Rotolo Carota – Una Carota Arrotolata – Un Rotolo Carotoso – CaRotolA ?
Ma no. Non c’è bisogno di farmelo notare che ultimamente ho un problema con il Rotolo. L’ho capito, incredibilmente, già da me (non è vero. Il Nippotorinese con sguardo vitreo mi ha scandito per bene le parole “BA-STA-RO-TO-LO-NON-MI-PI-A-CE-CO-ME-TE-LO-DE-VO-DI-RE?”).
Il fatto è che a me, ribadisco, non importa se una cosa piaccia o no. Mica la devo mangiare io? (egoista io? naaa). Devo creare idiozie e sentirmi orgogliosa di me. E’ questa la mia missione, del resto. Il rotolo non è certo uno dei dolci più gustosi, d’accordo. Si può allestire in svariati modi e colorare però. Ecco il suo immenso pregio. Si può imbottire con qualsivoglia crema, nonostante non sia uno di quei dolci indimenticabili. A meno che non si sbatta dentro un barattolo di nutella, in quel caso per una cerchia di persone (altrimenti detta ahimè la maggioranza) può diventare automaticamente una magnifica prelibatezza (egoista e snob. Segno sul taccuino).
Il Rotolo però ha un aspetto camaleontico che ben si presta a qualsivoglia decorazione. Perfetto per i biscotti morbidi e rotoloni, è uno degli impasti più versatili che possano esserci; può essere arricchito da spezie, tè, cacao o qualsivoglia essenza. Morbido e da forno non necessariamente deve essere offerto a Colazione, Brunch e Merenda; perché, pur non appartenendo appunto a una tipologia tipicamente da dopo pasto, lo diventa grazie alla presenza della crema. Una sorta di pan di spagna. Una torta a tutti gli effetti imbottita di crema.
Una tela incontaminata, il rotolo. Dove poter dipingere con creme e colori e dar forme di ogni sorta.
Sin dal Rotolo di Stelle Filanti per Carnevale mi si era focalizzata davanti agli occhi l’idea di farne una carota gigante per Pasqua. Scenografica e facile da realizzare, farà un’ottima figura in tavola. L’ho decorata con le foglie delle carote stesse ma qualora voi non le aveste in casa, o altra ipotesi usaste quelle classiche da supermercato confezionate (ahia ahia), andranno benissimo altre tipologie. Il sedano su tutti che con le sue incredibili foglie, piccoli arbusti e infinite sfumature, è sempre amico di chi come me ama decorare (come i broccoli, fidi amici di irripetibile bellezza; soprattutto quando si tratta di emulare degli alberi).
Per realizzare la CaRotola:
Ricetta base del Rotolo
- 80 g di farina manitoba
- 90 g di zucchero semolato (per una base meno dolce anche 80 vanno bene. Nel video ne ho adoperati 80)
- 4 uova
- 1 pizzico di sale
- vaniglia fresca Bourbon (o altri aromi a piacere come la cannella)
- burro per la teglia
- colorante alimentare arancione
Metti in un recipiente due uova e due tuorli. Conserva gli albumi in un’altra ciotola, perché verranno montati successivamente. Aggiungi ai tuorli 80 g di zucchero e metti il recipiente che contiene il composto a bagnomaria in una pentola d’acqua calda che non ha raggiunto (e non deve raggiungere) l’ebollizione. Lavora i tuorli e lo zucchero con lo sbattitore elettrico per almeno 12 minuti (i bicipiti faranno male, ma impavidi si prosegue! e fai attenzione a non far andare il filo dello sbattitore sul fuoco come ho fatto io, santapizzetta!). Ottenuto un composto molto soffice e gonfio, togli il recipiente dal bagnomaria e prosegui con lo sbattitore per altri 2 minuti. Aiutandoti con la spatola aggiungi la farina passata al setaccio e i semini di vaniglia con un movimento dal basso verso l’alto (adopera eventualmente un altro aroma che ti piace). Pian piano e senza fretta, fino a quando tutta la farina sarà incorporata. Monta a neve fermissima gli albumi che hai messo precedentemente da parte. Sul finale aggiungi i 10 g di zucchero rimasto e continua a montare per altri 2 minuti. Unisci gli albumi al composto di tuorlo e farina poco per volta e lentamente, sempre con movimenti dal basso verso l’alto. Aggiungi il colorante alimentare e gira velocemente per bene. Ungi la teglia con il burro e foderala con carta da forno. Ungi pure la carta da forno abbondantemente e senza risparmiare (evvai di colesterolo!). Versa il composto aiutandoti con una spatola e livella bene il tutto. Cerca di formare un rettangolo più o meno perfetto di 1 cm di spessore al massimo. Non perdere tempo in questa operazione. La consistenza solida dell’impasto ti aiuterà. Inforna a 220 per 6-7 minuti. Inumidisci, senza però bagnarlo troppo, un canovaccio da cucina pulito.
Appena sforni il rotolo, senza paura (l’avrai, ma inspira ed espira… e prega) afferra la carta da forno (ti ustionerai un po’, ma che importa?!) e con un movimento lesto capovolgi l’enorme biscottone sul canovaccio umido (sembra impossibile, ma è più difficile a dirsi che a farsi). La carta da forno che ti ritroverai sopra si staccherà (hai messo tanto burro, vero?) e potrai procedere all’arrotolamento intorno al canovaccio per dare al biscotto la forma desiderata. Non si romperà (se succederà ti do il permesso di picchiarmi). Una volta arrotolato un paio di volte, lascialo riposare così finché si fredda. Può essere imbottito con marmellata, crema, ganache al cioccolato o qualsiasi cosa incontri i tuoi gusti. Perfetto da ritagliare con formine e coppapasta per creare sandwich gustosi con creme e frutta fresca.
Imbottiture per il Rotolo?
- Ganache al cioccolato (bianco)
- Ganache al cioccolatato (fondente)
- Crema Nocciola
- Crema al caramello
- Crema al formaggio veloce-veloce?
Crema (compatta) al formaggio cremoso e cioccolato bianco: 450 grammi di formaggio cremoso tipo Philadelphia, 85 grammi di burro, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 225 grammi di cioccolato bianco.
Il burro e il formaggio devono essere a temperatura ambiente. Fai fondere il cioccolato bianco a bagnomaria. Quando sarà ben sciolto, togli dal fuoco e lascia raffreddare per dieci minuti. Sbatti il formaggio, il burro e l’estratto di vaniglia a velocità media. Incorpora il cioccolato fuso e sbatti vigorosamente per tre minuti almeno, Utilizza immediatamente o conserva fino a tre ore coperta e a temperatura ambiente
- L’idea di utilizzare delle carote grattugiate freschissime nella crema di formaggio rimane una buonissima idea; come quella di speziare eventualmente la crema stessa.