Ricette Vegetariane e Vegane

Panino nero ai semi di lino dorati con Tofu, Zucchine crude al limone, pesto di Avocado e wasabi e semi di Canapa

  • Pane di Timilia senza olio (un chilo di farina con 20 grammi di lievito di birra), tanta acqua e sale. Non ci ho messo neanche lo zucchero, oh. Qualche seme di lino e via in forno per 40-45 minuti.
  • Salsa: avocado, lime, un po’ di tofu morbido, qualche pisellino fresco sbollentato, sale, wasabi e semi di canapa.
  • Altri ingredienti: zucchine crude marinate nel limone, tofu (lasciato macerare un pochino nel limone perché a me piace molto così), foglie di spinacino fresco. Pure la scorza del lime insaporisce tantissimo.

Mi ha spinto a panificare l’insana voglia di pane, dopo cinque anni. Ecco l’ho detto. Volevo ricominciare a mangiarlo, tutto qui. Allora mi sono detta che la farina di Timilia, che volevo tanto provare e che è la nuova droga indiscussa, avrebbe fatto al caso mio grazie al basso contenuto di glutine prima di tutto e poi santatrinacria sicula è! In via d’estinzione è! Salvaguardare il territorio mizzicccca! Allora mi sono fiondata in questa nuova avventura e ho preso trentatrechili. Ah no. E mi sono gonfiata come una zampogna ma sono felice come poche volte. La prima fetta di pane di Timilia l’ho mangiata, manco a dirlo, con quello che è sempre stato la mia perversione: panino al pomodoro. Certo mancava la maionese, la mozzarella, ottolitridiolio e settechilidisale ma anche solo pane e pomodoro con poco sale e un goccino di extra vergine è stato delirio papillogustativo puro. Ricordo di essere stata così felice solo quando ho rimangiato dopo anni il riso e di conseguenza il sushi. Il tofu ci sta tutto nel pane. Se è insaporito, marinato e della consistenza giusta (e della marca giusta, chiaramente) insieme alle zucchine croccanti e alla morbidezza della sempiterna e gustosissima salsetta (che metto ovunque) diventa un fido alleato per dei panini davvero vegan gourmet.

 

Complice anche il fatto che organizzo la Rubrica 3 Minutes Sandwich su Runlovers non ho mai fatto così tanti panini e confesso che ne sono entusiasti a dir poco: tutti. Molti non sono neanche stati pubblicati ma in pieno delirio di onnipotenza ne ho “inventati” di sana pianta alcuni rivisitando i piatti classici della tradizione sicula. Delle sorte di bombe meravigliose che hanno fatto perdere la testa con mio sommo gaudio e sorpresa. Nell’attesa che vengano pubblicati direi di fare un piccolo riassunto paninoso che male non fa (o forse sì perché a me è già venuta una fame incontrollabile).

3 Minutes Sandwich su Runlovers

 

Hamburger con salsa worcester, senape di Digione, miele Manuka, zucchine al limone e maionese

Hamburger di Tacchino con verdure croccanti abbracciato dalla pancetta e maionese senapata

Hamburger vegetariano di lenticchie e ceci con maionese di avocado al sapore di wasabi

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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