Ricette Vegetariane e Vegane

Iperuranio – L’Ufficio di Maghetta Streghetta (secondo tempo ma non ultimo atto)

Su Instagram arrivano i video ed è subito delirio. L’impostazione è simile a quella di Vime, che non ho mai adoperato proprio per il fatto che non fosse “integrato” a un social per me quotidiano. Per dire insomma che cimancavasoloquesta.


Qualche giorno fa avevo asserito con convinzione che martedì l’Iperuranio, ovvero l’ufficio Maghettoso, sarebbe stato completato. Sono pronta a smentirmi autoflaggggellandddomi e rinunciando alla mia razione quotidiana di granita ai gelsi (e un po’ di pistacchio; che io la prendo praticamente solo così) perché nonostante sia sabato sono ancora qui (trapano in sottofondo e urla di Seby che bofonchia roba strana).

Con San Aluccio, San Sebastiano, San Fabio, San Gaetano, San Giuseppe protettori della Maghette indifese e incapaci di mettere un chiodo. E’ difficile spiegare cosa sia l’Iperuranio a tutti quelli che passano di qui ma alla lunga credo che stiano cominciando a farci l’abitudine tanto che ieri mi sono spinta addirittura a narrare della mia passione circa la biga alata. Cavallo Bianco. Cavallo Nero.

Proprio per questo l‘Iperuranio di Maghetta è impostato solo ed esclusivamente con questi due colori. C’è il cavallo bianco e quello nero. La parte dell’anima spirituale e incorruttibile e la parte concupiscibile che va nell’esatto opposto: giù. Oltre la volta celeste verso il mondo puro delle idee e verso quello terreno corrotto e incapace. L’innalzamento spirituale. La ragione. L’idea.

Quando ho confermato a tutti che sono ancora astemia gli sguardi sono stati piuttosto increduli. Sta di fatto che io a differenza di quello che pensano in molti so esattamente cosa sto costruendo e facendo. E l’importante nella vita credo sia proprio questo. Non tanto farsi capire ma capirsi.

Poche volte sono soddisfatta dei miei operati ma l’Iperuranio, nonostante il tempo-fatica-crisi isteriche-nottate-ritardo lavoro-etcetcetc, non è proprio l’idea perfetta ma ci si avvicina. E per adesso mi basta.

Per condividere, come sempre, qualche momento e sperando soprattutto possa fare piacere ecco alcuni deliranti momenti di questa settimana più che altro per augurare a tutti voi, amici preziosi miei, uno strepitoso week end (sì. Io rimarrò chiusa qui fino a lunedì e ne sono follemente felice).

E grazie sempre. Per gli incoraggiamenti. I messaggi. Le email. E l’amore. Quello che ogni sera prima di chiudere gli occhi mi fa pensare:

“ma lo merito davvero?”  (e poi sogno di sì. Per scacciare via gli incubi).

Ad Aluccio piace mandorla e cioccolato. Al mio papà piacciono tutte. A Nanda piace la granita di gelsi. A Seby piace gelsi e mandorla ma se gli fa male la pancia prende limone. A Fabio non piace molto ma qualche volta la mangia. A Giuseppe piacciono due brioche da inzuppare perché una è troppo poca. Gaetano preferisce il magnum e il Nippotorinese ruba la mia.

Schiavista! Iaia Schiavista ha messo a lavorare pure Nanda. E questa foto è stata scattata per la mia bellissima Enrica (altrimenti Nanda non avrebbe sorriso allo schermo ma piuttosto fatto una pernacchia).

Scarabocchio per i quadretti da appendere. Giusto per avere un’idea di dove posizionare i chiodi; poi con calma farò delle illustrazioni.

Schiavista Iaia! Ecco Turi che insegna a Seby la difficilissima arte della pittura su ferro mentre io grido “granitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa a tavolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”. Sono molto utile, si sa.

Questo è il primo disegno che ho pasticciato per il mio libro. Perché il pensiero andava alla mia sirena. Ed è stato quello che ho voluto rifare in suo onore per l’Iperuranio. Appeso proprio sopra la mia testa.

Di Ombrella e del suo anello e del suo pacco ritrovato suppongo occorra post a parte ma. Per dire che io gli ingranaggi di questa fede li porto già nel cuore. E che ti voglio bene. Molto. Sopra e sotto la terra.

Poi alla fine ci siamo detti che anche il televisore doveva essere Ikea. Quel filo nero che ha turbato la mia esistenza per tre lunghissime ore è stato saggiamente eliminato. Turi non ha molto apprezzato che io unicadiscendentedeiguardoelettroforniture mi sia rivolta a Ikea illuminazione e a ben pensarci ha pure ragione.

Ha una figlia degenere.

Candelabri e gabbie da appendere dove intrappolare dolori e bruciarli ma anche per osservare la danza del fuoco e la liberazione.

Eh sì. Pure il lampadario di carta Ikea. Ribadisco che sono una figlia degenere e merito di essere diseredata.

Gli acquerelli! Era da troppo tempo e mai ne passerà ancora così tanto.

Il mio MacNonno, mai ceduto-mai buttato-mai separatomene, che è in perfetto stile Iperuranio, è stato riesumato e profanato con windows per un’ottima ragione (non c’è mai un’ottima ragione ma sto cercando di sentirmi meno in colpa. Ho già preso il lampadario Ikea e le piantane pur essendo unicaeredeguardoelettroforniture. Che Stivgiobssss mi perdoni! Turi non lo farà).

Il Camion carico carico carico carico di… Ikea. Se a Catania non trovate nulla FORSE è colpa mia. Ma FORSE PERO’ eh.


Congratulations for your CHOISE. Sono bei momenti. Devo portarci Max così li prende tutti a craniate sulle gengive.

Oronzo, robottino amicomio, cerca di dare una sistemata al delirio (ovviamente fotografo come sempre in posizione strategica perché a cinquanta centimetri fuori inquadratura ci sono sacchi di cemento). Non è  mai come sembra. MAI!

La passione per gli Ung Drill ha preso il sopravvento. Acchiappo Stelle. Acchiappo Nuvole. E in quello vuoto che non si vede acchiappo pure Lune e Cupcake.

Inauguriamo la poltrona bianca? Che è scomoda. Va detto. E che verrà presto rimpiazzata.

L’ho appesa io. C’è stato un mini applauso. Un attimo di commozione e. E la cosa che ho pensato è stata: un tempo mi nascondevo da tutto questo. Nessuno doveva sapere di Maghetta. Nessuno doveva vedere i miei disegni (non solo di Maghetta, intendo. Che rimane una percentuale minima di quello che mi piace disegnare). Sapere che in rete facevo fumetti. Sapere chi ero. Chi.

Adesso sono sotto la luce. Sanno tutti. E mi fanno pure il mini applauso mentre attacco “Maghetta Streghetta” come unica qualifica di me stessa. Francamente non me ne faccio una ragione.

Poi però papà mi dice che sono uguale a lui. Che costruisco dal niente. E non poteva dirmi cosa più bella (sto ancora piangendo commossa, sì).

Il tempo di Alice. L’orologio. Time. Lancette. In realtà nella parte nera dell’ufficio ci sarà un work in progress che durerà mesi (forse secoli-millenni-ere) ma non me ne curo. Era importante che prima si allestisse la parte iperuranica. Alla meno peggio, certo.

Nespresso in ufficio non deve mancare (farò trattato sui tre gusti nuovi in 3323423423434 comodi fascicoli da consultare). Anche se confesso che questa maledettamacchinetta non è preparata per confezionare caffè buonissimi come la mia o come quella del Nippo nel suo ufficio. Protesta!

Mini dispensa provvisoria per dar da mangiare ai miei eroi lavoratori!

Io con le scarpe del Nippo seduta mentre giro in tondo sulla sedia e Fabio in piedi fisso davanti a me con sguardo allucinato.

(mi piace farmi trasportare sulla sedia. Qualcuno vorrebbe lasciarmi andare per farmi sbattere fortissimo contro il muro mi sa. Ma tanto ai pali sono abituata. Che sarà mai un muro?)

Eccoci qui nella parte nera ancora TUTTAAAAAAAAAAAAA in costruzione. Ale appende quadri con una precisione tale da far spavento.


Poi mi sono detta che se mettevo i baffi-lavagna sull’orologio veniva fuori un po’ della magia della bella e la bestia.

Fiori? uhm. Indecisione ma sa di terreno, corruttibile e appassibile quindi potrebbe andare bene.

Visto che quest’anno vanno le righe riesumiamo la cartellina della collezione 2012?

Preparo cornici, candele, quadretti e mi dico che  in fondo anche un po’ lo shabby chic andrebbe bene. A tratti.





Ho pensato che Pani doveva essere qui. E ho pensato anche altro che svelerò pian piano.








Ho la lavagna grandeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee. Talmente grande che l’hanno montata in quattro! Talmente grande che è più grande dell’Iperuranio stesso. Talmente grande che.

Ok. Lavagna grande. Devo calmarmi.

Le mie chiavi dell’ufficio hanno il Bianconiglio per rincorrere il tempo. Le chiavi dell’ufficio del Nippo hanno il Torino perché casa è lì. Ma qualunque sia la chiave. L’animale. La casa. L’ufficio. Noi siamo insieme. Ed è questo quello che apre tutto.














Il mio amore infinito e perpetuo.




Progettando la cucina con l’architetto. Pinella ti amo! Perché nella parte nera ci sarà una divisione dove verrà allestita una cucina e un angolo dedicato ai set fotografici. L’ambiente è esageratamente grande perché Turi è esageratamente esagerato (e sono pure confinante con l’ufficio di Turi. Che voglia abbattere la parete per unire i due ambienti è un altro discorso) e io sono esageratamente esaurita. Ed è tutto esagerato ma. Siamo una famiglia esagerata.

E io non me ne vergogno più.

Non c’è niente di cui io debba vergognarmi nell’esagerazione della mia vita. Perché è l’idea perfetta dell’esistenza che avrei voluto potendo scegliere. Esagerata. Folle. Strampalata. Irrazionale. Illogica. Creativamente e superbamente priva di schemi.









E che sia un week end bellissimo ma soprattutto esagerato per voi. Creature magiche che amo.

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27 COMMENTS

  1. Tu sei un’artista, un genio, una persona ricca di meraviglia e splendore. Sarebbe bellissimo potermi rintanare lì, proprio sopra uno di quegli scaffali bianchi, nei momenti un po’ più tristi e bui; sono sicura che sarebbe un conforto per l’anima. Oppure prendere un caffè seduta con te, chiacchierando del più e del meno con Frugolino che disegna alla scrivania… E, prima di commuovermi per l’ennesima volta, vorrei dirti che c’è un passo, in questo post, che mi rende particolarmente felice: “… un tempo mi nascondevo da tutto questo. Nessuno doveva sapere di Maghetta. Nessuno doveva vedere i miei disegni […]Sapere che in rete facevo fumetti. Sapere chi ero. Chi. Adesso sono sotto la luce. Sanno tutti.” Questo è bellissimo. Questo è importante davvero. Per te. Capire che è luce che meriti. Ti voglio bene stellina! <3<3<3

  2. non ho parole… è ciò a cui vorrei arrivare ma intanto sono contenta che ci sia arrivata prima tu, così posso continuare a sognare… e soprattutto è bello vedere Turi al lavoro, è un segno positivo 🙂

  3. super super super congratulazioni!!!!! il tuo iperuranio è a dir poco fantastico e…sì, te lo meriti tantissimo. i tuoi disegni, le tue parole… tutto fantastico!! sei adorabile Iaia 😀

  4. e ho dovuto leggere tutto prima di commentare, come sempre. ho letto tutto. tutte le righe ma sopratutto fra le righe.
    e sono tutta scombussolata. non è colpa del latte di soia (che bleah) e non è colpa delle 3 ore di sonno per notte che ormai sono un classico.
    è vedere Nanda che non spernacchia.
    e Turi che insegna.
    è immaginare tutto e sentirmi là.
    e non vedere l’ora di vedere tutto.
    è pensare che anche io un giorno riuscirò a mettere una targhetta senza dovermi nascondere.
    è essere orgogliosa di te.

  5. è vero hai creato una meraviglia, l’hai creata da te, dai tuoi sogni… sei speciale e io sono veramente fortunata ad averti come amica!
    grazie per aver condiviso tutto questo con noi!
    ti voglio bene, davvero tanto pulcè!

    G

  6. Due suggestioni, che voglio condividere con te, ispirate dalle foto. La prima foto mi ha riportato indietro di almeno 10 lustri, quando bimbetto fui portato al cinema a vedere Biancaneve di Disney, e quella foto mi ricorda lo specchio di Grimilde. Magari non c’entra niente con come è effettivamente fatto, ma nella mia testa quello è lo “specchio delle mie brame”. L’altra suggestione è anch’essa lontana nel tempo, ma stavolta parliamo della mia adolescenza. La foto è quella dello specchio. Profondo rosso. E il volto dell’assassina che appare. Ecco. Come un pugno nello stomaco, è arrivata.

    Altre due cose, la prima è che spero che Nanda mi legga, perché in quella foto starà anche facendo un sorriso di circostanza, ma quel che le passa per la testa è mooooooooooolto diverso…. Nanda non mi fare agitare il dito, eh!!! 😆 😆 😆
    Nanda noi dobbiamo assolutamente trovare il modo di rivederci, santapizzetta!

    La seconda è che non hai che da fare un fischio, arrivo subito a prendere a capocciate quelli della pasticceria! Che poi dico io se devi fare una cosa falla bene, no? Potevano scrivere ciòis, sai quant’era meglio??? 😆 😆

    E tu, infingarda persa nell’iperuranio, ricorda che qui ti si pensa parecchio. Ma tanto davvero. <3

    Ah no, cacchio. Momenti mi dimentico. Sui cavalli, quello bianco e quello nero. Ti rendi conto che hai dato esattamente la descrizione del simbolo del Tao? e-sat-ta-men-te.

    Buon weekend, cara mia.

  7. ah! Che spettacolo, che musica!
    Quel lampadario è sbarliccicoso, quasi quasi me ne prendo uno, anche se poi non lo uso.Lo appendo così, con delle fiammelle finte colorate.

  8. Ma daiiiiiiiii! Sono qui con la mascella per terra e gli occhi sgranati. E’ tutto così…TUO. Splendido. Esagerato. Magico. E anche un po’ mio. Perché mi piace pensare che tra quel bianco e quel nero ci sia anche una parte infinitesimale di me.

    sisterailovviù

  9. Tutto bellissimo, così intimamente tuo.
    Quando avrai finito, però, prestami sta magnifica squadra di lavoratori indefessi che c’ho un sacco di ordine da fare qui in casa!

  10. troppo bello…così come è troppo bello il mac nonno…profanato con windows perchè…perchè…non si puo più aggiornare con programmi mac (penso) ecco!

  11. a una cosa sul fatto che ti nascondevi…lo faccio anche io, ancora mi nascondo, credo sia una cosa temporanea, prima o poi uscirò allo scoperto anche io

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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