Ricette Vegetariane e Vegane

Muffin al lampone e matcha

La Ricetta

Per 12 muffin circa

400 grammi di farina, 150 grammi di zucchero, 4 cucchiaini abbondanti di lievito per dolci, 300 grammi di formaggio spalmabile, 85 ml di olio di girasole, 85 ml di latte intero, 2 uova, 200 grammi di lamponi, un pizzico di sale, 1 cucchiaino raso di tè matcha.

Mescola farina, zucchero, matcha, sale e lievito insieme. In un altro recipiente lavora il formaggio con l’olio, il latte e i tuorli d’uovo amalgamando il tutto per bene. Monta gli albumi a parte a neve ferma. Aggiungi la crema di formaggio agli ingredienti secchi e ottenuto un composto omogeneo aggiungi poi gli albumi montati a neve. Non mescolare troppo la pasta ma comunque assicurati che siano tutti ben amalgamati e uniti. Suddividi negli stampi ben imburrati e leggermente infarinati e a forno già caldo cuoci per 20 minuti (dipende sempre dalla formina che adoperi) a 180 già caldo. Controlla con lo stecchino e lascia raffreddare prima di servire.

La sacra passione per il lampone è arrivata in ritardo proprio come è accaduto con l’avocado e lo zenzero. Sono sempre stata più una da mirtilli ma poi quel gusto dolce e aspro mi ha conquistato; esattamente con la granita di Torre a Torino sotto consiglio prezioso della Socia cognatosa Piola. Non ho eseguito tante elaborazioni con i lamponi e un po’ mi dispiace (lascio i link sotto). Mi dico che si  può sempre recuperare mentre faccio scorta, nonostante sia assorbita dal “periodo uva”. Non so quanto tempo potrò dedicare a queste perle che hanno il colore dei riflessi dell’orchidea. Sono troppo impegnata a far fuori chilichilichili e chili di uva nera e bianca. Ombretta poi, qualche giorno fa mi consiglia “la depurazione dell’uva” che consiste nell’ingurgitarne quantità vergognose a patto che non venga mischiata ad altro e posso farmi sfuggire l’occasione? Francamente finora non mi ha sgonfiato per nulla e sono un pallone aerostatico ma non demordo e vado avanti. L’anno scorso era il periodo delle castagne e della zucca mentre questo dell’uva in toto (ma mica vuole dire che mi faccio sfuggire le prime due, sia chiaro). Sempre con la mia adorabile Ombretta domenica scorsa in direzione Santa Venerina da Russo, di cui ho parlato nonostante occorrerebbe post apposito visto la meraviglia che è, abbiamo fatto scorta di un bel po’ di prodotti dolciari siculi per eccelenza. Oltre alla Pasta Reale di marzapane e ai dolcetti tipici che a Catania si chiamano Totò e Bersaglieri (ma anche Tarallucci), ho voluto instradarla verso uno dei dolci che più amava il mio papà e che sapientemente gli preparava la sua amata mamma Grazia: la mostarda di mosto d’uva, la cotognata (di mele) e la mostarda di fichidindia. La prima alla Pasticceria Russo ce l’avevano pure sottoforma di crema con un abbondante spolverata di cannella. Risultato? Io e Ombretta non abbiamo resistito e nel tragitto Santa Venerina-Catania era rimasta solo una mostarda. C’erano dei pezzi di mandorla dentro. C’era tutto il buono che c’è e per un attimo mi è pure sembrato di sentire la risata di papà.

Adesso la missione è fare la mostarda in casa. Non ho idea assolutamente di come fare il mosto (in salotto con una tinozza a piedi scalzi? Che ne dite?) ma solo per risentire quella risata, rivedere gli occhi felici di Ombretta: lo farò.

Cosa c’entra la mostarda con i Muffin al lampone e tè matcha ovviamente non lo so ma per certo posso scrivere sicura che questi dolcetti, a prescindere dai deliri e dai ricordi, sono da provare assolutamente. Magari con un ottimo tè verde e una buona amica accanto.

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18 COMMENTS

  1. omiodio la mostarda fatta in casa.
    penso che ti farò una statua. di mostarda d’uva. in piazza margherita.
    un’asse rocca di papa-gravina nell’impegno di imporre la mostarda d’uva come dolce di rilievo assoluto. voglio pasticcerie che sfornino fiumi di mostarda nelle strade.

    (l’assenza mi sta facendo davvero male.)

    • ma la piazza margherita è a forma di pizza RAW giusto?
      (ti prego dimmi che stai ridendo e soprattutto che torni presto perché qui è un’agonia lenta e dolorosa e lenta e dolorosa)
      (senzatenoncelapossofare)
      (ho comprato 10 vasetti di mostarda in crema e nove chili di mostarda. Non sono gonfia: SONO DI NUOVO Obesa. Ma felice )
      :*

      • è a forma di pizza raw ma non lo sa nessuno.
        rido e agonizzo e torno presto. (sto a casa e mi ammalo. sono segnali molto chiari u_u)
        voglio gonfiarmi di mostarda. per Natale sarò una perfetta zampogna, soddisfatta e appagata.
        <3

  2. (ancheioancorauva. ancora gonfia *___________* ma è perché sgraffigno marzapane. stanotte mi ammazzo con gli shirataki. non posso farne a meno.)

    • tu non dovevi dirmelo che il marzapane era buono.
      NON DOVEVI DIRMELO
      (fatto fuori due fave, un mandarino e tre ciliegie. SPARAMI)

      • calcola solo che il cestino di pasta reale l’ho fatto fuori io da sola. con rapidità infallibile. manca solo la pera piccolina che devo fotografarla per forza ma. il resto è andato.
        stomale *_*

  3. vabbè ma il mosto puoi comprarlo …e fai direttamente la mostarda..no? 😉
    oppure trovi qualcuno che te lo regala 😀
    Mia mamma a dire il vero mi ha sentito dire “che peccato per tutta quest’uva che ci hanno regalato che si sta appizzando..era cosa di farci la mostarda…” …. e mi ha fatto la mostarda *_* … cioè va…non era una voglia, solo un pensiero!! non posso aprire bocca di sti tempi 😀 ehehehhe
    ok..quando passo per un muffin? 😛 gnam!
    ps: smuackkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk

    • dobbiamo andare da RUSSOOOOOOOOOOOOOOO a santa venerina INSIEMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

      (arrivo con vassoio di muffin ? <3 )
      (ma il mosto lo vendono davvero? posso fidarmi? ma perché non molli il pazzo e vieni a vivere con me? FAMMECAPI' !)

      • ahahahha..povero pazzo. Lo mollo proprio ora che mi diventa “scemunito” appena arriva fagiolino? 😛
        cmq il mosto lo trovi da Pappalardo a Santa Venerina…quello che vende cose per giardinaggio, casa, animali ecc ecc… per lo meno gli altri anni lo ha sempre avuto 🙂
        Da Russo mangiamo le tortine???? *_*

    • La prossima volta che vieni così facciamoquellacosachetiaccennavoinemailchepoimelasonopersamaadessolatrovo io e Ombretta ti portiamo da Russo.

      granite.
      dolci antichi senza zucchero raffinato.
      paste di mandorla come una volta.

      fissa la data.
      ADESSO.

        • a FEBBRAIO SEI MIO.

          CAPITO?
          è una minaccia.
          MIO.

          GIURAMELO o spacco tutto.
          E tutte le rotonde che trovo ( e ti renderai conto che qui ce ne sono TANTE )

  4. Per fare la mostarda, ci vuole il mosto, per fare il mosto ci vuole il vino, per fare il vino ci vuole l’uvaaaaa nananannaaaaaaaaa
    Quindi smetti di mangiare l’uva. Mi lavo i piedi e vengo a fare il vino (camminerò fino a Catania sulle mani, olè)

  5. Ho provato molte versioni di muffin con i lamponi (che adorooooo!!!!!!!), ma non mi hanno mai soddisfatta; tento con questi e poi ti dico, vedo tra gli ingredienti il formaggio spalmabile e, in effetti, mi pare un accostamento adatto… 😛

    • Luci mia tu sai che ovviamente “parlo” e “straparlo” in base al giudizio degli altri perché non posso in questo caso di mio palato esprimere un giudizio. I muffin con la frutta vengono sempre un po’ umidicci e inconsistenti. Questi sono piaciuti tanto soprattutto per la note (che non tutti hanno identificato ) del tè verde.
      Ti prego sì !
      Fammi sapere quando li provi perché mi interessa tanto il tuo giudizio.
      ti abbraccio forte e ti mando un bacione enorme :*

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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