Ricette Vegetariane e Vegane

Insalata di Zucca, Arancia, Semi di Girasole, Sesamo e Mandorle

 

Zucca, Arancia, Scorza di limone non trattato, Semi di Girasole, Sesamo, Mandorle, Sale, Olio facoltativo

Cuoci la zucca nel forno su carta da forno senza alcun tipo di condimento. Sale soltanto a fine cottura. Centottantagradi sono perfetti. Fin quando diventa morbida ma non spappolosa  (un mio gusto personale) eccessivamente. Taglia a pezzotti non troppo regolari e metti dentro una ciotolina dove puoi lavorarci. Aggiungi del succo di arancia freschissimo quanto basta per le tue papille gustative. La scorza grattugiata di un limone non trattato biologico e aggiusta di sale. Aggiungi il sesamo tostato in padella con pochissimo sale come fosse gomasio. Aggiungi i semi di girasole e poi le mandorle spellate e tostate. Puoi aggiungere dell’olio, anche di origine vegetale, ma non è assolutamente necessario.

Ma chi, io? Quella che la zucca, come l’avocado, se la mangia pure a colazione-merenda-snack sull’autobus (nessuno che mi conosca osi dire che non vado sull’autobus. Mi piace sempre dare di me un’immagine meno sociopatica, ok?) oggi sono ancora “costretta” a parlare di Zucca, guardaunpo’? Insalata assolutamente da provare. Fatta in occasione del Benvenuto all’Autunno di cui ho parlato qui, è un’altra insalatina che rimane non solo un’idea per Halloween ma proprio un’elaborazione perfetta per questa stagione. Strettamente correlata a Halloween invece ricordo questa, dove si trova anche una VideoRicetta velocissima. E’ più un’idea che una ricetta in sé.

Da quando Koi mi ha fatto riscoprire l’ebbrezza di essere genitrice e di essere responsabile di una vita, ho capito prima di tutto di essere fondamentalmente incapace ma ho avuto conferma che nonostante i disastri educativi che sto compiendo ai danni del mio quattro zampe (ok dai, senza girarci tanto intorno: VIZIATISSIMA!) non riesce a farla franca lato cibo. Proprio per il mio problema alimentare non transigo. Vaneggiavo già riguardo una futura prole e per quanto assurdo possa sembrare la mia piccola Satana pelosa è davvero una palestra niente male. Fa occhioni e sbatte le ciglia che manco il gatto con gli stivali, quando vede ogni sorta di cibo. Non importa di che alimento si tratti: lei lo vuole. Naturalmente io non glielo do. Se non rientra negli alimenti consentiti, intendo. Ce ne sono diversi corredati da vere e proprie tabelle. Non mi vergogno ad asserire che sono fiscale, vigile e intransigente. Per dire che Koi prima di mangiare un salume o un semplice wurstel dovrà passare sul mio cadavere e su tutti quelli dei miei nani da giardino (e non dubito che possa riuscirci). Ho intenzione, già da un po’ di tempo, di dedicare una vera e propria rubrica alimentare ai cani. Non perché sia esperta, del resto non lo sono in nulla, me ne guarderei bene. E’ pur vero però che in tantissimi siamo genitori di adorabili pelosetti e non sempre ci si vuole affidare solo alle crocchette. Koi segue un’alimentazione controllata e supervisionata a base di crocchette e cibo salutare. Fosse stato per me avrei scelto solo la seconda via. Capisco che non tutti hanno il tempo per bilanciare carboidrati, proteine e vitamine e per comodità giustamente e in maniera del tutto sacrosanta si affidano al cibo confezionato. Non sono un’eroina e neanche wonder woman ma sta di fatto che dormo pochissimo, faccio tantissimo e se non opero in questo modo vengo colta da depressione. Avendo sempre verdure a disposizione e facendo anche questo “lavoro”, che è solo passione, nel web certo ho sempre tantissimo cibo sotto mano. Non vedo perché non dovrei trovare il tempo per preparare qualcosa di buono e sano a chi sta facendo tanto nella mia vita. E’ un segno di riconoscenza e amore che non mi pesa e che anzi è puro piacere.

Questo per dire che la Zucca fa benissimo ai cani e Koi ne va matta proprio come il centrifugato di Carote. L’altra sera ha mangiato i vermicelli di riso (impazzisce proprio!) con la zucca rinunciando al merluzzo, che viene al terzo posto dopo salmone e tonno. Confesso che l’alimentazione di Koi è una delle poche cose di cui vado parecchio orgogliosa. Al mattino molto spesso mangia le crocchette (biologiche, Acana o Orijen. Altre marche giammai) e questo per abituarla semmai non dovessi esserci io, mamma o nippo a non rimanere digiuna. Prosegue poi con altri due pasti rigorosamente bilanciati, pesati e casalinghi. Il più delle volte a base di verdura, riso e pesce. Koi mangia pochissima carne non perché abbia una mammina umana psicopatica (anche) ma perché da quando è piccola ha sempre preferito il pesce alla carne. Per carne intendo rigorosamente bianca e non eccessivamente rossa, anche perché i Labrador hanno diversi problemi dal punto di vista digestivo. Una volta a settimana poi latticini sotto forma di formaggi freschi pesati e controllati e un uovo. Qualche cucchiaino di olio extra vergine d’oliva giusto perché fa benissimo. Centrifugati di carota, fosse per lei, ne berrebbe a litri e allo stesso modo la zucca.

Insomma urge Rubrica BauBau per sfogarmi e relazionarci un po’ sui nostri amici pelosetti. Anche perché voglio proprio farvi vedere quanto è facile fare dei biscottini in casa e quanto siano buoni per loro. Credo proprio che una Videoricetta con Koi arriverà presto. Già la vedo sorridere in camera. E poi sbranarci TUTTI.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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