Ricette Vegetariane e Vegane

Sushi con Iaia : Maki ! Il Secondo puntatone! La VideoRicetta

Vai con la Siglaaaaaa

(ricoveratemi)

( mi ero dimenticata questo post, sì)

Ed ecco il Secondo Video di Sushi con Iaia !  I MakiSushi!

Le foto sono di qualchequalchequalche mese fa. Sono state scattate di sera, come mai avviene, in occasione dei 99 mesi con il Nippotorinese. Ci siamo divertiti a prepararlo insieme ed io stakanovista imperdonabile ho schiacciato play giusto per raccogliere due fotogrammi e realizzare un mini videopost inutile dei miei. Dopo il primo puntatone (risate registrate) di Sushi con Iaia e la preparazione del Riso Giapponese (lascio di seguito i video i link) è la volta del Maki!

La preparazione del Maki si può riassumere così ( vediamo se sono più comprensibile per scritto che per voce. Ne dubito ma ci provo. Sul perché ci provo non lo so nemmeno io)

1. Si deve appoggiare metà di un foglio di alga nori sul bordo inferiore del makisu, ovvero la stuoietta di bambù, con la parte lucida rivolta verso il basso.

2. Si devono inumidire la mani in acqua acidula (acqua e aceto di riso) prima di toccare il riso. E in teoria non bisognerebbe avere le mani calde per eseguire questa operazione ( in Giappone infatti è tradizione che il Sushi venga preparato dagli uomini anche per questo. Le donne infatti hanno una temperatura corporea maggiore e potrebbero “deturpare” il sapore del pesce “cuocendolo” con il calore. Ma non perdiamoci troppo nei dettagli altrimenti impazziamo ( impazzite. Perché io già impazzita lo sono da tempo)

3. Si deve distribuire uniformemente il riso sul foglio di alga nori in modo da ottenere uno strato sottile e ben ordinato. Si deve lasciare libero il bordo superiore del foglio di alga in modo che agevoli poi “l’arrotolamento” ( la prossima volta mi fotografo step by step)

4. Si “condisce” il maki disponendo al centro ( sempre con le mani bagnate nell’acqua acidula) bastoncini di pesce , verdure, tofu a secondo del tipo di maki che si sta andando a preparare ( perché di maki ce ne sono talmente tanti che generalizzare non si può

5. Si deve sollevare poi il bordo della stuoina e accompagnare il nostro foglio di alga nori con riso e condimento nella fase dell’arrotolamento, pigiando e pressando per benino. Tornando indietro e andando avanti sin quando tutto il rotolo è ben compatto

6. Si deve “chiudere” il rotolo bagnando la parte del bordo lasciata libera sempre con l’acqua acidula. Si deve avvolgere il tutto in pellicola e lasciare in frigo per un po’ prima di procedere al taglio.

Queste le regole generali (molto sintetizzate) per la preparazione del “classico” maki (quello più semplice sì).

Si hanno diversi incidenti di percorso durante la realizzazione del maki, soprattutto se gli ingredienti che lo contengono sono troppo “generosi”. Sono facili da mangiare, soprattutto gli hosomaki infatti richiestissimi nei sushi bar perché “piccolini” rispetto ai futomaki e facili da mangiare in un sol boccone senza fare la figura di Fantocci mentre cerca di nascondere al dietologo la polpetta di quindici chili che sta per ingurgitare. Ma procediamo con ordine santomaki che già mi sono confusa!

I due video sulla preparazione del Riso per il Sushi

Il Video sul Sushi-Pic Nic

Maki

Tante idee per la preparazione dei Maki Sushi !

Classico e intramontabile Vegetariano e Vegano : con i cetriolini tagliati a listarelle e tanto ma proprio tanto wasabi ( o zenzero se si ha voglia di fresco e non di “piccante”)

– I Giapponesi amano adoperare ormai anche il tonno in scatola ( italiano!) e fanno una versione molto in voga con : tonno in scatola, 1 cucchiaio di salsa di soia e wasabi ( anche la maionese. Il Nippotorinese ad esempio di questa versione “junk” ne va stranamente matto)

– Con il rafano sottaceto ( se lo trovate ne impazzirete. E’ buonissimo!) si possono confezionare dei piccoli maki deliziosi insaporiti solo con il wasabi.

–  Con gli shiitake secchi ( funghi) e gli spinaci? E una pioggia di sesamo nero! Wasabi a go go

– E con gli umeboshi? ( prugne giapponesi) per un gusto “agro-dolce” insaporito dal wasabi?

– Con dentro il filetto di maiale . Sì. Sushi con carne. Filetto di maiale saltato con un po’ di salsa di soia o semplicemente riscaldato e poi insaporito con la soia ( altrimenti saltato semplicemente con l’olio di semi o sesamo) e wasabi. Qualche verdurina? Cruda magari per creare un contrasto.

– Con dentro il pollo? E perché no?! con pollo e zenzero. con tocchetti di pollo e wasabi o con verdurine. Pollo e carote? Pollo, maionese e spinaci? Il pollo come sempre si presta benissimo anche a questo tipo di variazione. L’importante è adoperare una parte morbida e non stopposa perché potrebbe creare un problema di contrasti tra le consistenze ( lasciarlo marinare ? nel limone e nell’olio prima di cuocerlo? assolutamente sì!)

– Con i gamberi è un classico. E  pure con i gamberoni ma. Gamberi e salsa di avocado? Basta pestare un avocado e insaporirlo con lime e qualche goccia di sesamo. Una vera squisitezza

– Con l’aragosta? assolutamente sì. Una piccola aragosta in belvedere contenuta all’interno di un maki. Insaporita magari da una salsa rosa . Ma non composta da maionese e ketchup ma da maionese e umeboshi. Sìììììììììì. Largo sfogo alla fantasia

– Seitan , avocado, tofu e carote per un mega futomaki enorme

– Avocado, tonno, sesamo e salsa teryiaki per un temaki indimenticabile

e me ne vengono in mente altri 434023492930239402394023940234903249 ma ho ancora troppo ( purtroppo) altro da dire e le puntate di Sushi con Iaia purtroppo (purtroppo l’ho detto?)  per l’umanità non finiscono qui, ergo.

Ci vediamo la prossima volta per il terzo imperdibile (sefaperdì) puntatone di

Sushi con Iaia !

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17 COMMENTS

  1. e invece io queste foto le trovo dannatamente stupende. (anche se fatte di sera e non si faaaaaa non si fannooooooo di seraaaaa come nonsifannodalbassosenzalerliberdsantocielo)

  2. in effetti le foto sono belle comunque
    c’è da dire che ALMENO sono fatte dall’alto
    (ogni riferimento a fotografe-che-scattano-dal-basso nei commenti precedenti è decisamente voluto)

  3. Quel libro e quelle immagini, mi sono commossa ricordando una sera di tanti anni fa, quando ero felice e avevo una vita.

  4. le foto sono fatte di sera… eccccchisenefrega visto che son bellissime lo stesso? vabbè fatte da sopra, da sotto, di lato… a te vengono sempre superbe!! <3

  5. Sei fantastica!! I tuoi video e il tuo blog mi fa ridere e commuovere contemporaneamente riesci sia a scherzare e nello stesso tempo ad esprimere concetti profondi che mi toccano il cuore!
    Continua così sei speciale!!!!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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