Ricette Vegetariane e Vegane

Arancini alla crema di gianduia con un il tè matcha

Quando Ellli su twitter ha confessato al popolo del web di aver fritto la Nutella è stato un momento epico; di quelli che vorresti fermare mentre partono immagini al rallentatore come la corsa di due innamorati sulla spiaggia che si incontrano per poi abbracciarsi fra l’infrangersi delle onde. Tutto questo accadeva settimane e settimane fa  e dopo aver fatto la Pasta-Yoda in suo onore con le note del tè matcha e della liquirizia (che se te la sei persa puoi recuperare cliccando qui) è la volta dell’Arancino fritto con il Gianduioso e il tè matcha; questo perché essendo io un’antipatica rivoluzionaria mi sono rifiutata di adoperare la crema spalmabile italiana più famosa nel mondo per sostituirla, da brava mezzosangue torinese (sì. Me ne sono convinta) con l’altro orgoglio della Città Magica ovvero il Gianduioso di Pastiglie Leone.

Sì perché è il periodo di Ellli e pure del Gianduioso di Pastiglie Leone visto che pochi giorni fa sono comparsi questi deliziosi baffotti iper-pinnati su Pinterest con mia somma lusinga. Reperire il Gianduioso così difficile non è ma resta comunque il fatto che lo Shop Online della Pastiglie Leone è celere, affidabile e comodissimo. Non per “pubblicità occulta” ma per mero consiglio spassionato. Io purtroppo non posso acquistare in totale serenità perché gli Umpa Lumpa adorabili di Charlie e della Famiglia Monero intercettano i miei ordini (anche se fatti sotto falso nome e indirizzati ad amici. Alessandro? E’ stato beccato subito!) e ci infilano dentro il doppio delle prelibatezze (a tal proposito se qualcuno volesse offrirsi come prestanome per i miei ordini si faccia avanti).

(ma tanto Charlie ha degli Umpa Lumpa investigatori e ci intercetta tutti)

(lamentarsi di ricevere di più del dovuto è quanto di più assurdo e illogico, me ne rendo conto)

Arancini dolci con dentro una colata goduriosissima di Gianduioso Pastiglie Leone. E un pizzico di tè matcha. In pratica un prodotto siculo per eccellenza rielaborato che rievoca la Magia di Torino e quel pizzico di Oriente. Totoro stesso ne è stato entusiasta e il suo panciotto gonfio è proprio dovuto al fatto di averne fatto un abuso spropositato. Amo il riso in ogni sua forma. Dal sushi di frutta (che compare anche sul libro con tanto di Fumettoricetta) sino ad arrivare alle preparazioni dolci come il Kheer e i classici al cucchiaio nordeuropei accompagnati da mandorle e ciliegie. Sino ad arrivare a vere e proprie torte come quella con le mele e la cannella che è la Torta di Pi e Gi. Ancora e ancora. Sotto lascio un piccolissimo riepilogo di alcune elaborazioni con il riso.

 

Palline di riso fritte, che se fatte in formato mignon per non essere eccessive per il palato, diventano davvero delle micro bombette di felicità perfette non solo per il dopo pasto. Certo è che farci colazione risulta un attimino esagerato, ma chi se ne importa? Una giornata che comincia con un micro Arancino con dentro una colata di Gianduioso Pastiglie Leone può finire male? Sì. Ma comincia al contrario bene, per lo meno. Un Arancino che mi fa pensare al mio papà (come tutto, vabbè). Una Crema al cioccolato che mi fa pensare a quanto mi mancano Torino e il suono della risata di Charlie. L’idea scaturita da Ellli e la fotografia con la tazzina che mi ha regalato la Bionda che mi fa pensare all’amicizia. Un tovagliolo ricamato dalla mia nonnina che non c’è più e un piccolo Totoro di plastica che è una delle poche cose al momento non finita negli scataloni. Che stringo spesso a me in questi giorni. Quando ho voglia di sognare e non riesco perché l’iperuranio è offuscato da buio e incubi. Cerco di focalizzare e pensare a questo. Mi impongo di visualizzare immagini e visioni che ho visto finora e che adesso hanno difficoltà a materializzarsi insieme al nero e al dolore. E se sopravvivo, lo confesso, è solo grazie a questo. Sono gli Arancini Elllisa. Con tutte le elle che significano tanto ma che ti ricordano una cosa. Le Lotte.

E che non si perde mai. Solo che a volte non si vince.

La Ricetta

Ingredienti per 4-6 persone

  • 5 dl di latte intero
  • 1 pizzico di tè matcha (o vaniglia)
  • 180 grammi di zucchero di canna
  • 150 grammi di riso carnaroli
  • 150 grammi di biscotti secchi
  • 100 grammi di nocciole (o mandorle )
  • 3 albumi
  • Gianduioso (anche pezzotti di cioccolato fondente in piccole quantità non sono una cattiva idea)

Porta a ebollizione il latte con un po’ di sale e del tè matcha; in alternativa la bacca di vaniglia incisa andrà bene. Fai cuocere il riso fin quando non avrà completamente assorbito il latte. Riduci in polvere i biscotti e fai lo stesso con le mandorle o le nocciole (quelle che hai deciso di adoperare). Quando il riso è freddo raccoglilo con i biscotti e la frutta secca. Versa sopra gli albumi leggermente sbattuti precedentemente e poi con la mano prendi piccole porzioni di riso. Metti al centro un po’ di gianduioso o la crema al cioccolato che hai scelto e richiudi. Forma tante belle sfere tonde e friggi in olio caldissimo e fumante fino a quando sono dorati. Non eccedere troppo nella cottura perché gli ingredienti non sono crudi. Si devono solo compattare e sposare per bene. Poggia in carta assorbente e quando sono ancor ben caldi falli rotolare in abbondante zucchero.

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7 COMMENTS

  1. io ti bacio fino allo svenimento. così impari anche a pensare a elllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllisa un po’ troppo.
    E comunque per far andare bene la giornata basta ingurgitare questi arancini a distanza di un’ora uno dall’altro. Come i medicinali omeopatici, esatto.

  2. questa è l’apoteosi. senza dubbio la nutella fritta passa in secondo piano rispetto a. tu non ti rendi conto, davvero. ho gli occhi lucidi e sento di doverti rinnovare il mio amore.
    (poi gianduioso fa rima con giancoso e il livello di amore sale vertiginosamente)

  3. Cucciolina, sono un po’ latitante ma ti penso sempre sempre. Questi arancini porcaccia di quella zozza mi stanno facendo sbavare oltremisura. Ma possiamo farli anche con l’oro verde????

  4. Felice di scoprire questa crema della Leone e pure il loro shop online!… Con queste farei felice il mio lui che al risto cinese dove andiamo si pappa oltre al gelato fritto anche la nutella fritta! 🙂

  5. ahhhhh da scriverci una canzone. chicchi di riso che diventano una pallina con gianduioso a sorpresa.
    (non dovrei parlarne del gianduioso. mi provoca attacchi di licantropia vorace.) (vabbè non so cosa ho scritto. il grande fratello gnappetta mi sono andata a fare la doccia e voglio una tisana. è normale che non ci sia un singolo neurone acceso.)

    (ti abbraccio mh. per le solite dodici ore. che poi mica bastano. ti abbraccio per dodici. così all’ultimo momento posso aggiungere anche giornimesianni a piacimento.)

  6. MAMMAMIA!!! Di ricette goduriose ne ho lette… ma questa?! (scusa un attimo che mi asciugo la bavetta). Ciao sono Valeria e ogni tanto sbircio, credo di aver commentato una volta, ma questa volta non ho potuto trattenermi. Brava continua cosi.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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