Ricette Vegetariane e Vegane

Una semplice Tarte Tatin per ricordare che 11 e 12 Ottobre le Mele scendono in piazza per l’AISM

La Ricetta

Per 8 persone

  • 8 mele (quelle Aism sono le migliori!)
  • 50 grammi di burro
  • 7/8 cucchiai abbondanti di zucchero semolato bianco

 

  • Per la pasta brisée: 200 grammi di farina, 100 grammi di burro a pezzetti freddo, 1 pizzico di sale, 2/3 cucchiai di acqua ghiacciata.

Versa la farina sul piano da lavoro e unisci il sale. Forma la fontana e unisci il burro a pezzetti come da copione per la preparazione per la brisée. Lavora con la punta delle dita incorporando pian piano il burro alla farina. Picchiettando e formando la famosissima “sabbiatura”, ovvero un composto sbricioloso-burroso che ricorda appunto la sabbia. Versa i cucchiai di acqua fredda e lavora velocemente senza maneggiarla troppo fino a quando ottieni una pallottola liscia e omogenea. Avvolgi nella pellicola e fai riposare in forno. Nel frattempo prepara la prima parte della cottura.

Sbuccia le mele e privale dei torsoli. Tagliale a quarti e poi ancora. Generalmente le mele devono essere tagliate non dico grossolanamente ma neanche troppo sottili. Imburra abbondantemente il fondo di una tortiera che possa andare sul fuoco diretto senza problemi (l’alluminio è ovviamente perfetto). Cospargi la superficie con 4 (5 se serve) cucchiai di zucchero e disponi le mele (io ho messo la parte centrale della mela tagliata trasversalmente al centro e poi ho proseguito a raggio ma dipende dai gusti). Cerca di sistemarle ordinatamente. Prosegui poi con un altro strato cospargendo sempre con lo zucchero e quindi i restanti cucchiai. Poggia sulle mele le altre fette e cerca di incastrarle per benino in modo che non lascino degli antiestetici buchi tra uno strato e l’altro (che diciamocelo: al momento del rovesciamento della torta potrebbero aggiungere un grado di difficoltà di cui francamente non sentiamo l’esigenza).

Metti la tortiera su una fiamma media (senza esagerare) per dieci minuti (8 dovrebbero essere perfetti) in modo che lo zucchero con il burro al fondo formi il caramello. Presta ben attenzione e non esagerare con la gradazione della fiamma. Nel frattempo puoi stendere la pasta brisèe con mattarello infarinato e piano pure, in modo da ricoprire per bene tutta la superficie delle mele che hai tolto dal fuoco. Rimbocca per bene la pasta (fai attenzione ai bordi perché sono chiaramente caldissimi. Non fare come me che molto furbamente ci ho lasciato tre falangette. Sono il solito genio. Se attendi qualche minuto non comprometti nulla). Dopo aver rimboccato per bene i laterali fai qualche piccolo forellino in modo che il vapore in cottura fuoriesca senza problemi e non inumidisca eccessivamente la base. Inforna a preriscaldato 180 per 40 minuti almeno non appena la base risulterà dorata. Quando la pasta è bella che dorata toglila dal forno e senza paura (arriva il momento fatidico che fa tanto detestare la Tarte Tatin!) rovesciala con decisione su un piatto. Devi essere decisa, coraggiosa, impavida (e tutti i sinonimi) perché se il caramello si compatta e raffredda rimarrà attaccata per sempre. Nei secoli dei secoli e avverrà davanti a te il famigerato disastro della Tarte Tatin (leggi: mele spatasciate ovunque e una cuoca disperata in un angolo a piangere).

 

11 e 12 Ottobre le Mele scendono, come sempre in questo periodo dell’anno, in piazza per combattere la Sclerosi Multipla (AISM). Puoi seguire l’associazione anche sulla Pagina Facebook, su Twitter,  su Flickr e su Youtube. In questa pagina puoi cercare esattamente la piazza interessata. Lascio dodici Link di ricette che contengono le mele giusto per qualche spunto visto che ne dovremo comprare a chili e catapultarci immediatamente a saccheggiare i banchetti come è giusto che sia. Dall’Antipasto al Pane. Dal Primo al Contorno.Dal Secondo al Dolce. Che sia nell’insalata con il radicchio, in abbinamento al pesce o alla carne, la mela è sempre una nostra fida alleata. In questo particolare caso per veicolare un messaggio importante che mai bisogna dimenticare: la Ricerca è tutto e l’AISM tocca tutti. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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