Ricette Vegetariane e Vegane

Tortini soffici di miele al mandarino con fiori di lavanda

Anche questi magari li rispolveriamo poi con calma a Settembre-Ottobre-Novembre-Dicembre-Gennaio-vabbènonlidicotutti se da voi accendere il forno è impossibile (io l’accendo anche a ferragosto, per dire). I miei risalgono a qualche mese fa (dove qualche sta per parecchiparecchiparecchi) durante delle prove madeleine per le ricette del libro.

Il risultato di questi tortini, in realtà realizzati con un impasto tipico da madeleine, era piaciuto eccome. Anche ai palati ostici alle “cose semplici”. Non vi è cioccolato o chissà quale golosità ma solo prodotti ipersemplici.

Le dosi sono come una quattro quarti e il tutto viene arricchito da un miele al mandarino, nel mio caso acquistato sull’Etna, e da fiori di lavanda tritati finemente. Ma giusto un po’ per non essere invadenti. Diventano base per qualsiasi sapore e odore. Chi preferirà insaporire con la cannella potrà farlo, magari abbinando un miele altrettanto agrumato per lasciar sprigionare quanto di più siculo c’è. Chi invece vorrà corredare il tutto con la leziosità della vaniglia, unendo magari un miele fruttato come quello di acacia, potrà farlo allo stesso modo e così via.

I fiori di lavanda, come i fiori in genere, saranno i protagonisti di questo autunno che verrà. Ho intenzione infatti di provare qualsiasi tipo di fiore commestibile avendo anche trovato uno shop online di tutto rispetto. Ahimè alla Metro qui promettono più volte (anche sul volantino) di portare sacchi di fiori commestibili e poi arrivando lì: il vuoto.

A Catania e dintorni c’è qualche simpatica capretta che saccheggia i fiori commestibili alla Metro. Non vi è altra spiegazione. Stando ai fatti, anche se dopo due giorni la pubblicazione del volantino mi fiondo velocissimamente lì: dei fiori neanche l’ombra (questo mi fa supporre che forse la capretta non sia una cliente abituale sita in una zona più vicina alla Metro rispetto a me ma che sia anche amica della repartista addetta ai fiori commestibili. Questa la chiamerà nei giorni precedenti all’arrivo merce. O addirittura le metterà i fiori da parte. O addirittura la capretta E’ la repartista addetta ai fiori commestibili alla Metro. DEVO INDAGARE!

Se qualcuno è a conoscenza di una capretta addetta al reparto fiori commestibili alla Metro di Catania mi faccia sapere scrivendomi una mail. Grazie.

Comunicazioni e indagini importanti a parte, direi di passare alle dosi (sono qui per questo no? No. Appunto) così che questo delirio possa finire.

Per sei tortini circa (ripetiamo tutti in coro: madipendeeeeeeeeeeee da quanto è grande la forminaaaaaaaaaaaaaaaa):

  • 3 uova
  • 150 grammi di burro leggermente salato a temperatura ambiente
  • 150 grammi di farina 00
  • 150 grammi di zucchero di canna (meglio se integrale)
  • 2 cucchiai ricolmi di miele al mandarino
  • 1 manciata di fiori di lavanda tritati finemente e ridotti in polvere
  • 1 cucchiaino scarso di lievito per dolci

Setaccia farina e lievito. Sbatti le uova con lo zucchero fin quando spumoso e gonfio. Incorpora gli ingredienti secchi pian piano. Il burro e il miele e poi la polvere di fiori di lavanda. Continua a mescolare per bene sempre con movimenti decisi e lascia riposare in frigo per almeno quaranta minuti questo impasto. Cuoci il tutto 180 per 20 minuti circa ma dipende sempre dalla forma che hai adoperato e da quanto impasto hai messo dentro le tue formine. Per questo aiutati con uno stecchino di legno. Infilalo. Quando è asciutto e non umido le tue delizie sono pronte. Tirale fuori dal forno e lascia raffreddare.

I nanetti ricamati su questi bellissimi tovaglioli sono opera della bravissima Ketty. Li ha eseguiti ancor meglio di me su carta. E’ incredibilmente brava. Il mio grazie infinite a lei, neomamma del pufffolosisssimo Gabriele che non vedo l’ora di spupazzare.

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15 COMMENTS

  1. Prima di tutto: auguri al piccolo Gabriele (che io per questo nome c’ho una predilezione, chissà come mai) ❤
    Poi, io ho in casa, acquistati da pochissimo, i fiori di lavanda ed i boccioli di rosa commestibili e sto raccogliendo ricette per poterli usare!
    Questa me la copio subitissimo!
    Non ho il miele al mandarino, accidenti, ma potrei usare della buccia grattugiata di agrumi ed un miele diverso 😉

  2. Io il forno lo accendo eccome!!!!
    Ieri torta salata vegan (base solo acqua farina sale bicarbonato) con pomodorini olive origano semi di girasole e lino e sale aromatizzato alle erbe??
    E ho anche un vicino che porta a spasso la sua bianca capretta al guinzaglio e in giro sulla Smart bianca pure quella! Magari sono parenti della mangiatrice di fiori ?

    • Dimenticavo….
      La ricetta della base x la torta salata l’ho copiata da Bibi che ringrazio. Qui, perché sono pigra e faccio prima!!
      ?

  3. Iaia anche io se ho voglia lo accendo. Ed ho fiori di lavanda comprati a Rodi e cosi li userò facendo questi tortini

  4. Le cose semplici che piacciono a me! Credo però che sostituirò i fiori di lavanda con la cannella…amavo moltissimo l’aroma di quei fiorellini, ma, purtroppo, la congestione che lo scorso anno mi ha costretta a letto per quasi una settimana è partita da una micro granita alla lavanda e ora mi dà la nausea… Sigh! Un abbraccio stellina!!!

  5. Li faccio subito, e il forno lo accendo al massimo, tanto ormai anche qui al nord ha rinfrescato!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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