Ricette Vegetariane e Vegane

La Torta Dexter

La chiamiamo così visti tutti questi schizzi disegnati sulla torta?

La Ricetta

Ingredienti: 370 grammi di burro ammorbidito, 220 grammi di zucchero di canna, 3 uova, 300 grammi di farina setacciata, 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 90 grammi di cacao in polvere setacciato per bene, 180 grammi di cioccolato fondente fuso (anche al microonde), 180 ml di latte intero.

Scalda il forno a 160. Lavora il burro e lo zucchero in un robot da cucina. E’ importante lavorarlo per bene almeno per 10 minuti ininterrotti. Il composto apparirà chiaro e cremoso. Unisci a questo punto le uova una ad una e lascia continuare a lavorare il robot. Incorpora la farina, il bicarbonato e il cacao (setacciati) e infine il cioccolato fuso (a bagnomaria o al microonde poco importa). Lascialo lavorare e infine aggiungi il latte.

Quando hai ottenuto un composto omogeneo versa in uno stampo tondo (uno di 22 cm basterà). Imburralo per bene o altrimenti adopera la carta da forno (per attaccarla alla teglia usa sempre un po’ di burro che farà da collante). Inforna per 1 ora e 15 minuti e verifica la cottura con uno stecchino. Fai raffreddare per bene e accompagnala con una spolverata di cacao amaro, un po’ di panna se piace o qualsiasi farcitura cioccolatosa.

Per la glassa di zucchero bianca: zucchero a velo e qualche goccia di acqua. Deve cementare ben benino e quindi l’acqua quanto basta. Prendi una ciotolina e versaci qualche cucchiaiata di zucchero a velo e pian piano poche goccine di acqua. Quando vedi che è bello corposo, il compostino, e hai sciolto perfettamente eventuali grumetti la tua glassa è pronta. Si potrebbe pure preparare con l’albume ma perché appesantire ulteriormente?

Per le gocce impazzite di sangue? Colorante alimentare rosso buttato così. Allacomevieneviene. Aiutati eventualmente a “strisciare” le gocce con uno stuzzicadenti. Fallo quando la glassa è naturalmente solidificata altrimenti vien fuori un pastrocchio

Coltellino: l’ho già trovato così su amazon ed è della wilston (che il cielo li benedica! fanno roba per Halloween incredibile) ma l’idea di farlo con la pasta di zucchero malaccio non è. Semplice da realizzare tra l’altro.

La Torta Mud di Donna Hay risulta sempre vincente  mi sono detta mentre Koi mi guardava interdetta con la palla,  arancione fosforescente a tema Halloween, in bocca. A lei interessava solo che io la rincorressi dicendole ” ti prendo ti prendo ti prendo”. Koi, labrador miele, dovrebbe essere teoricamente un cane da riporto. Nel dna, oltre al fatto di possedere lunghe ciglia bionde e contorno occhi tipo smokey eyes che Kim Kardashian potrebbe solo che impallidere, dovrebbe esserci questo cromosoma “riporto”. Peccato che non porti indietro nulla. Il cromosoma “distruggo-desintegro” insieme a quello “mangiotuttoqualsiasicosa” forma la sua struttura doppia ellittica (ce ne sarebbe un altro. Il cromosoma “giochiamoQUANDOLODICOIO”, altrimenti detto Cromosoma Casella, in gergo). Dico di Koi perché l’intenzione era tutta un’altra e non certamente questa della torta insanguinata. Decisa la base, ricaduta poi nella Mud Cake appunto, avrei dovuto costruirci sopra qualcosa di diverso. Peccato che sola in casa, con il Nippo in trasferta e Mamma e Pina intente a fare altro mi sono ritrovata sola con questo essere malvagio dal dna distruggo-mangio-giocoquandodicoio che ululava dalla porta frignando, piangendo, latrando e ringhiando non necessariamente in questo ordine. L’istinto omicida ha prevalso (oh pure io non è che abbia un dna perfetto) e per la fretta di realizzare la decorazione  per poi uscire sul terrazzo a giocare e placare la belva ho fatto semplicemente glassa e quattro schizzi di sangue e via. Foto. Finita.

 Sa tanto di Dottor Frankenstein, disturbato al laboratorio,  e err creaturen pelosen. Non è che ci discostiamo mica tanto a ben vedere.

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4 COMMENTS

  1. pensa se koi ti avesse lasciato lavorare cosa sarebbe uscito se è già fantastica così.
    (e comunque il riporto no dai, ha ancora tutti i capelli – ecco, se volessi cancellarmi dalla lista amiche lo capirò)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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