Ricette Vegetariane e Vegane

I “macaron” di riso al Cioccolato con Ripieno di Gianduja piemontese

Questi “macaron” li ho fatti e rifatti diverse volte proprio perché la Ricetta è del Grande Maestro Montersino e quindi una garanzia. Non condividerla sarebbe un crimine; per quei pochi che non la conoscessero intendo ( fino alla scuola dell’obbligo sarebbe possibile inserire ” le Ricette basi di Montersino” ? Voglio entrare in politica solo per diventare Ministro dell’istruzione e dare qualcosa in più a questa Italia. “Uscite i libri di Montersino dallo zaino!”. Già mi vedo acclamata con la fascia Miss Ministro interamente realizzata dalla colf  ad uncinetto, mentre mi aggiro alla Camera del Senato con vassoi di Cannoli. Devo lavorarci. Stando ai fatti assurdi che mi accadono non è un’ipotesi tanto remota. ANZI! ).

( è che sono troppo triste e quando sono così triste dico ancor più di idiozie delle idiozie che dico quando sono meno triste di così. Mi sono spiegata bene, vero?)

Deliziosi biscottini che si possono farcire con infinite creme, ganache, confetture e marmellate. Oppure infilare in bocca e ingozzarsi fino a soffocare. Nessuno mi faccia notare che una vera Food Blogger professionista non mette i biscotti in un periodo dove sarebbe meglio pubblicare uno Smoothie ghiacciato di mango. In Sicilia ci sono tre gradi e giro con il cappello e la sciarpa OK? E sono nervosa. Nessuno osi contraddirmi (ma quello sempre, dai).

Perfette per chi intollerante alla farina è, ma non solo. Si conservano benissimo nella scatola di latta anche perché patiscono moltissimo l’umidità. Questi li avevo imbottiti con un’ottima ganache alla gianduja perché in quel periodo ero appena reduce dalla mia beneamata terra Sabauda. Nessuno mi dica perché non scrivo la ricetta della ganache alla gianduja perché non ricordo assolutamente le dosi. E’ già tanto che io riesca a trovare ricette natalizie di due anni fa (insieme al coraggio) e poi una carriera politica mi attende.

Vado a comprarmi qualche outfit consono per la candidatura attingendo giustappunto dai succitati account di Gnomi iper fashion su instagram. Si accettano consigli.

Prima di andare pero’ una domanda:

Ma voi avete ceduto alla moda del “mezzo gambaletto” o semplicemente calza corta di cotone con scarpa aperta? E’ importante per me. Devo saperlo. Grazie.

La Ricetta

Ingredienti: 160 grammi di tuorli, 160 grammi di farina di riso, 45 grammi d i cacao amaro in polvere, 240 grammi di albumi, 200 grammi di zucchero semolato bianco.

Procedimento: Monta gli albumi con lo zucchero semolato. Incorpora a filo i tuorli che hai leggermente sbattuto prima e infine la farina di riso setacciata con il cacao in polvere mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Con l’aiuto di un cucchiaio ricava tante piccole palline che poggerai sulla carta da forno. Distanziale giusto un po’ perché cresceranno. Scalda per 6-7 minuti massimo in forno già caldo a 240 statico.

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10 COMMENTS

  1. Che delizia! Peccato per le dosi della ganache alla gianduia, ma si fa sempre in tempo a pubblicarla per la primavera del duemilaquindici, noo?!
    Indi, che problema occorre? Nessuno!
    Vorrà dire che questi macaron li conserveremo nella scatola di latta fino ad allora e amen 😉
    Per l’outfit per la tua candidatura eccomi, sono pronta! Mi sono appena eletta tua consigliera ufficiale, tua personal shopper! Da dove ma sopratutto quando si cominciaaaa?? <3

  2. e comunque già che ti ricordi cosa è il soggetto fotografato per me sei un idolo. altro che ministro dell’istruzione, ti devono fare almeno almeno sindaco del mondo guarda (ho la febbre, sono autorizzata da mia mamma a delirare)

  3. Uscitemi i libri AHAHAHA! Ti ci vedo come maestra, sai? I bambini ti adorerebbero, perché anche loro hanno un lato macabro. Non a caso vengono inseriti nell’80% dei film horror. Dio, mi sei mancata cosí tanto!

  4. calzacorta gambaletto. cosaminciha mi sto perdendo. io non riesco a seguirla la moda °_°
    e stando a queste notizie ne ho anche paura. calzacorta gambaletto con scarpa aperta è l’avvento di satana.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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