 grammi di farina
  • 50 grammi di noci tritate grossolanamente
  • 50 grammi di nocciole tritate grossolanamente
  • 50 grammi di mandorle tritate grossolanamente

(tutta la frutta secca prima di tritarla va leggermente tostata in un padella antiaderente per qualche minuto o messa in forno)

Fondi il cioccolato a bagnomaria (o nel micro. SantoSantin tappati gli occhi. Sono una bestia, lo so). Aggiungilo quando è fuso al burro a pomata e liscia per bene tutto con una spatola da pasticceria; aggiungi le uova precedentemente mescolate con lo zucchero e miscela il tutto con la farina setacciata aggiungendo la frutta secca. Stendi su una placca ricoperta con carta da forno e cuoci a 170 preriscaldato per 10 massimo 15 minuti.

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32 COMMENTS

  1. Qui stellina non è ancora così caldo da dover rinunciare a tale delizia… e se poi è una scusa per sedermi un pochino lì con te… Ho una voglia incredibile di abbracciarti, ogni tanto rileggo i tuoi post su Torino e mi “struggo” per non aver potuto cogliere quell’occasione… Pioggia di bacetti, anche da Frugolino!

  2. Qui sono arrivati i pinguini e non si sa se abbiano intenzione di andarsene, insomma, ogni tanto c’è pure il sole (caldissimo) ma si alterna a momenti in cui si crede di essere nella foresta pluviale invece che in città. Non so se rendo l’idea.
    In ufficio comunque fa freddo, un biscotto come questo ci vorrebbe dopo pranzo, per poter digerite tutto (anche il capo!)
    bacini bacetti!!

  3. ciao. bambino malato. lavoro arretrato. casa incasinata. sonno non pervenuto.
    ma ti leggo, e questo, almeno per qualche minuto, mi basta!

  4. Si grazie lo gradisco volentieri, anzi 100!!!oggi la mia nipotastra si è buttata addosso una boccetta di smalto rosso… effetto shining e corsa al pronto soccorso ma per fortuna tutto a posto!e siamo solo a martedì 🙂

  5. La ricetta è amore a primo assaggio scommetto! Magari portane al muratore, se mangia non canta… o almeno lo spero! Ma quella Momiji invernale invece?? Anche io ce l’ho ^^ le adoro tutte in verità e me ne sono persa una che non risco più a trovare (quella con il gomitolo di lana). Non sai che magone 🙁

  6. Meravilliaaaaaaaaaaaa e visto che qui in UK piove e tira vento, e dirai “ndò sta a novità”? infatti non c’è….dire che sono fattibilissimissimissimi….:)

    • baciami !

      ( domani spedisco latttttta in uuuuuccccckkkkkkkeiiiiii )
      ( ieri mandate in giro per l’ittttalia )
      baciami di nuovo
      ( sono pazza )

      • MITISBACIUCCHIOSUBITISSIMO e ti abbrassio pure…non vedo l’ora di vederti arrivare direttamente con il postino inglese in pantaloncini pure sotto l’acqua BBEATO A LUI tu vedrai si che reumatismi a na certa età….sti giovini inglesi tutti strani so!?!!? Diciuevo, non vedo l ora perchè cosi potrò urlare E DIRETTAMENTE DALL’ISOLA PIU’ BELLA CHE C’è IAIA è QUIIIIIIIIIIIII E poi stacchetto con la sora Raffa…. e ‘ndiamo e siuuuuu….che poi io so parlare anche l’italiano è…però a volte non mi applico xxxxxx baci bedduzza 🙂

  7. a me piace il fatto che tu sia così attiva oltre che creativa ovviamente. Mi piace chi si da da fare, chi non poltrisce, chi va sempre avanti, tu lo fai, brava!

  8. No ma sto sbavando sulla tastiera!
    Cos’è questo biscotto delizioso?!
    Infrangerei il patto del non bere caffè per mangiarmelo, sapevilo.
    Mi sono disintossicata e ora mai più caffeina, ecco.
    Perchè direi che sono già agitata di mio in sto periodo.

    PS Sono andata al mare! Ma ci credi?! Io! Mamma. Ti dovrò raccontare! E intendo andarci ancora! Mi piace! Io. Sto scrivendo io, sì, apity. Sono impazzita leggermente.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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