Ricette Vegetariane e Vegane

La Torta al Cioccolato di Buddy Valastro

Ho dimenticato di scriverlo qui. Non che sia fondamentale ma ai fini del Curriculum Disastrorum che vede tutte le mie pochissime gesta sul web è un passo non importante ma addirittura fondamentale. Sì. Perché i Macchianera Awards sono né più né meno degli Oscar dei Blog. Con tanto di red carpet, palco, presentazioni, statuetta, proclamazione, applauso e. Possibilità di abbracciare amici; che chiamarli colleghi fa anche un po’ ridere. Perché i Macchianera nascono quando “essere blogger” non era un mestiere (uhm… ma lo stava diventando). Aprire un blog non era necessità e moda. Quando eravamo tutti su splinder e ci aggregavamo i post manualmente con il fuffa-aggregator. La manifestazione è cresciuta negli anni e giornalisti e media se ne sono sempre più interessati. Il potere dei blog è aumentato a tal punto da avere una valenza “giornalistica” e tutta una serie di luoghi comuni e frasi fatte che di Lunedì è meglio evitare come la peste perché si è in modalità “ma quando arriva il venerdì?”.

Per dire che “nel sistema attuale bloggereccio” farebbe anche un po’ ridere. Ma in memoria dei ricordi, di quello che è stato e di quello che ancora attualmente rappresenta per me il blog (io sono ancora su splinder e controllo fuffa-aggregatore e parlo con la mia Cri), sarò onesta: è una lusinga mica da poco essere finita lì. Ed è divertente che ci sia finita come food blogger non essendolo pur essendolo (ma in qualunque categoria sarei stata inadeguata. Si può fare la categoria: rincretinite?STRAVINCO a mani basse). E non sapendo neanche delle candidature. E.

Come capita sempre a me, insomma. In totale confusione e svampitaggine. La bionda mentre fotografo polpette mi fa “ma lo sai che sei candidata ai Macchianera?”.

RIsposta: “scema manco sai cosa sono i Macchianera, tu”. Questi giovani! Mi dico poggiando la mano sul fianco come un’arzilla ottantenne. E invece.

Come ho scritto su Facebook non mi importa lasciare il link per votarmi, anche perché “combatto” con mostri sacri e vere Food Blogger (io tifo e ho votato Sandra Salerno di Tocco di Zenzero; che amo. Che è amica. Che merita sempre sempre di più), quindi semmai qualcuno volesse fiondarsi nella ricerca avrebbe l’imbarazzo della scelta ma.

Ma per ringraziare tutti. Essere tra le candidate significa che. Che qualche pazzomihavotatoooooooooooooo.

Voi non state bene. E io vi amo per questo. Continuando così possiamo affittare un plesso intero all’ospedale psichiatrico dove finiremo tutti. E sono conquiste mica da ridere.

Per quanto riguarda Buddy io dovrei parlarne solo per quattro ore. Fingerò che non manchino otto giorni all’uscita del mio libro e che io sia spensierata, allegra e felice. Scriverò quindi come se i settembre-ottobre-novembre e dicembre che mi attendono non siano frenetici-folli-anormali e da MANICOMIO. Ok?

Quindi dicevo. Per quanto riguarda Buddy e il suo libro devo assolutamente tornarci. E adesso che è settembre ed è tutto calmo e tranquillo (sto andando bene? ci state credendo?) posso riprendere CON CALMA la mia Libreria di Iaia dove recensisco (risate registrate e pernacchie) libri estrapolando ricette e deliri. Perché del libro di Buddy io voglio proprio parlarne eccome, perché a sorpresa mi è piacuto.

Lui non è che mi faccia impazzire. Non è che mi mandi in delirio. E per una che ha Montersino sul comodino non c’è neanche da chiedersi perché. Ma è simpatico. Maledettamente simpatico che ti viene voglia di tirargli le guance e dirgli “cuccicuccicuccpuccipucci”.

Ho capito di volergli bene quando leggendo di sua macTRE (leggilo in siculo, sì. Fai la ctre attorcigliandoti la lingua come se fossi Michael Corleone del PacTrino parte terza) nell’introduzione e nei ringraziamenti mi sono commossa. Buddy è un orsacchiotto mammone dolcissimo che carica torte di duecento chili facendomi venire il voltastomaco (perché non oso immaginare quanta polvere debba raccogliere quella pasta di zucchero caricata come fosse una bobina di cavidotto, per dire) ma.

Ma glielo perdono. Perdono tutto a  Buddy. Soprattutto dopo che la sua torta al cioccolato base ha riscosso successo. Esteticamente mi aveva lasciato perplessa soprattutto per la crepatura sopra. In superficie ma poi all’assaggio.

E’ stato un tripudio di complimenti.

E allora prima di inserire Il Boss delle Torte nella Rubrica la libreria di Iaia lascio questa ricettina. Che sono strasicura piacerà moltissimo. Somiglia un po’ a una Mud Cake. Fangosa, cioccolatosa e bella pappettosa ma mi è stato detto (da due nordici eh. Bionda e Nippo. Quindi massimo affidamento per via dell’algidità anche nel gusto “pesante”. I due odiano il cioccolato, per dire. Elhodettoiochesonoscemi): non troppo leziosa e pesante.

Ricapitoliamo.

Cioccolatosissima, non pesante, non leziosa e perfetta per essere servita a colazione e merenda ma anche dopo i pasti perché non troppo “stopposetta” come si potrebbe pensare.

Uhm… interessante no? (mentite)

E che sia una settimana splendida amici miei. Io vado in un angolo a piangere perché il countdown del libro mi ha messo un’ansia tale che faccio spavento. Più spavento di prima, intendo.

Per 2 Torte da 23  cm o per 24 cupcake

  • 1 tazza e 1/2 di farina per dolci
  • 1 tazza e 1/2 di zucchero
  • 1/2 tazza di burro ammorbidito a temperatura ambiente
  • 1/3 tazza cacao olandese
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1/4 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1/3 cioccolato fondente fuso
  • 1/2 tazza di acqua calda
  • 2 uova grandi
  • 1/2 tazza di latticello
  • burro e farina per ungere le teglie se non si usa il silicone (inciso: come ho fatto io *risata diabolica dalla regia*)

Preriscalda il forno a 180.

Metti la farina, lo zucchero, il burro, il cacao, il bicarbonato e il lievito nella ciotola di un robot da cucina provvisto di frusta a foglia (altrimenti lo sbattitore elettrico). Mescola a bassa velocità per qualche secondo fino a quando gli ingredienti sono miscelati bene. Poi aumenta la velocità e continua a mescolare per un altro minuto fino a ottenere un composto liscio.

Ferma il motore e versa il cioccolato fondente fuso. Mescola a bassa velocità e poi lentamente aggiungi l’acqua calda. Aggiungi le uova una alla volta e poi il latticello alla fine. Ferma il motore e raccogli l’impasto nel recipiente del robot se è rimasto attaccato alle pareti. Lavora fino al completo assorbimento e versa in teglie imburrate e infarinate di 21, massimo 23 centimetri.

Buddy ci consiglia di controllare se l’impasto sia tra i 21 e i 23 gradi centigradi prima di infornare la torta altrimenti potrebbe alzarsi in maniera irregolare (inciso: come è successo a me; che è una notizia irrilevante me ne rendo conto). Inforna per 30 minuti circa e controlla con uno stecchino di legno. Se asciutto tira fuori la torta dal forno e lascia raffreddare.

(conservala in frigo o in freezer fino al momento di decorare)

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23 COMMENTS

    • Buddy usa giusto sempre un pochino di burro…ma poco poco eh…si vabbè sono ironica, però io non uso il burro e vederlo ogni volta infilarlo anche negli spinaci mi fa un po’ rabbrividire 😀 però questa torta sbav sbav…

      • Spinaci burro e parmigiano (e anche scamorza valà) sono il comfort food per eccellenza degli scapoli 😀

  1. e tu hai fatto 2 torte? dov’è quella per me? eh?!
    (scherzo.)
    ma ti ho votato assai ai Macchianera, ah si che ti ho votato.
    perchè insomma, te lo meriti!
    (ed ora portami una fetta di torta su che così ti rapisco e ti riporto a casa il 18 :P)

  2. Oggi è il compleanno di Frugolino che non ama creme e cibi troppo elaborati, quindi una tortina come questa è proprio perfetta per lui!!! Complimenti per la nomination stellina, noi qua non ci stupiamo più di nulla…facciamo spudoratamente il tifo per te con tanto di trombette e coriandoli…potrei organizzare qualcosa davanti alla Mondadori di Rimini per il 17 in effetti!!! 😉 Valanga di bacetti!!!

  3. a me Buddy è antipatico ma devodire (e detesto ammetterlo) che questa torta è buona u.u nonostante come tumedesima hai scritto non amo il cioccolato (si sono pazza e vederti spatasciare nutella nella crema pasticciera mi ha fatto perdere 10 anni di vita tanto che volevo piangere prendendoti a mazzate MA. ma stiamo calmi).
    countdown. aaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh (immaginami tranquilla mentre mi strappo i capelli per l’ansia) (LA STO PRENDENDENDO BENE, VEDI?)

  4. un terzo di cioccolato… cioè: un terzo di ..chilo? di tavoletta? un terzo di che? scusa la pignoleria ma sono cuoca e ho notato la mancanza di misura nella riga del cioccolato fondente .. ma non picchiarmi, Buddy non lo amo molto, ma le torte cioccolatose siiiiiii 😛

  5. ciao (ottima torta) – almeno credo o meglio apmeno penso… eh si proprio cosi… cmq la mia domanda è questa: ” ma perche, dato che siamo ITALIANI. non usiamo il nostro sistema metrico decimale e scriviamo le qiantità degli ingredienti in modo che tutti e dico TUTTI possano rifare questa ricetta che a vederla in foto e descritta sembra davvero buona ??? grazie e scusate l’intromissione…. ah perfavore non mi rispondete semplicemente dicendo che esistono siti con le conversioni, sarebbe stupido….. ma semplicemente scrivete le ricette con le dosi in ITALIANO per noi poveri mortali

    • Ciao Giorgio ( o almeno così leggo nell’email che hai lasciato) , grazie per essere stato qui e per esserti fermato a dare il tuo contributo. Hai assolutamente ragione e infatti nel mio archivio troverai solo ricette con ingredienti in grammi; peccato però che ti sia fermato nell’UNICA ricetta che ho “trascritto” ( proprio perché originale di Buddy Valastro che americano- seppur italo – è ) con le cup perché al contrario di quanto si possa immaginare ormai la cucina è cosmopolita e questa unità di misura, soprattutto in pasticceria , è usata non soltanto in rare occasioni.
      Per quanto riguarda il sapore non saprei. Non sono una food blogger. Non sono una pasticciera. Faccio fumetti e condivido il mio problema ( cibo. ho un disturbo alimentare) in questo mio contenitore virtuale.
      Lo dico perché sarebbe bene sempre leggere un po’ in giro prima di esemplificare con frasi del tipo ” noi comuni mortali”. Qui non si insegna nulla. Per i ricettari in giro ne troverai tantissimi. A partire, te lo consiglio, da giallo zafferano.

      spero a presto,
      ciao.

      – ah. Chiedere è lecito e ripondere è cortesia. Si poteva anche semplicemente dire, invece di fare polemica, se fosse stato possibile avere la ricetta in grammi. Avrei io stessa strascritto –

  6. […] La Torta al Cioccolato di Buddy Valastro il Re delle Torte la trovi qui. Che se fatta in formato mini-cupcake può essere un impasto delizioso da inserire all’interno della calzetta. E’ moooooooooooooooooooooolto cioccolatossssssssssssssssssssssssissima assai. Ma come nel caso degli S’More c’è a chi piace. E chi siamo noi per contestare? […]

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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