Ricette Vegetariane e Vegane

Il Biscotto Baffoso per Carnevale

I biscotti baffosi per Carnevale

Domanda intelligente: Cosa ci faccio? Che senso hanno come ricetta di Carnevale?

Risposta Cretina: Se infili uno stecchino di legno su per i biscotti, puoi andare in giro così. Poggiandoteli proprio sotto il naso. Indosserai biscotti baffosi. E li sgranocchierai durante la serata. Da solo o in compagnia. C’è chi tiene la maschera sugli occhi e chi i baffi sulla bocca. Logico, no? (no ma vabbè)

Domanda intelligente numero 2: E se mi chiedono da cosa sono vestito/a?

Risposta Cretina: Con un accento francese/belga rispondi impavido e stoico “Da Monsieur Poirot”. A Poirot piaceva il cioccolato (e suppongo pure il Gianduioso) ed è uno dei baffi più famosi dell’Universo tutto. Primeggerai come uomo/donna cinefilo/giallista capace di grandi correlazioni gastronomiche-culturali. Senza eccedere con citazioni eccessive e non cadendo nel banale (prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr a chi ha fatto la domanda intelligente. Uno a zero per iaia. Ora chiamate il 118, grazie).

(oh basta con le domande intelligenti, eh! Che non è questo il luogo. Grazie)

Stasera c’è Matrimoni all’Italiana su Sky nonricordoqualecanale. Programma televisivo del genere reality (ne esiste per caso un altro ormai?) che mostra la sfida all’ultimo tulle e velo di quattro spose che non si conoscono ma che partecipano al matrimonio delle altre giudicando: abito della concorrente, rinfresco e divertimento della serata. Il premio? Un indimenticabile viaggio di nozze interamente offerto della produzione in luogo da sogno tutto spesato alla sposa che avrà ricevuto più voti positivi dalle altre. Credo sia superfluo specificare che trattasi di un covo di vipere che si assegnano vicendevolmente numeri che variano dal tre al sei. Quest’ultimo, il sei,  quando proprio si vuole dimostrare “superiorità” in correlazione a una prova innegabilmente ottima e per nulla sufficiente. Ogni Mercoledì insomma mi ricordo del perché non mi piace essere classificata e stereotipata nella mia identità di donna. Sarà che sono un maschio nato; non per modi e attitudine perché sento scorrere in me possente la forza della femminilità, ma perché in questa orgia di luoghi comuni femminili proprio non riesco a rispecchiarmi. E’ uno studio sociologico che mi piace affrontare. Certo una volta a settimana pare eccessivo soprattutto se oggi ti hanno appena scoperchiato la casa e non hai un frigorifero e tagli il tuo pranzo che è un ananas sopra il lavabo del bagno, ma si sa. Amo esagerare. E allora con i neuroni in caduta libera sto lì per quasi un’oretta piena a vedere Matrimoni all’Italiana. Danze caraibiche, fuochi d’artificio, galeoni pieni di dolci, lo zio ubriaco che balla e pure lo/a spogliarellista per gli uomini e per le donne. Il taglio della giarrettiera e la sposa che fa la lap dance mentre la nonna orgogliosa mangia la torta nuziale e ai microfoni confessa “Mia nipote è una donna molto intelligente” quasi a volersene convincere. Perché Signò d’accordo ma se fosse stata intelligente per lo meno avrebbe indossato una culotte durante l’esibizione col palo in centro pista quando l’abito a sirena cade giù. E’ davvero uno dei momenti che preferisco il Mercoledì, perché poi so che l’indomani c’è Masterchef e che quindi il weekend si avvicina. Che poi c’è Venerdì e io ho la certezza che anche nella settimana passata non ho concluso niente. Che ho una casa distrutta che non finirò  mai e che potrò lamentarmi Sabato e Domenica con il Nippotorinese chiusi nella camera da letto dove c’è un tapis roulant, la macchina del caffè e dentro la vasca da bagno i miei comodini. E poi? Si ricomincia. Diciamo insomma che se non fosse per quei quid di ridicolo, stupido e folle che al momento sono gli unici tre elementi capaci di divertirmi (o di provarci quanto meno), sarei proprio una donna finita (o non sarei capace di fingere di non esserlo già).

I baffotti mi piacciono. La Bestiabionda nazionale (mi manchi! Vieni a dormire nel mio bidet ti prego!) e io ne andiamo letteralmente pazze. La passione credo sia nata, per poi svilupparsi, in comune durante un periodo difficile della nostra vita. Dalla passione è scattato poi l’esaurimento: tovagliette, tazze, porta vivande, lavagnette, magliette, felpe e pigiami. Una delle ultime volte che la Bionda è atterrata qui in suolo siculo mi ha pure portato lo scotch a forma di baffo oltre al suo triliardo di doni che reperisce in giro per il mondo. Tipo che ancora non vi ho fatto vedere la tazza di William e Kate che si baciano direttamente da Londra. Ma c’è tempo. Soprattutto per trovarla visto che non so neanche dove siano le forchette (devo guardare nel mobiletto della terrazza dove tengo le cose del barbecue, vero!).

Quando ho trovato sul web queste formine baffone e tutte diverse ho gridato fortissimamente: bingooooooooooooo! Moustache everywhere. I biscotti baffosi sono estremamente glamour sempre ma particolarmente nerd-fashion e contestualizzati al periodo (il perché mi è ignoto. L’importante è essere al passo coi tempi e con i baffi). Diciamo insomma che come l’occhio e gli illuminati invadono le gioiellerie insieme agli unicorni, il baffo permane come moda in un limbo di passato e presente. Perché siamo in quel limite dove una moda (prettamente webbarola e derivata dalla rete) sta finendo e un’altra sta cominciando (tra poco arrivano i biscotti a forma di occhio o mano di Fatima, insomma). Io che sono fashion victim dentro potevo non dedicare al baffo un biscotto? Mi pare chiaro di no. Potevo non arricchirlo poi con una quintalata di Gianduioso di Pastiglie Leone che Charlie mi ha donato a Natale? Assolutamente no. Il Gianduioso qui è diventato qualcosa di sacro da venerare. La Nutella è un triste ricordo che nessuno più ricorda e a gran voce si ode:

Solo Gianduioso! E’ difficilotto reperirlo, questo sì, ma una volta avvenuto il miracolo di trovarlo fatene scorta (fermo restando che lo Shop Online è qualcosa di talmente meraviglioso e celere che piangerei quindici minuti per la felicità di questa opportunità. Si vede per caso che sono una fan sfegatata dello Shopping online? Driiiiiiiiinnnnnnnnnnn – Forever 21. Due pacchetti a settimana. Fermatemi. E comunque driiiiiiiinnnnnnnnnn è per dire. Non ho neanche un campanello)

Dicevo? Ah sì. Fatene scorta (e collegatevi su Forever 21 che ci sono gli ultimi sconti e le ultime felpe con i fumetti. Io ho preso solo 23 felpe di Batman e 23 di Spiderman. Mi servivano insieme alle 23 di Snoopy). Per i tempi duri. Fosse per me mi sparerei quintalate di tubetti nella cavità orale ma stoica resisto e attendo tempi migliori (e sfogo la mia frustrazione da fame di Gianduioso comprando felpe. Si è capito per caso? E ho pure la felpa con i baffi, sì).


Ricette per degli ottimi biscotti baffosi?

Prima Ricetta

  • 250 grammi di farina OO
  • 1 uovo 125 grammi di burro
  • 125 grammi di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • vaniglia o cannella come si preferisce.

A 180 gradi già caldo per 10-15 minuti dipende dalla grandezza e dallo spessore del biscotto.

Seconda Ricetta per 30 biscotti circa
(dipende sempre dalla formina che si adopera)

  • 225 grammi di farina bianca
  • 150 grammi di farina di mais macinata finemente
  • 1 cucchiaino raso di lievito in polvere
  • 2 uova leggermente sbattute
  • 125 grammi di burro
  • 140 grammi di zucchero di canna scuro
  • pizzico di sale

Accendi il forno a 170 e imburra le piastre/teglie. Setaccia le farine, il lievito e il pizzico di sale. Incorpora il burro a pezzi e ottieni un composto granuloso. Incorpora le uova, lo zucchero e forma una pasta morbida. Stendi su un piano infarinato e ricava le forme che preferisci. Cuoci (distanziandoli un po’) per 20-25 minuti finché dorati. Lascia raffreddare.

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13 COMMENTS

  1. Hai tutta la mia stima…quando ho visto il promo di quel programma mi sono sentita male, sei davvero una donna coraggiosa se resisti per un’intera puntata!!!! 😉 Bellissimi i biscotti baffuti, potrei farli per l’Inge, il baffuto di casa… 🙂 un abbraccio stellina, scusa la latitanza degli ultimi giorni, ma qua è tutto un correre!!! Bacetti a valanga…

  2. il gianduioso è un istituzione inalienabile.
    e pure i baffi.
    ora la mia mente è invasa e pervasa di baffi al gianduioso, è tutto molto
    bello (però non riesco ad afferrarli dannazione. potrei sterminarli tutti ç_ç )

  3. vabbè ma io se giro coi baffetti appoggiati posso dire che sono vestita da me stessa in versione trasandata….no?????????? 😀
    ok io lo so che questi biscotti sono buonissimi …lo so!…ma..c’ho una leggera nausea a vedere la crema sopra…posso rubarti solo i biscottini asciutti? 😛

  4. no okay ho delle cose fondamentali da dire.
    1) la sfida dei matrimoni lo guardo spesso anche io e mi viene da dire solo: non mi sposerò mai.
    2) che tu sia un uomo è risaputo, è per quello che sei mio marito e io il tuo.
    3) ho anche io quelle FONDAMENTALI formine baffose °_° si può davvero vivere senza? sono talmente cretina che io ho fatto i biscotti direttamente con il cacao nell’impasto, ma ora potrei valutare di farli al cacao e fare sfumature di gianduioso e.
    okay.
    <3 butta un cuscino nel bidet che sto arrivando.

  5. Oh anche io ho la tazza di Willy&Kate che si baceno. E pure quella di George perchè io non mi faccio mancare nulla di cacate.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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