Ricette Vegetariane e Vegane

Buon Ferragosto da me e dagli Orsetti sulla spiaggia!

  • 260 grammi di farina
  • 150 grammi di burro
  • 1/2 cucchiaino di lievito
  • 100 grammi di fiocchi di avena
  • 120 grammi di zucchero di canna grezzo
  • vaniglia (semi ricavati da una bacca)
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
  • uvetta per decorare

Unisci farina, lievito, sale e fiocchi di avena (i fiocchi di avena ben lavati e asciugati). Lavora il burro con lo zucchero e la vaniglia fino a ottenere una crema omogenea. Incorpora l’uovo. Unisci la miscela di farina al composto di burro e avvolgi nella pellicola facendo riposare l’impasto per almeno un’ora. Preriscalda il forno a 200. Fodera la placca con la carta da forno. Forma gli orsetti con la pasta. Occorreranno due pallottole per il corpo dell’orsetto e per la testa e sei più piccoline per orecchie e zampotte. Fai una leggera pressione sull’impasto e si attaccherà senza problema alcuno. Con uno stecchino forma due incavi per gli occhi e uno per l’ombelico. Usa l’uvetta per questo tipo di decorazione. Fai cuocere gli orsetti per 10 minuti.

La zia Luci giorni fa si presenta con questo libretto Fun Food scovato alla Lidl. La cosa incredibile in un continuo stupirmi è che ha sempre un pensiero per me. Se c’è la settimana giapponese si presenta con il riso per il sushi e la salsa di soia. Se c’è la settimana americana con il preparato dei pancake. Se c’è la settimana della Spagna un giro di Tapas e non contenta sempre qualcosa di bianco per la cucina; che sia attrezzatura, barattoli e zuccheri speziati. In questi anni la zia Luci, insieme ai suoi occhi pieni di cielo, mi ha coccolato con chicche e sorrisi. In quest’ultimo anno non ricordo un giorno senza i suoi incoraggiamenti, abbracci e tenerezze.

Entusiaste lo abbiamo sfogliato rimanendo piacevolmente stupite. Molte cose, come i funghetti (qui), le uova topose (qui) e altro, non erano foto e ricette mai viste ma altre per idea e contenuto risultavano irresistibilmente carine. Tra queste appunto c’erano gli orsetti in spiaggia.

Le temperature due settimane fa non toccavano i settanta gradi all’ombra come adesso e far funzionare il forno appariva un’idea non troppo malsana come al momento.

Aiutata dalla colf  che al momento è volata via per godersi le sue meritatissime ferie lasciandomi nell’oblio assoluta (BELLAAAAAAAAABIONDA TORNAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!) abbiamo sfornato questi deliziosi biscottini emulando una Venere di Milo biscottosa degna di nota (o forse no ma è giusto non farmelo notare, vi prego) e adoperando le conchiglie che lo scorso anno ho preso a Palma di Maiorca (cielo quanto mi manca quel sorbetto al limone e basilico!).

Giusto per augurare un Buon Ferragosto a tutti e per sottolineare che FINALMENTE questa maledettissimaschifosissima estate sta per giungere al termine. Che io devo lavorare con Ombrella e organizzare un Halloween pieno di sangue e urla.

Oh.

Comunicazione di disservizio: Vorrei scusarmi perché da molto tempo faccio ancora più fatica di quantofacevoprima a rispondere. Qui sul Blog, che è casa. Su Instagram e tutti i social. I numeri aumentano. Io diminuisco come i neuroni. Tengo tantissimo a  precisare però che non perdo un commento che sia uno; solo che magari lo leggo in tempi completamente diversi da quanto si possa credere. Mi accompagnano non di rado delle vere e proprie crisi isteriche dove tirandomi i capelli urlo qualcosa come “ahdadhaidhasdasidhasidhadhasderukjkajadahjs” che sta per “noncelapossofarecomefacciocomefacciovogliorispondereatuttiiiiiiiiiiiii” (ricordate la bimba viziata di Willy Wonka? Pressoché quella). Essendo metereopatica poi la situazione si aggrava maggiormente perché il caldo e Agosto in genere (mai come quest’anno) mi provocano una depressione preoccupante.

Sono nata a Dicembre mica per niente.

Che sia per voi umani un Ferragosto bellissimo tra falò, chitarre, alcool e canzoni. Io forse mi darò all’alcool perché tutti questi anni di sobrietà mi hanno reso insopportabilmente noiosa.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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