Ricette Vegetariane e Vegane

Una Cheesecake al Limone o una Meringa? Ma facciamo tutte e due, va

 Per la base:

  • 350 grammi di biscotti secchi
  • 150 grammi di burro

Lemon cheese: 1 limone, 100 grammi di zucchero, 50 grammi di burro, 1 uovo, un pizzico di sale : grattugia la scorza di un limone non trattato biologico. Spremi il succo e filtralo. Mescola il burro a temperatura ambiente con lo zucchero e il sale. In un pentolino a bagnomaria fai andare il burro con lo zucchero, l’uovo, il succo di limone e il pizzico di sale fino a quando non ottieni una cremina. Aggiungi eventualmente un pizzico di maizena ma senza esagerare.

Per il ripieno:

  • 300 grammi di formaggio cremoso
  • 250 grammi di mascarpone
  • 150 ml di panna
  • 100 grammi di zucchero
  • la scorza di due limoni non trattati biologici
  • 6 fogli di gelatina

Per la copertura di meringa:

  • 150 grammi di albumi
  • 3 albumi
  • 4-5 cucchiai di acqua

Riduci in polvere i biscotti; sia con il mixer che chiusi in un sacchetto e colpiti da un mattarello poco importa. Fai fondere il burro nel microonde o nel pentolino senza raggiungere la cottura. Versa in un recipiente la polvere di biscotti e mischiala al burro fuso e 3-4 generosi cucchai di lemon curd- lemon cheese. Metti il composto come base nella tortiera imburrata e con il dorso del cucchiaio pressa per bene rendendo omogeneo tutto e risalendo lungo i bordi in modo che questa cheesecake risulti con le pareti laterali (coreografiche e pronte a raccogliere ancor meglio il delizioso ripieno)

Ammolla la gelatina nei fogli di acqua. Lavora il formaggio, il mascarpone, la panna e lo zucchero in un recipiente fino a ottenere un composto chiaro e cremoso e poi unisci la scorza. In un pentolino metti 50 ml di acqua e il succo di limone e lascia che arrivi a ebollizione. Togli la gelatina dall’acqua e strizzala e uniscila poi al succo di limone nel pentolino fin quando tutti i fogli  saranno ben sciolti. Lascia raffreddare il succo di limone e aggiungilo al composto di formaggio. lavoralo un altro po’ e poi versalo sulla base che hai conservato in frigo. Lascia riposare la torta tutta la notte  e poi procedi alla meringata.

Scalda lo zucchero e l’acqua per ottenere lo sciroppo. Fai sciogliere lo zucchero nell’acqua e aspetta che raggiunga l’ebollizione. Monta a neve fermissima gli albumi e versa lo zucchero sciolto ancora caldo sempre continuando a montare e facendo attenzione agli schizzi ( come in tutte le preparazioni classiche delle meringhe  e dei macaron per capirci). Una volta raggiunto un composto setoso liscio e bianchissimo (lavora il tutto almeno 12-15 minuti) metti la crema in una sacca da pasticciere e forma dei ciuffetti piuttosto alti. Se possiedi il cannello ancora meglio altrimenti per qualche minuto adopera il grill (a 250-275)  del forno per fare dorare la superficie (30- 45 secondi massimo. Guardala! Quando si sta leggermente dorando tirala fuori immediatamente). Conserva per altre cinque sei ore prima di servire.

Sono stata tre giorni assente la settimana scorsa, ma sul web pesano come fossero settimane (per voi è stata una liberazione, lo ben so).Uno dei tanti motivi l’ho reso pubblico sulla mia pagina facebook (qui) in un momento che definirlo instabile dal punto di vista emotivo è poco. Dopo l’invio, non mi vergogno a dirlo, me ne sono pentita amaramente. Sensazione passata appena qualche secondo dopo  la vostra valanga di abbracci, solidarietà, incoraggiamenti è arrivata. Non mi sono del tutto ripresa, complice anche un incredibile colpo della strega che mi ha fatto trascorrere un lungo week end con le sembianze di Igor . Gobba? Quale Gobba? Strafatta di efferalgan, incerottata e urlante ho pero’ avuto modo di fermarmi forzatamente (quando nessuno mi guardava tentavo di far foto, aggirarandomi di soppiatto ma puntualmente venivo intercettata. Credo proprio che Koi sia una spia e che comunichi attraverso microfoni nascosti con il Nippo e la mamma monitorando ogni mia mossa. Mossa per altro a rallentatore accompagnata da urletti e lamenti).

Queste quarantotto ore di nullafacenza hanno fatto sì che potessi ciarlare allegramente con la mia Cri , organizzando un Natale scoppiettante e ricco di sorprese incredibili. La nostra Bibi, infatti, ha intenzione di far esplodere il web con tantissime mirabolanti novità ; mi ha altresì coinvolto in diversi progetti culinari che francamente non vedo l’ora di eseguire. Fossi anche piegata come la Strega di Biancaneve, nella casa allagata in orario extra ufficio (ergo la notte).

Di questa cheesecake meringata ho impresso ancora lo sguardo di chi l’ha mangiata; bene o male lo stesso. Si può riassumere sinteticamente in: occhi fuori dalle orbite. E’ piaciuta moltissimo per la freschezza e per quel contrasto acre e zuccheroso del limone e della meringa. Essendo scenografica nonostante la facilità dell’esecuzione e della composizione stessa, si presta a diventare  protagonista della tavola. Anche in particolar modo in quelle festive che ci accingiamo ad allestire.

Chiunque la preparerà deve tenersi ben pronto a ricevere una bella scorpacciata di complimenti (bramo una vesione con pupazzetti di neve sopra le nuvole di meringa).

Non mi ero mai appassionata così tanto alle cheesecake come ho avuto opportunità di sottolineare qualche giorno fa. Le ho nettamente rivalutate anche dal punto di vista estetico, che diciamocelo prima trovavo uhm. Un po’. Un po’ cheap, anche se non mi sovviene davvero il termine adatto. Ce ne sono diversi ma non tutti opportuni. Dovrei coniarlo. Lo metto in agenda.

Come se fosse un dolce veloce che fanno quelli che non sanno fare dolci . Come se fosse un finto dolce che volesse apparire di grande fattura. Come se fosse lo scimmiottamento di un’elaborazione. Come se. Devo coniarlo, lo prometto. Un abbaglio colossale, alla fine. E non sono una che in questi contesti cambia facilmente idea, per altro. E’ diventata una smania, adesso, la mia quella di voler provare qualsiasi variazione. Mi sono ritrovata a prendere appunti come una novella Dottor Frenkenstein delle creature ibride (e pericolose immagino) di  cheesecake plasmate a tiramisù e panna. Di Cheesecake in matrimonio con brownies marmorizzati. E di molto altro. Sarà che l’efferlgam 500 mg provochi allucinazioni?

E della Cheesecake tiramisù con una sorta di croque en bouche di macaron sopra posso parlarne?  Ho uno schizzo psicotico che è apparso sul mio quaderno di appunti mentre guardavo Uomini e Donne . Il trono over mi da sempre molta ispirazioni. Capita già da un po’ di tempo  che disegni torte. Immaginandomi pianeti di zucchero. E che poi mi metta in testa di trasformarli davvero sul piano da cucina.

Non essendo esperta di dolci. Non avendo competenza nel campo ed essendo francamente una che pasticcia alla meno peggio la vedo dura;  considerando poi che la Pasticceria sia la matematica della cucina ed io stia alla matematica come Uomini e Donne alla Cultura. Beh.

Ma l’importante è crederci. Volerlo. Quantomeno provarci. Perché alla fine provarci è anche un po’ riuscirci no?

QUESTO POST È STATO PUBBLICATO IL: 

13 COMMENTS

  1. Saranno torte meravigliose… *-* mi pare già di vederle…intanto mi prendo una fettina di questa, dato che il limone è un’altra delle mie grandi passioni! Un abbraccio grande e una valanga di bacini sperando che la schiena torni presto a posto… <3

  2. […] Ho fatto outing  ma non è che ce ne fosse  un gran bisogno perché l’avrebbe intuito il meno scaltro di tutti i tempi;  la Cheesecake è la mia ultima perversione in fatto di preparazioni culinarie. Guardando le cialde dei cannoli (che non compro mai, inciso,  ma che stazionava in dispensa non ricordo neanche io bene il perché) è stato automatico e spontaneo pensare che sarebbero stati una base perfetta per una siculcheesecake goduriosissima. Del resto giammai se ne potrebbe fare un altro uso e imbottirli è impensabile. Meglio ustionarsi tutto il pomeriggio e avere due cialde quasi perfette ( si fa per dire) che adoperare quelle confezionate (mamma dice che non le ha prese lei ma chi altri?). Questa è la prima versione (cotta perché ne seguirà una anche “cruda”) ergo in fase di sperimentazione. Risultato molto apprezzato ma si può fare sicuramente di meglio. La severissima giuria l’ha decretata di una generosità imbarazzante. Mamma ne è rimasta sconvolta e non fa che ripetere (oltre al “ma a Natale il Casatiello lo facciamo vero? Mica bisogna aspettare Pasqua!) : quando la rifai quella cosa al cannolo buonissima? […]

  3. Ciao Iaia! Ho fatto questa cheesecake per capodanno ed è stata un successo ( è piaciuta anche alla mamma del mio ragazzo che non ama dolci “strani”). E’ ben equilibrata e per niente pesante. :*

  4. Interessante come ricetta. E’ giorni che cerco una ricetta per fare una cheesecake al limone e questa è di mio gusto 🙂 ma posso anche fare a meno di mettere la meringa??? Bè intanto grazie mille, ti farò sapere se mi riuscirà bene! Grazie Iaia

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

Seguimi anche su Runlovers

Tutte le settimane mi trovi con una ricetta nuova dedicata a chi fa sport

MUST TRY