Ricette Vegetariane e Vegane

Spaghetti di Zucchine con Pesto di Avocado, Basilico e Lime

Il Pesto è di facilissima realizzazione e decidi tu che sapore debba primeggiare o meno. Questo è solo uno stupidissimo esempio. Per quattro zucchine (vengon fuori due bei piattoni fondi di questi, per dire) ho adoperato un avocado intero abbastanza grande, un lime  e mezzo (perché amo il sapore acre), un bel mazzetto di foglioline di basilico freschissimo, tanto sale (macchisenefrega. Evviva l’ipertensione!) e basta. Via di frullatore a immersione adoperato per benino e leggermente diluito con acqua e il pesto è pronto. Basta assaggiare di volta in volta e sistemare secondo il proprio palato.

L’aggeggino (temperamatite) Gefu per le zucchine l’ho acquistato su Amazon. Basta mettere la parola chiave “spaghetti zucchine” nella categoria Cucina e ne vengon fuori di ogni. Due giorni fa proprio questo della marca che ho scelto di comprare non c’era più ma validissime alternative esistono. Dal prezzo più economico sino ad arrivare a quello salatissimo.

Gli spaghetti di zucchine possono (e in alcuni casi devono) esser sbollentati in acqua salata. In questo caso, anche se non avrei dovuto perché non è che digerisca benissimo le cucurbitacee io, le ho lasciate nude e crude. Questo è uno dei piatti che più mi rende felice, forse anche per la presenza dell’avocado che ormai è cosa nota: ne sono drogata (sto esagerando come sempre ma non riesco a smettere. Mezzo in testa per i capelli e mezzo tutto intero in bocca di soppiatto guardandomi intorno come una ladra. Aiutatemi. Anzi no. Fatemi perire così: felice).

Delle amiche su Twitter mi hanno chiesto di parlare in un post apposito di questi benedetti spaghetti con le zucchine (lo avevo già fatto nel lontano 2010 e non appena trovo il link uplodo il tutto. Ricordo ancora la foto. La vecchia terrazza. E toglietemi la possibilità di queste parentesi per il bene dell’umanità ve ne prego).

Su Miiichefame (con tre i mi raccomando perché ci sono tanti hashtag con due i e non riesco a beccarvi; o almeno, adesso che lo so, provo comunque ma con tre i is better) ormai siamo un’allegra comunità di adorabili psicolabilfoodie (mi piace questo termine appena coniato. L’accendiamo?). Dalla colazione alla cena c’è davvero questa sensazione di comunione e scambio. Non ci si sente sole e se compare un avocado, un caco, un piatto di shirataki, un po’ di hummus e del tofu o bistecche di lupini arriva uno di quegli abbracci consolatori e caldi che sanno di: unione e complicità. Allora grazie a Francy ho scoperto che la zucca lessa dentro lo yogurt di soia è buona e che devo provare la tapioca, avendola in dispensa da non so quanto. Grazie a Biankoniglia, che fa foto meravigliose, mi è sembrato di ritrovare un’amica perduta e aver voglia di pane integrale. E molto altro che in questa atmosfera di luci natalizie, addobbi e copertina-ferri e maglia non può che rendermi più serena di quanto io potessi vagamente sperare. Del resto l’autunno è la stagione in cui sono nata proprio a cavallo con l’inverno. Quando le torte si sfornano ed è bello stare attaccati come gechi al termoarredo. Quando fuori piove, ma in Sicilia fa freddo solo quando si vede nel cartello luminoso per la strada buia: dieci gradi. Quando puoi nasconderti e tutelare le cicciottosità sotto maglioni larghi e il doppio mento avvolto nella sciarpozza. Quest’anno rigorosamente del mio papà, come i maglioni e i cappotti (e non ditelo a nessuno pure come le scarpe che stanno larghe ma per fortuna ho un piedone 41 che con il 42 e mezzo ci va a nozze a patto che ci siano due calzettoni e una bella soletta. Inciampo ma poco mi interessa. Non ho mai provato i tacchi di mamma, io. Ma solo i mocassini e le stringate di papà. La cosa la dice lunga).

Per dire insomma che gli spaghetti di zucchine, seppur nella versione calda, non è che siano un piatto tipicamente autunnale ma un “comfort food” per psicolabilfoodie, sì. E voglio anche sottolineare che detesto con tanto ardore chi giudica il piatto altrui al grido di “io di comfort food ho tutta un’altra idea: tipo zuppa di orecchie di maiale fritte con cotenna di maiale impanata glassata con zucchero, miele e chips di bacon. Tutto frullato per digerirlo meglio”. Ognuno ha il comfort food che vuole! Oh! Poche paranoie con gli spaghetti di zucchine, molta salute e gusto a gogo (erano mesi che non sapevo dove inserire gogo e finalmente ci sono riuscita, incredibile!). L’altro giorno ho poi fatto una carbonara di spaghetti di zucchine totalmente vegana dove i dadini di pancetta sono stati sostituiti dal tofu e l’uovo sbattuto me lo sono immaginato perché ci sarebbero dei modi per far pure quello, perché nella fantasia si annida un potere non comune che a tratti crea onnipotenza. Degli Spaghetti di zucchine me ne ha parlato la mia bellissima zia Agata, di cui ho parlato ormai diverse volte. Grazie a lei ho scoperto Vegan For Fit, che recensirò a breve ne “La libreria di Iaia” facendo anche diverse elaborazioni tratte (e modificate a volte) dall’incredibile librozzo che mi sono ritrovata tra le mani.

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11 COMMENTS

  1. Eccetto le torte, non faccio mezza delle tue ricette pazze e troppo sane, ma – e non so se al momento ti importa – con la tua follia, luce e forza sei una bella diga alle lacrime che da mesi si ingrossano ai bordi della mia anima Olanda. Un altro post! Un altra ricetta! Ancora più Iaia! ^__^

  2. Io competente ahahahahahaha <3 Ps voglio morire abbracciata a te mangiando zucca nello yogurt. Ma anche zucca sugli spaghetti di zucchini. PPS provare spaghetti di cetriolo <3

  3. Hey!!!! Ma lo sai che ogni volta mi commuovi? :* grazie anche a te perché sto scoprendo un sacco di cose nuove in questi giorni 😉 vedo che citi la tapioca: ebbene l’altro giorno al supermercato biologico ero tentata di prenderla 🙂 facci sapere quando la provi!!!!

  4. spaghetti di zucchine alla puttanescaaaaaa
    (quando sono nel menù dell’albero di carote finisco per prenderne sempre due ciotoline. botte sulle falangi. che pure il dolce è sempre doppio. se non triplo. bastaperpietà)
    comunque amo moltissimo, sempre.

  5. Anche per me le zucchine sono qualcosa di coccoloso… Frugolino ed io adoriamo il pesto di mandorle e zucchine e ne mangiamo a quintali!!!! *-*

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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