Del Centrifugato di Zucca
Amo il centrifugato di zucca che ho scoperto grazie alla mia amata Ombretta. Come amo il centrifugato di cavolo, che riesce a depurarmi l’organismo. In un fantomatico duello Cavolo-Zucca/Carota però non vedo un vincitore certo. Uno scontro titanico alla stregua di Ivan Dracarota Tispiezzoindue- Cavolo Balboa, per dire. Devo solo smetterla di immaginarmi, adesso, Brigitte Nielsen sugli spalti con il decoltè pericolosamente in mostra (solo io ho seguito su Sky la trasformazione dell’ex Signora Stallone che si è dilettata in un reality show a basso costo dove si rifaceva in toto dentro una clinica svizzera o posso condividere con voi qualche aneddoto? Dammi delle conferme, ti prego).
Comunque non lo so come finisco sempre a parlare di trash piuttosto che seguire un filo apparentemente logico (?) seppur bizzarro. Comunque il centrifugato di carota insieme a qualche goccia di limone è il mio buongiorno prima di salire sul tapis roulant. Nonostante la carota mi piaccia solo così, con un goccino di limone acidulo o al massimo una bella arancia spremuta, ho scoperto che un sessanta per cento di carota, trenta per cento di zucca e dieci per cento di arancia o in alternativa limone diventano un centrifugato capace di avvolgerti e coccolarti. Uno sprint perfetto per cominciare, magari in abbinamento a qualcosa che potrei identificare con una manciata di datteri, mia droga perenne del periodo che ha surclassato i fichi secchi. Per non parlare del tanto amato sciroppo di datteri che nel latte di soia con gli All Bran riesce a farmi dimenticare pure quanto sia dura a volte la giornata che devo affrontare. Basta insomma un centrifugato di carota e zucca, qualche dattero, una corsetta e tutto quello che mi ha insegnato papà viene a galla riportandomi al mio status supremo di felicità.