Ricette Vegetariane e Vegane

Pasta sciù? Pasta schiù? Si vabbè dai la Choux.

Quest’estate ho finito di scattare un centinaio di foto. E cento foto di cento ricette sono tante. Perché occorrono coreografie, tovaglioli stirati, fiori freschi, cibo buono (altrimenti poi che ne scrivi a fare?) e collocazioni “strategiche” per le illustrazioni e i disegni che lo renderanno vivo e magico. Ho finito queste foto mentre già ne stavo scattando altre e avevo voglia di altre ancora (ah e ora ancora altre. Voglio assolutamente scrivere della mia schizofrenia borderline). In cantiere ci sono così tanti progetti e idee che nell’iperuranio si assiste un po’ a un rave party tra neuroni. Essendo in pochi quindi, si fa maggiormente confusione perché ognuno tenta di dare il massimo. E allora urla e poga più forte. Beve più alcolici di dubbia provenienza e butta giù pillole (in questo caso Pastiglie Leone dopantissime) annaffiando il tutto con vino in cartone della Coop a basso prezzo. Cosa c’entra un rave party di pochi neuroni con questi bignè? Nulla, come è ovvio che sia.

No dai, in realtà è che non volevo fare troppo la misteriosa ma neanche scriverne approfonditamente (non per mio volere, si intende). Collocavo, come sempre, temporalmente gli scatti e quello che c’è tra i petali del tempo. Anche perché questo blog è la mia memoria. Visiva e temporale. Quando non ricordo qualcosa “spettacheguardosulblog” ed è fatta. La mia esistenza è servita su un piatto bello fumante di vita.

Quest’estate la BestiaBionda più famosa della rete (anche perché grazie al cielo c’è solo lei di così biondo) è approdata in terra sicula per aiutarmi (sì regia, qui le risate registrate grazie) a chiudere un progetto. E lo ha fatto come sempre lavorando duramente. A seguire qualche diapositiva (basta cliccare sulle descrizioni, sì):

(lo scrivo per mia mamma e per i poco avvezzi alla tecnologia eh. E’ pure un blog di servizio questo; non si osi sostenere il contrario) 

  1. Qui ritratta durante una ricerca importante. Sudata, accaldata e assetata. Nessuno le ha fatto un’amarena mettendo ghiaccio e ombrellino. E accompagnando il tutto con qualche dolcetto. Sono chiaramente una schiavista.
  2. Qui durante una lettura impegnata (sììììì io sul giornaleeeeeeeeeeeeeeeeeee yuppidupipidu *sedatemi*) con aplomb nordico apprende la notizia che una sua conoscente è su un quotidiano nazionale. Se ne compiace bevendo dell’ottimo caffè da me preparato.
  3. Qui durante un meeting di lavoro in terrazzo con i nani, Con abbigliamento consono e serioso, sorseggia cocktail al gusto di cocco mangiando frittelline deliziose calde calde, vaneggiando di paesi lontani e Afghanistan.
  4. Qui è costretta a testare delle patate e delle ricette Tedesche sfondandosi l’intestino crasso con porzioni minime per poi restare magra e aitante mentre la schiavista con due etti di mandorle prendeva nove chili (TI ODIO).
  5. Qui morta di stenti e lasciata senza nulla da mangiare alla scoperta del Poppadom, che poi le creerà seri problemi di dipendenza (è attualmente ricoverata al Centro Poppadoms di Roma – Quartiere Coccodè).

Grazie al fondamentale supporto di Bestiabionda, che come si evince ha lavorato DURAMENTE mettendo al servizio della nazione non solo la sua professionalità ma anche tutta la sua conoscenza informatica (non è stata capace di cambiare lo sfondo al mio template ma quello è un passaggio troppo complesso. Non basta una laurea in informatica), ho completato il mio progetto ottantafotoprogettosegretomavabbesiècapito. E in quei giorni visto che eravamo poco impegnate cosa è che abbiamo fatto? Ma sì dai. Due bignè.

E’ normale fare due bignè quando si è oberati dal lavoro. Ne avevo provati di diverse ricette. Poi mi guardo con la colf e dico: e se facessimo la ricetta del Bimby? No perché dai. Chef famosi. Roba pazzesca. Pasticcieri Francesi idolatrati che manco un macaron. E poi quella ricetta del Bimby sta lì. Nessuna fiducia. Scarsa stima della compilazione. Incredulità perché dai. Come si fa? E’ la pasta choux! Un po’ di rispetto per Diana (ma è Lady D? non l’ho mai capito).

Ho dato una scians (se sciù si scrive così è chiaro che sia scians) a una bionda informatica che non sa cambiare lo sfondo in un template e non la do alla ricetta della Pasta sciù del Bimby? Suvvia. E allora mi sono detta che occorreva una comparazione. Si necessitava assolutamente sì di comparazione tra diverse ricette. Ho indetto una giuria popolare per decretare la pasta sciù vincitrice e via verso questa nuova magica avventura. Non anticipo niente (bisogna fingere suspence e attesa nel contempo) ma la ricetta bimbesca: infila tutto e gira 3 secondi a velocità 5 e 4 minuti a velocità 3 e gira tutto. funzione spiga (non ci capisco mai niente) e non è che sia andata così male.

Anzi.

Soffice questa pasta choux fatta con il bimby!

(il primo che approda qui e mi dice “eh sì peròòòòòò non tutti hanno il Bimby” verrà fatto accomodare in fondo a destra e preso a ceffoni con la borsa -copriBimby-morbidissima. LO SO che non tutti hanno il Bimby ma possibile che su 239482349823094823409823049823049 ricette quando ne metto UNA con il Bimby tutti urlano “eh lo so ma non è che tutti hanno il Bimby!”. 

E lo so pure io e me ne dispiace -nonchesiafondamentaleilbimbyeh- ma perché questa violenza inaudita solo quando si parla del Bimby? Perché questa forma di razzismo? Ci sono gruppi organizzati e io ne sono all’oscuro? Quando si parla di sbattitore elettrico anche se non lo si possiede non vi è quella necessità di urlare “eh si ma io non ce l’ho lo sbattitore elettrico!!!” .

Questo per un chiarimento e basta. Su questo blog c’è un tre per cento di ricette fatte con il Bimby. Non ho mai osannato l’aggeggio ma constatato che sia davvero molto utile in determinate occasioni; ergo. Trattasi di esperimento. L’argomento Bimby ultimamente sulla rete sta diventando fastidioso. E’ come possedere una 2.55. Chi dice “uh che belloooooo ce l’ho anche io” – chi ” uhhhh che bello lo vorrei anche io” – “uhhhh ma non è che tutti ce l’hannoooooo”.

Si fa benissimo un outfit anche con borsa HM, per dire. Si fa benissimo una ricetta anche con olio di gomito e braccio rotante, per dire. 

Ecco, era per dire.)

Bene. Alla fine questa Pasta Choux fatta con il Bimby è: bellASSAi (mi viene detto dalla giuria popolare raccolta tra queste quattro mura). Più avanti verrà appunto comparata con altra ricetta senza Bimby (e perché non è che tutti hanno il Bimby… ah no. Non devo dirlo io) e messa a confronto come nella finale di una qualsiasi competizione.

“Per te Miss Sciù Fattacolbimby Miss Bignè finisce”

Pianti, urla e abbracci.

Considerato che:

chi ha il Bimby ha pure la ricetta, perché si trova all’interno del libro base che danno in dotazione è inutile trascriverla. Per chi non ce l’ha ci vediamo alla finale di

Miss Bignè con le altre Signorine Sciù.

Incredibile come si sia formata una vera e propria piccola caverna di soffice mollichetta dolce dove poter contenere creme e ganache (ok lo confesso. Io al Nippotorinese ne ho propinato una versione al Pistacchio e Cioccolato che è piaciuta tantissimo. Comparirà anche quella). Mi viene voglia di farci un presepe lì dentro.

Un piccolo presepe con mollichine d’amore.

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13 COMMENTS

  1. oddio quanto ammmmore in questo post *_______________*
    sento la glicemia salire incommensurabilmente <3 <3 <3
    (e non farò nulla per fermarla. vogliopresepemollichinedamore. ormai mi sono srotolata sul tavolo. mollichine evriuer.)

  2. Ma si può fare senza bimby? No, perché mica ce l’ho io il bimby

    Ps oggi mi sento molto spassosa e ironica, pensa quando sto depressa

  3. Ma si può fare senza bimby? No, perché mica ce l’ho io il bimby

    Ps oggi mi sento molto spassosa e ironica, pensa quando sto depressa che commenti lascio ❤❤

  4. ma scusa, mia mamma che ha il Bimby e che credo faccia parte di una setta.
    parliamone.
    perché io sono sicura che chi ha il Bimby fa parte di una setta e.
    io lavoro troppo. è evidente.
    i dettagli della pazza che urlava 800 cose contemporaneamente “cercaquestocercaquellopuoidettarequestoalsignorXpuoichiamarePier” lo omettiamo naturalmente.

    <3 è bello amarsi come ci amiamo noi, come fanno le mollichine si.

  5. e oltre a essere una spregevole schiavista sei anche un’occultatrice di dettagli u.u
    nonché membro onorario della setta Bimby.

    ora dammi dei poppadoms e falla finita.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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