Ricette Vegetariane e Vegane

Cosa c’è nel Mio Carrello. Oggi Raw-Gluten Free e Vegan

Io di queste Energy Balls ho parlato qui e pure fino allo sfinimento su Miiichefame dove hanno destato tantissimo interesse. A distanza di tempo asserisco e confermo che i miei preferiti rimangono i rettangolini di cocco nonostante siano nauseabondi quanto i Vegan Raw Bounty che ho fatto con Ombretta (ti sei perso la videoricetta? Sacrilegio!). Come ho scritto in quel post dettagliato sono esclusivamente composti da pochi ingredienti dove per ovvie “ragioni raw crudiste” compare a manetta il dattero, l’unico capace di incollare e cementare qualsiasi cosa meglio del calcestruzzo e l’apporto nutritivo rimane comunque consistente. Per capirci con nove palline andiamo in coma iperglicemico, ok? Adesso ho trovato questa versione goduriosa a dir poco (ma va detto che da brava maniaca del Cocco se me lo metti pure sulla senape putrefatta ti dico: YUMMYBUONOGNAMANCORA, ergo sono poco attendibile): Datteri-Noce di Cocco. Senza glutine fa parte sempre dell’alimentazione crudista e gli ingredienti sono:

70% di datteri, noce di cocco in burro, cocco in fiocchi 10% e basta. Non è meraviglioso tutto questo? Ai limiti del commovente? Sì. L’agricoltura è biologica certificata e fa parte di un progetto equosolidale. I datteri sono della Tunisia e i cocchi delle Filippine, perché c’è da dire che la precisione qui la fa da padrona. Non potendo scrivere novemila oli di dubbia origine, aromi e ingredienti a caso buttati giusto per assemblare e insaporire, si perde tempo a scrivere roba che francamente è quella che interessa di più. Non so voi ma mi sento rassicurata dal fatto che il cocco sia delle Filippine (sono ironica, sì ma anche un po’ vera, dai). I valori nutrizionali sono 399 Kcal per 100 grammi. I carboidrati sempre per 100 grammi di prodotto sono 54 e le proteine 1,6. I grassi sono 10, 4 e non pochi e c’è pure un po’ di soia. Il peso della confezione è di 120 grammi e la scadenza abbastanza lunga, sembrerebbe (la mia intorno a marzo 2016).

La scoperta però non solo della settimana ma proprio del mese (VITA! Voglio urlare VITA!) sono questi due pacchettini qui. E’ tanta l’emozione che mi tremano le dita (anche perché sono finite e ho degli attacchi di panico in corso). Non conoscevo Inspiral (qui ci si può fare un giro e c’è pure lo shop) che pare sia famosissimo in Inghilterra ma da oggi, oltre a tatuarmelo sul cuore logo compreso, vivrò affinché il mio obiettivo si realizzi: vivere accanto alla fabbrica o se possibile entrare a lavorare lì dentro, sequestrare tutti, prendere pieno possesso della produzione, buttarla giù nell’intestino e morire felice su qualche rullo trasportatore di sacchetti. Non è incredibilmente sensato? Vi dico solo una cosa: droga. Qui si rischia davvero di far fuori ettordicimilioni (esiste questo numero, eh) di sacchetti in un sol colpo. Nessuno mai al mondo potrebbe credere che ci sia qualcosa più buona delle patatine in sacchetto, no? Ecco. Queste smentiscono tutto. Ho provato le carote, le barbabietole e verdure che non fossero patate fritte, scoppiate, e solo il cielosacosaaaria in sacchetto ma. Nulla come queste e una di queste due è anche senza olioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo. Lasciatemelo gridare santocielo! Lasciatemelo gridare!

Sacchetto logo color rosa:

Chips di cavolo riccio con barbabietola e acerola – foglie di cavolo riccio essiccate ad aria (bassa temperatura) rivestite di salsa di semi di acerola lievemente piccante e barbabietola rossa

cavolo riccio 47%, semi di girasole, grano saraceno, succo di limetta, carote, lievito alimentare, olio di oliva, olio di girasole, barbabietola in polvere, sale rosa dell’Himalaya, acerola e tracce di frutta. Tutti gli ingredienti sono biologici. Per 100 grammi le calorie sono 495 ma il pacchetto è di 30 grammi e quindi per porzione circa 149 Kcal. I grassi sono per porzione 9.6 e i carboidrati 7.4 mentre le proteine 6 e le fibre 3.6 grammi.

Sacchetto logo color giallo senape: Chips di cavolo riccio con mais viola – foglie di cavolo riccio essiccate ad aria (bassa temperatura) rivestite di salsa di anacardi al gusto di formaggio (chiaramente prodotto vegan) con mais viola

cavolo riccio 54%, anacardi 34%, lievito alimentare, sale rosa, estratto di mais viola, farina di mais viola. Tutti ingredienti biologici e qui non è presente l’olio. Per 100 grammi le calorie sono 501 ma la porzione è da 30 e quindi intorno a 150 kcal a sacchetto. I grassi sono 10.2 mentre i carboidrati 4.4 con proteine 8.3 e fibre 4.1.

Quando Ombretta è stata qui abbiamo passato, per il mero gusto di stare da sole e per altri progetti in corso d’opera, tre giorni rinchiuse in una gabbia dorata (forse anche un po’ zebrata ma noi giuro non lo sapevamo. Incidenti trash e kitsch di percorso ovunque, insomma) ovvero un albergo sito tra il vulcano e il mare di Sicilia. Volendo forzatamente questo, rinchiuderci per l’appunto, ci siamo chieste cosadiavolomaiavremmopotutomangiare. Sagaci e motivate abbiamo quindi riempito i trolley (perché solo io potevo portare due trolley e una valigia e una keepal e infilare roba pure da Ombretta) anche di alghe, barrette, semi e frutta secca per la sopravvivenza. Poi abbiamo mangiato granita sfrecciando fuori nelle fredde notti di giugno (oh faceva freddo. Perché va sempre tutto al contrario?) dimenticandoci praticamente tutto il cibo raw vegan glutenfreecippalippa e avendo un intossicazione alimentare da zucchero raffinato bianco che non ingerivamo da anni ma chiseneimporta? Siamo state felici di condividere oltre che momenti romantici anche una bella intossicazione per non negarci proprio niente. Tra tutte le barrette ne è stata decretata (al ritorno a casa) una come vincitrice indiscussa ed è quella che mostro orgogliosa qui. Il packaging per me è terrificante. Il giallo e il verde già da soli mi provocano orticaria ma insieme riescono a perforarmi la retina. Ma nonostante questo: amen. Barrette allo zenzero e cocco. C’è forse qualcosa di più buono? Sì. I sacchetti sopra ma nell’ambito delle barrette raw vegan gluten free queste sinora non le batte nessuno. Sono della Rapunzel, che mi aspetto vinca il Nobel al più presto per la sanità neuronale di noi Alieni Vegani. Le informazioni sono tutte scritte in teteschen ed è molto bello ma Iaia è brava e dolce e con il translate corre in aiuto dei bisognosi (di cui fa parte). L’energia è di 532 kcal per 100 grammi ma niente paura perché la barretta è meno della metà e quindi 40 grammi. Non è leziosa come potrebbe sembrare a leggere il gusto perché lo zenzero smorza moltissimo la dolcezza del cocco nauseabonda. La consistenza mi piace perché è croccante rispetto alle altre che ho provato e ha una sorta di ostia che la ricopre per intero. I grassi sono 32 e se avete la mia stessa faccia vi capisco ma si vive una volta sola santo cielo! Gli zuccheri ci sono e sono 38 e i carboidrati 54. Certo non è una cosina leggera dal punto di vista di carboidrati e zuccheri, su macchissenefrega. Non ci sono schifezze dentro. Cocco, sciroppo di agave, noce di cocco, zenzero candito, sciroppo di riso in polvere, sale e olio di girasole (e spero che Translate abbia tradotto bene ma ho sempre il mio asso nella manica: la zia Luci! Chiederò conferma).

 

Ti sei perso dei Carrelli?

 

QUESTO POST È STATO PUBBLICATO IL: 

16 COMMENTS

  1. Aspettavo con ansia il ritorno di questa rubrichetta… le chips mi invogliano parecchio, entrano di diritto nella lista delle cose da provare!!!

    PS: da circa tre mesi ho smesso di utilizzare zucchero raffinato e cerco di evitare, per quanto mi è possibile, prodotti in cui questo sia inserito (ora che mangio gelato a quintalate è diventato un po’ difficile, ma…) e posso dirti che ho avuto mal di testa solo due volte. Per me che ne soffrivo di continuo è un bel traguardo!!! Ed è l’ennesima cosa per cui ti dico GRAZIE! <3

  2. Maifevourit*rubrica* (lo dice il traduttore eh!) … Ogni volta se ne scopre una nuova SantaRapunzel! ;-*
    Le kale chips che ultimamente impazzano sul web mi incuriosiscono troppo! Avendo una discreta dipendenza da crucifere devo assolutamente procurarmele …

  3. Ommioddio quelle chiiiips ma cosa sono?!
    Se le proponessi alla nutrizionista come sostituzione del “frutto+5mandorle” dici che mi lascerebbe?
    Vero?
    No perchè ho tolto sale, zucchero (tutti gli zuccheri a forma di zucchero o liquidi. tranne la stevia, orribile nel caffè), latticini e i dolci in generale e.
    Penso di morire in questa triste vita.
    Passami un sacchetto vah.

  4. già mi ero buttata a terra per il cosac’ènelmiocarrello che mi mancava molto.
    ora non me rialzo più tra chips di cavolo riccio e imbarazzanti reminiscenze tigrate.

    le uniche che ho mai provato sono le chips di cavolo nero dell’Albero di Carote. e tra intossicazioni, fughe e giorni di giugno freddi assai non mi è venuto in mente ma anche le mini chips di broccolo sono una meta raggiungibile da qualsiasi povero mortale. e poi ce resti secco perché continueresti a stiparle nello stomaco fino a causarne l’esplosione.

    in un vortice di famelicità non so più di cosa sto parlando e ho la bava alla bocca ma di una cosa sono certa: mi intossicherei in continuazione pur di vivere momenti inondati di granita e ribellione con te. sono molto fiera di poter conservare ricordi. anche le notti in bianco e la narcolessia. (però la prossima volta stiamo bene e facciamo sempre più cose. posso agonizzare quando torno a casa *_* ) <3 <3 <3 <3 <3

    • amore.
      dimmi che passiamo il uikend a parlare qui mentre io lavoro.
      tu lavori,.
      e dimmi che le vuoi davvero.
      e dimmi che posso fare bigliettoaereoadessoospaccotuttoCHIAROOOOOOOOOOOOOOOOOOOO????????????????????????????

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

Seguimi anche su Runlovers

Tutte le settimane mi trovi con una ricetta nuova dedicata a chi fa sport

MUST TRY