Ricette Vegetariane e Vegane

Tea Time con Agatha Christie: Il Club del Martedì Sera

Per accompagnare il tè

Ingredienti per 10 persone circa

  • 200 grammi di farina, meglio se integrale
  • 150 grammi di burro di ottima qualità
  • 90 grammi di zucchero di canna
  • 4 uova di media grandezza
  • 2 limoni biologici non trattati
  • 1 bustina di lievito per dolci

Ricava il succo dei limoni. Prendi la scorza di entrambi senza la parte bianca amara.

Lavora le uova con lo zucchero aiutandoti con una frusta da pasticcere o con lo sbattitore elettrico. Quando hai ottenuto un composto spumoso unisci la farina setacciata poco alla volta sempre continuando a lavorare e poi il lievito. Mescola bene. Sciogli il burro a bagnomaria ma non farlo cuocere e unisci pure quello. Aggiungi il succo del limone e la scorza (potresti anche tagliarla a julienne o grossolanamente qualora ti piacesse proprio la sensazione della buccia sotto i denti). Mescola per bene e fai cuocere per 45-50 minuti a 180 già caldo. E’ ottimo accompagnato da una confettura di agrumi o qualche fetta di agrume caramellato sopra. Si presta benissimo, oltre che all’ora del tè, a una buona e ricca (e doverosa) colazione.

Si chiama Il Club del Martedì Sera anche se il titolo originale è The Thirteen problems, ovvero i tredici problemi la cui prima edizione esce nel 1930. Sono racconti (tredici, of course) inseriti però in una cornice che si può definire chiaramente da romanzo; hanno infatti una loro continuità, dei personaggi che si ripetono e naturalmente la nostra beneamata Miss Marple che con la solita nonchalance se la ridacchia di gusto risolvendo uno per uno, caso per caso sino al gran finale a cui non mancherà di certo la firma dell’unica maestra del Giallo: Agatha Christie. Si chiama Il Club del Martedì Sera perché comincia proprio in questo giorno quello che diventerà poi una sorta di rituale narrativo. Il nipote di Miss Marple, ovvero Raymond West, invita i numerosi ospiti a raccontare un fatto realmente accaduto che mostri contorni misteriosi da analizzare e risolvere. I personaggi come in ogni capolavoro della Christie sono intriganti, attivi e perfetti nel ruolo che ricoprono. Lingotti d’oro, Sangue sul Lastricato, Movente contro occasione, Il Tempio di Astarte, L’impronta del pollice di San Pietro, Il geranio azzurro, La dama di compagnia, I quattro indiziati, Una tragedia natalizia, L’erba della Morte, Un incidente al bungalow, Morte per annegamento.

Sull’ora del tè non si finisce mai di ticchettare e per quanto mi riguarda è davvero difficile, se non letteralmente impossibile, non rifarsi a quello di Alice nel paese delle Meraviglie. Un momento clou se non addirittura fondamentale. Mi ritrovo spesso seduta lì. In quell’ora dove tutto sembra finire per poi iniziare e che ho sempre interpretato nell’esatto opposto. La fine della luce e l’inizio del buio. Anche la Christie ne conferma l’importanza, quasi a voler simboleggiare la chiarezza e la risoluzione del caso dopo l’oscurità e le supposizioni. Nei romanzi è fondamentale che ci siano momenti narrati all’ora del tè. E spesso molte delle malefatte vengono svelate a ridosso del crepuscolo tra un fumante tè, degli scones, marmellata e qualche sandwich al cetriolo.

E’ la volta però di un’ottima torta al sapore di limone, di quelle antiche non particolarmente raffinate. Un po’ pastose in bocca, a tratti “pesanti”. Di quelle senza tanti ingredienti “strani” o componenti particolari. Solo uova, farina, burro, lievito e dell’ottimo limone. Di quelle torte che servivano le nonne quando Bim Bum Bam stava per cominciare e i compiti, grazie al cielo, finire. Il buio e la luce. Sempre e dovunque. Eppure pare che la luce sia in aumento. E non soltanto per via delle stagioni che arrivano.

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14 COMMENTS

  1. “…pare che la luce sia in aumento…” Non sai quanto questo mi renda felice… <3 una tortina semplice, come piacciono a me! Da provare entro breve, magari quando Frugolino invita un amichetto…

  2. e non è un caso che io sia nata alle 17! (16.50 per essere precisi. perché sono troppo precisetta per rischiare di arrivare in ritardo)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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