Ricette Vegetariane e Vegane

Ma un’altra Cheesecake la facciamo?

Per la base: 130 grammi di burro, 240 grammi di farina, 30 grammi di zucchero, 2 tuorli e un cucchiaio generoso di formaggio spalmabile.

Per il ripieno: 300 grammi di ricotta, 200 grammi di formaggio spalmabile, 4 uova, 200 grammi di latte condensato, 130 grammi di burro fuso.

Lavora il burro con la farina usando le punte delle dita fino a ottenere un impasto sbricioloso (è un po’ più una frolla come metodo. Generalmente nelle cheesecake si mette il burro fuso). Aggiungi lo zucchero, i tuorli e il formaggio in modo da realizzare un impasto morbido. Aggiungi un po’ di farina se dovesse essere troppo molle. Avvolgilo nella pellicola e lascia riposare per un’ora in frigo. Tira fuori dal frigo e riportalo a temperatura ambiente. Stendila su una superficie infarinata e imburrata. Accendi il forno a 180. Prepara la crema passando al setaccio la ricotta e lavora tutti gli ingredienti ottenendo così una crema omogenea e compatta. Versa la crema sulla base e cuoci per 55 minuti circa. Deve rimanere un po’ molle al centro, non preoccuparti. Tira fuori e lascia raffreddare.

Ma era da un po’ che non si faceva una Cheesecake in queste lande, nevvero? Winter is coming del resto e dobbiamo ricominciare. Ti prego dimmi che manca poco a Natale. Non credo di poter resistere ulteriormente ai colori, al sole, alla gioia dei tuffi, a gente oliata e glitterata, al capello bagnato e soprattutto al blush perlescente con i rossetti lurex. Ma soprattutto no. Non credo di poter resistere già più alle infradito. D’estate soffro molto, davvero. Non è un’esagerazione, te lo assicuro. Quello che non riesco davvero a sopportare è vedere i piedi brutti in scarpe brutte. Essendo un’esteta maniacale e una grande estimatrice del corpo umano e delle proporzioni (per questo mi odio, sia chiaro), mal sopporto la vista di piedi oggettivamente classificabili alla voce: da coprire per il bene della comunità. 

Capisco che faccia caldo e non si possa andare in giro con calzettoni o scarpe chiuse ma un po’ di coscienza in più non guasterebbe; servirebbe a regalare, una su tutte, un’estate felice a gente triste e insopportabile come me. Perché non è cattiva la mia specie (ovvero la specie dei Piedibellimapotrebberoesserlodipiù. Abbiamo altri seri problemi, certo) ma stanca. Ti assicuro: molto stanca. Basterebbe poco, sai? Un semplice sandaletto per non mettere in risalto. Non una calzatura gioiello con pietre finte e brillantini che ti costringono letteralmente ad abbassare lo sguardo e subire questo pugno di cattivo gusto in pieno volto. Un sandaletto semplice. Un francescano. Perché non incitiamo la vendita dei francescani e degli smalti nude? Farfalline sull’alluce e la scritta “Very Cool”, “Yeah!”, “Summertime” sui glitter per carità no. Ma neanche se hai quattro anni. NO, TE LO IMPEDISCO, CHIARO? *disse buttando giù un po’ di ansiolitici*.

Devo calmarmi e dire due cose sensate su questa cheesecake, vero? Non posso farcela. Troppo difficile. E’ ingestibile questo mio disagio. Però una cosa, prima di andare a buttare giù seriamente due righe per il Progetto “Sì al Francescano” (chi si unisce a me?), è mio dovere trascrivere: buona.

Una cheesecake buona davvero che tornerà utile come base perché si può insaporire nei modi più svariati? Un’idea estiva? Ricoprirla di crema e un po’ di frutta fresca non è una cattiva idea, affatto.

Altre Cheesecake?

Appunti su una Cheesecake Perfetta

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9 COMMENTS

  1. Sì al Francescano, sì al Francescano, sì al Francescanoooooooo!
    Per carità!
    Piedi orrendi sacrificati, insaccati in sandali sbirluccicosi a mo’ di “cotechino a capodanno”.
    No.
    Non ci siamo.
    E piedi trattati male con le unghie tutte brutte e non curate.
    No.
    Però sì, la cheesecake, lei sì che merita.
    Capperi!

  2. piedi orrendi a rapporto. Però vado di birkenstock finché morte non ci separi, perché la scarpa chiusa, con ‘sto caldo è la morte T_T

    • e manco posso mettermi lo smalto ai piedi ché le mie unghie saranno lunghe 2 mm se è tanto. (tranne l’alluce che è l’unico normodotato di unghia 😀 )

  3. Una delle cose che preferisco dell’estate è poter mettere i sandali… 🙂 però ho piedi decenti – l’Inge per esempio li adora!!! – e lo smalto è sempre sobrio, rosa cipria, nude o addirittura la french… posso andare?! 😉 E, soprattutto, posso avere una fettina di cheesecake?! <3

  4. vado a buttare giù una regola per il movimento sialfrancescano.
    a tal proposito, non trovo più i miei sandali. lo prenderò come un segno del destino e morirò con le scarpe chiuse a ferragosto u_u

  5. Perché, vogliamo parlare del sandalo alla schiava su caviglia-zampone? Dai che vien Natale… E di cheese cake possiamo anche mangiarne due fette che tanto abbiamo davanti svariati mesi per la remise en forme!
    V.

  6. Oggettivamente io ho un bel piede, me lo dicono tutti. Fino a poco tempo fa mi vergognavo a mostrarlo, proprio perchè odio i piedi della gente ahahahahahaah
    Capisco benissimo ciò che dici… e vogliamo parlare pure dello smalto rovinato?!?! Cioè già hai dei piede de m…… per di più nemmeno li curi un po’ >.<
    Baci! 😀

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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