Ricette Vegetariane e Vegane

Cosa c’è nel mio carrello questa settimana

Dopo l’incredibile interesse che ha destato Cosa c’è nel mio carrello avevo intuito che forse era il caso di approfondire la cosa, più che altro perché in moltissimi mi avete scritto di continuare a parlare delle cosine che trovo in giro; accade soprattutto sul mio account instagram MIIICHEFAME in stretta correlazione a tutto quello che ormai concerne il Veg Life qui, tanto da diventare una sezione regina, e la Rubrica Mangiar S(tr)ano. Poi arriva la mia Flo (che ha un blog Vegan bellissimo che vi invito a seguire) che mi consiglia di far diventare un’abitudine questa passeggiata insieme dove io sono con un carrello in mano e voi sbirciate (a patto di non chiamare il servizio di igiene mentale, però). Nasce così quindi Cosa c’è nel mio carrello questa settimana, che sta un po’ per cosa ho in dispensa e se scopro/scovo/mi imbatto in prodotti piacevoli ma anche l’esatto contrario. Una sorta di  Haul (tremo solo all’idea di quello che in questo momento sta pensando Ombrella e rido fino a star male) con i prodotti che sono stati di mio gradimento e non. Come cavia o come affidabilità stiamo a zero e vorrei sottolinearlo sin dall’inizio. Non sono affatto una persona che generalmente ha gusti affini agli altri nella stragrande maggioranza dei casi. E’ corretto ribadirlo perché non mi sento affatto di farli passare come “consigli”, anzi tutt’altro. Una spassionata opinione pour parler e condividere, giusto per incuriosire nel caso, ma nulla di più. Se poi mai potessi essere in qualche modo d’aiuto ben venga. Oggi ticchetto su sei prodotti, non particolarmente entusiasmanti ma che hanno un quid significativo; semmai dovessi ricomprare qualcosa tra questi sarebbero senza ombra di dubbio: cracker di sesamo, crema di anacardi e Pain de Fleurs multicereali. Buoni anche quelli al grano saraceno come dirò poco più sotto ma se di cernita si tratta è questa.

E allora scopriamo cosa c’è questa settimana nel mio carrello?

(che è una buona scusa anche per me, che da brava maniaca ossessiva compro/mangio sempre le stesse cose in fondo. Chissà che in questa pseudo ricerca non impari anche io qualcosa di buono)

Acqua, ossigeno, calore e luce che fa germogliare i semi. Molte proteine, carboidrati e grassi (dovuti all’oleosità dei semi). I “cracker” di Canapa che dicono essere dal gusto delicato con il 2,5% di farina di canapa li ho trovati eccessivamente amari e di un gusto non particolarmente accattivante. Al contrario di quelli di sesamo, che pur dovendo essere leggermente piccanti, il cui sapore ho trovato buono e piacevole. Sono prodotti raw e naturalmente bio. Piccoli crackers interamente composti da semi di lino dorati, sesamo germogliato e grano saraceno. Un po’ di semi di papavero e sale. Le calorie (sono una stupida, credevo di aver conservato la confezione ma ahimè non è così. Li ricomprerò e farò la specifica della tabella nutrizionale) sono generose in quanto semi, ma diventano ottimi e salutari snack da tenere da parte per uno spuntino leggero e saziante (i semi infatti hanno questo incredibile potere di tamponare i morsi della fame egregiamente). Ne esiste anche una versione dolce con grano saraceno, fichi, uva passa e semi di lino che ho trovato deliziosa (436 Kcal per 100 grammi che è poi l’intera confezione). Un ottimo dolcetto con grassi 19,62 – fibre 10,22 – carboidrati 54,36 – proteine 10,53.

Non sono una patita di anacardi. Rettifico. Sinora non sono mai stata una patita di anacardi. Mi stanno cominciando a piaciucchiare e un po’ ho ceduto all’idea di assaggiare creme, “formaggi” e quant’altro. Proprio perché lo scorso anno si è chiuso con l’idea che nel 2015 io ci avrei dovuto mettere non solo faccia, mani, cuore e testa ma pure un pochino di palato in più. Si era detto così, no? E allora ho provato sia la Crema di Anacardi della Rapunzel, sia l’original Peanut Butter Creamy totalmente vegano. Diciamo che era la mia prima esperienza con il burro di arachidi perché neanche nella vita precedente quando ci davo sotto di schifezze avevo mai provato il suddetto prodotto. Uhm. Niente di che anche adesso. Così osannato. Mi rimane solo un buon ricordo in riferimento a Ti presento Joe Black e bon. Al contrario la crema di anacardi mi ha stupito e non è un caso che la inserisca insieme ai crackers raw al sesamo, perché messa sopra questi è davvero deliziosa. Non si capisce bene se sia un prodotto salato o dolce ma che è buono si capisce eccome. Chi è particolarmente in fissa con le calorie è meglio che dia uno sguardo ai grassi dopo aver infilato la cucchiaiata in bocca, pena svenimento-iperventilazione e tachicardia, ma una volta ogni tanto si può fare, no? Assolutamente sì.

 

La tartine bio tostate multicereali (confezione rosa) sono in assoluto le mie preferite e battono sia quelle al grano saraceno (confezione blu) che quelle alla castagna, provate in altre occasioni. I valori nutrizionali sono di 363 Kcal per 100 grammi, contando che sono porzionate in modo da avere due pacchetti da 75 grammi indicativi cadauno, adatti per uno spuntino o associati correttamente a un pasto. Gli ingredienti sono: farina di riso, farina di grano saraceno, farina di miglio, sale marino e basta per quanto riguarda quelle multicereali, mentre per quelle al grano saraceno: farina di grano saraceno e basta. Senza aggiunta di sale e le calorie sempre per 100 grammi sono 391. I grassi  in entrambi i casi non superano mai i 2,5 grammi e i carboidrati si attestano a 74-75. Ricche di magnesio e ferro, quelle al grano saraceno prive di glutine abbondano anche di fibre. Un prodotto alternativo al pane e ai crackers, perfetto per la costruzione di tartine golose (a me piacciono moltissimo con il pesto di avocado e basilico sopra, ma anche con fettine di pomodoro).

Qui ci sono i 40 ingredienti indispensabili che non possono mai mancare nel mio carrello

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21 COMMENTS

  1. *_* crema di anacardi

    io vado pazza per quella di arachidi, per questa di anacardi potrei persino rinsavire (perché una che è già pazza aggiungi pazzia e rinsavisce no? la matematica non è un opinione)

  2. La crema di anarcardi mi ha sempre incuriosita ma visto quanto mi piacciono evito. Il burro di arachidi (100% arachidi) l’ho provato in diverse ricette, soprattutto in una di hamburger vegetali, sia per dare consistenza che un po’ di consistenza. Molto versatile, ne ho sempre un barattolo in dispensa.

  3. le tartine multicerali mi ispirano un sacco, invece, tenendo conto che non amo per niente (lo detesto proprio e solo a guardarlo mi viene tantissima nausea per la sua stucchevolezza) il burro di arachidi, la crema di anacardi non credo riuscirei ad assaggiarla… :/

  4. ho un problema atavico con gli anacardi. un po’ lo stessa sensazione delle gelatine al mirtillo. ce n’era una tra venti arancia&limone che comunque non sono cattive ma. quella mirtillo diventava il santo graal da cercare nel mare di gelatine chiare. e così con gli anacardi. non li trovo mai, è una continua, disperata ricerca.
    ma comunque prima ci sono i pistacchi. che sistemo in un’altra categoria perché pure se li trovassi qui non sarebbero abbastanza buoni. per cui l’astinenza da anacardi non è poi una così gran cosa.

    (ti ho immaginata in un salotto “a caso” a recensire prodotti tirandoli fuori dalle buste. con una dizione caratteristica. è stata una visione molto chiara e definita. vado a ridere un altro po’. )

    <3

    • madonna sono in astinenza da pistacchi. XD Perché hai rinvangato nel mio cuore questa cosaaaaaa XD

  5. i cracker mi ispirano un sacco :3 e pure le creme (quella di arachidi sono in fissa che voglio fare il santo panino degli americani peanutbutter&jelly)

  6. mmm provai il burro di arachidi tempo fa… ha un suo perché anche se per l’allergia non l’avevo finito (e per la ciccia che cresceva) 😀

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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