Ricette Vegetariane e Vegane

FumettoRicetta: Crema al Cammello. Ah no. Caramello

Urge assolutamente un ripasso e un aggiornamento su tutte le creme possibili e inimaggggginabbbbili perché è proprio nel Periodo Natalizio che occorrono di più ( non è vero ma le dita stanno scrivendo questo mentre io penso ad altro. Tipo: ma allora monto l’albero rosso, l’albero bianco, l’albero verde o quello argentato? E chi purtroppo mi conosce SA che non è per dire. Ho davvero quattro alberi di Natale*disse fischiettando fingendo indifferenza).

Per dire che un semplice cupcake anche solo alla vaniglia può diventare “insolito” e adatto a più persone. Mi è sempre piaciuta molto l’idea di personalizzare a secondo dei gusti (quante volte l’ho detto? un milione o tre?). Si potrebbe fare una sorta di Cupcake Party; ovvero organizzare due dozzine di cupcake (ma anche di più) base : 12 alla vaniglia e 12 al cioccolato riuscirebbero a ricoprire un range ancora più ampio, e fare una miriade di ciotoline con varie creme. Creme che vanno dalle più nauseabonde, ovvero di burro e zucchero, sino a ganache un po’ più delicate e perché no: ricercate. Per queste ultime intendo anche contrasti azzardati. Si possono fare coperture incredibili che vanno dai gusti “comuni” del pistacchio sino ad arrivare a incredibili essenze. Una su tutte la rosa. Avevo sempre sminuito il gusto della rosa. Poi complice una marmellata di petali di rosa, che mi ha fatto sobbalzare, ho cominciato a dar molto più credito a questo incredibile sapore mediorentale ( a patto che ce ne si cibi a dosi minime).

Questa è una ricetta collaudatissima. Se senza alcun tipo di problema si riesce a far diventare il caramello perfetto allora sì che la crema assumerà contorni idilliaci. Lo dico perché  a me non è che venga sempre perfetto questo caramello, eh. Dipende certamente dalla qualità ed è per questo che mi rivolgo sempre a prodotti di prima scelta ecobio. Ma non voglio rischiare di fare l’antipatica ( che lo sono a prescindere) e capisco che a volte si ha voglia sì di preparare qualcosa ma non di andare alla ricerca del prodotto-pazzesco-bio-incredibilmente-costoso-abitoinunpaesinondolopijolecobio?

Avendo a disposizione un termometro non ci si sbaglia con il caramello ( sto peggiorando la situazione sul fronte antipatia o sbaglio?) ma stando ben attendi a non bruciarlo ( e non avendo timore che ” è troppo presto”) ce la si fa senza problemi. La ricetta della crema pasticcera universale non vi è. Ognuno, diciamolo, che è avvezzo alla passione dolciaria ha la sua ricetta “segreta”; ergo basterà adoperare quella.
Ritornando al  Cupcake Party( che poi comincio a vaneggiare e perdo pezzi) l’idea sarebbe proprio quella di offrire, con un minimo sforzo, una serie di “cupcake componibili” con base vaniglia/cioccolato imbottiti con diverse creme . E già li vedo allegri come i bimbi tutti quegli ometti che spatolano, con abilità da muratore, glasse su pareti soffici di dolcetti. E’ divertente, coinvolgente e in più diventa una cortesia deliziosa nei confronti dei palati diversi. E questa crema non può e ripeto NONPUOOOO0oooo’ Mancare ( mi sedo, sì) 

Mi sa che ci ritorno proprio su questo argomento, Cupcake Party,  e magari ne organizzo uno per vedere come va. A te? piace l’idea?

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10 COMMENTS

  1. Se mi piace l’idea?!
    Certo che mi piace, anzi, inizio già ad organizzare il mio cupcake party, tu ci vieni vero?!?
    ❤❤❤

  2. Mi fai ammazzare. In senso buono ovviamente. Tutte le volte che vado nel lettore di WP trovo o i miei post oppure i tuoi (con la differenza che i tuoi hanno una qualche utilità 😀 ). Secondo me é proprio un modo di vivere, non fare altro che scrivere ed esprimersi. Muoio ;-D

    • (ah già l’albero rosso. a tratti disegno cose un po’ troppo rossosanguinose di natale. potrebbe essere il momento giusto per l’albero cremisi *__________________* vedovideoalberoverdepure. ecco.)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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