Ricette Vegetariane e Vegane

Un rotolo di Stelle filanti colorate

L’ultima volta che ho fatto il Rotolo è stato in occasione di questa Videoricetta, che volevo inserire sul mio Canale Youtube; pur ripromettendomi di rifarla magari con una luce meno pietosa, quella volta una sorta di folgorazione, durante la fase dell’arrotolamento, ha illuminato quell’unico povero neurone provato, tramortito e stanco. Rotolo di stelle filanti mi ha sussurrato con tono flebile. Non ho mai visto un rotolo colorato in questo modo, come a voler emulare un bel pacchettino di stelle filanti. Lo dico perché mi piace sempre sottolineare quando è un’ispirazione, un’emulazione o un’idea partorita dal mio scarno e poco consistente, al momento, iperuranio provato. Poi sicuramente non è niente di che e lo avranno già pensato praticamente tutti anniannianniannianni fa ma.

Per dire che non ero assolutamente certa del risultato. Ero molto impaurita dal fatto che dovendo dividere l’impasto e colorarlo, la consistenza particolare del rotolo sarebbe stata compromessa. Così non è stato e tutto è filato (uh uh filato-filanti. Ok la smetto) liscio. In questa piena possessione demoniaca di colori esasperati, dopo la Rainbow Cake – La Fake Rainbow Cake e i Coriandoli fritti con l’arancia amara e i Coriandoli Ravioli con Pera e formaggio di ieri, non poteva insomma mancare anche la versione rotolosa iper colorata (no dai. Poteva mancare, eccome).

Anticipo già (ecchisenefrega) che nelle tonalità del rosa antico il rotolo vien fuori una meraviglia e qualcosina ho già provato per Pasqua, quando tutta questa forte esasperazione visiva finirà trasformandosi in tenue pastello, coniglietti e pecorelle come nuvole. Una delle cose che ho apprezzato maggiormente di questa preparazione, che si può anche notare facilmente negli scatti, è che i colori si mischiano non riuscendo a formare delle vere e proprie linee nette, statiche e rigide; questo fa sì che l’incontro tra il verde e il giallo durante il taglio mostri un incrocio di sfumature interessante e artistico. La versatilità del ripieno trasforma poi questo dolcetto simpatico e colorato, adatto alle più disperate occasioni e soprattutto non meno importante anche ai palati più diversi. Dalla semplice crema al formaggio sino ad arrivare a quella al burro. Dalla ganache al cioccolato bianco sino ad arrivare a una mousse con panna. Si possono inoltre aggiungere pezzotti di frutta o canditi di ogni sorta. Tutto può avere note agrumate, speziate o addirittura salate e croccanti per contrastare l’eccessiva morbidezza del contesto tutto. Anacardi? Come se non ci fosse un domani. Pepe rosa, ananas, lime e mango? Bava alla bocca.

Il rotolo è in fondo un biscotto neutro non troppo dolce e lezioso, che diventa tela per diversi quadri; come accade in fondo con il pan di spagna rielaborato in Rainbow Cake (se vuoi vedere il post e la VideoRicetta clicca qui) si veste a festa srotolando sogni tra colori e sapori. Essendo questa la mia prova documentata non mi sono lanciata in nuove creme o imbottiture o contrasti pazzeschi ma piuttosto mi sono rivolta a porti sicuri; quelli che poi diventano partenze per viaggi lontani dai sapori “esotici”, no? Per farla breve: crema al formaggio semplicissima. Ricetta base rotolo più coloranti. Stop.

Per la ricetta del rotolo lascio questo link dove si può trovare qualche indirizzo utile per consistenze diverse (anche al cioccolato – versione Sushi rotoloso) e imbottiture. A fondo del post inserisco anche la Videoricetta orrendamente girata, giusto per dimostrare che è davvero semplice realizzarlo al contrario di quanto si possa pensare. Infine, non in ordine di importanza qualche appunto riguardo a questa elaborazione.

La Ricetta

Come trasformare un semplice rotolo in Stelle filanti

Dopo aver preparato l’impasto dividi in diversi recipienti quanti i colori che hai deciso di creare. Amalgama per bene l’impasto al colorante alimentare, che se in gel ne basterà davvero qualche goccia. Al momento della stesura sulla carta da forno ben imburrata è importantissimo livellare per bene le parti e non sovrapporle eccessivamente perché comunque si incontreranno durante la cottura; cottura che a prescindere è di pochi minuti e che va comunque controllata attentamente perché dipende dal forno e dalla potenza. Colori come il verde, il rosso, l’azzurro e il viola sono delicatissimi e “bruciano” con facilità.

Per la glassa al formaggio base generalmente le dosi sono queste: 450 grammi di formaggio fresco tipo Philadelphia, 115 grammi di burro, 300 grammi di zucchero a velo.

Crema alla crema di formaggio e cioccolato bianco: 450 grammi di crema al formaggio tipo Philadelphia, 85 grammi di burro, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 225 grammi di cioccolato bianco.

Il burro e la crema di formaggio devono essere a temperatura ambiente. Fai fondere il cioccolato bianco a bagnomaria. Quando sarà ben sciolto, togli dal fuoco e lascia raffreddare per dieci minuti. Sbatti la crema di formaggio, il burro e l’estratto di vaniglia a velocità media. Incorpora il cioccolato fuso e sbatti vigorosamente per tre minuti almeno. Se devi conservarla mettila in frigo dentro un recipiente ricoprendo per bene con pellicola a contatto.

Va da sé che essendo proprio basi e potendo comunque prescindere procedere “a occhio”, si possono equilibrare i sapori semplicemente assaggiando e di conseguenza zuccherando-speziando-eliminando-aggiungendo/arricchendo secondo il proprio gusto.

La Videoricetta

Sono felicissima perché dall’anteprima che ho postato su Twitter questo rotolo semplicissimo ha riscosso un successo pazzesco.

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17 COMMENTS

  1. cacchio, voglio aprirlo, mangiare tutta la cremina e infine sbranarlo elegantemente —.—”

    • ho stuzzicato il tuo appetito? *disse con voce suadente avvicinandosi con un bikini leopardato ( non lo so davvero quello che sto dicendo)

  2. A parte il fatto che hai sempre delle idee sberluccicamente splendidose (tutte parole che esistono, confermo), un rotolo di abbracci filanti a te 🙂 <3
    ValeChild

  3. ma posso dire che è di una bellezza inenarrabile?
    (a parte che io vada pazza per le stelle filanti e me le compro sempre. mi piacciono pure più dei coriandoli ma solo perché i coriandoli si infilano ovunque santastellinafilantina)
    vado a svaligiare il reparto coloranti e torno
    questo rotolo al massimo sabato sarà mio
    muauauaahuahhahuauhahuahua (risata malvagia, c’è bisogno di specificarlo?

  4. no okay ma la fetta bicolore è. è. no va bè. soffio ffffff soffio. soffio come sui soffioni. magari funziona °_°
    [ammetto di avere un amore odio più tendente al coriandolo, ma. ma le tue stelle filanti sono decisamente meglio <3 ]

  5. ma sì, ci soffierò dentro fino a far svolazzare via tutto il ripieno. poi si srotoleranno i colori uno dietro l’altro.
    e poi ne comincio un altro.
    non ne ho mai abbastanza delle stelle filanti. immaginarie perché alla fine non me le compro mai. ahhh sono ancora in tempo per rimediare

    (pure ai tuoi neuroni estenuati, baci a non finire.)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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