Ricette Vegetariane e Vegane

Menu Cocotte

Possiedo questo libro da molto tempo. Non ho provato molte ricette, perché sarò onesta la mia fissa per le cocotte è stata messa da parte a favore di couscoussiera-tajine e pentoline rettangolari per il tamagoyaki (il Pappamondo in pratica). Sta di fatto che le piccole e adorabili cocotte, pentolini da forno esteticamente belli tanto da provocare collassi emotivi, che ti riportano a quando eri bambina nel tuo cucinino (mamma non me lo hai comprato e non ti perdonerò mai!) rimangono tra i metodi di cottura più facili, e al tempo stesso scenografici, esistenti. E che rimandano volenti o nolenti alla meravigliosa France. Ricordo ancora il disastro che ho fatto con le lasagne in cocotte e la soddisfazione di un dolcetto facilissimo e speziato con pesca e cannella addirittura cotto al microonde. Pure il castagnaccio in cocotte se è per questo, e una deliziosa cheesecake al cioccolato (e alle fragole? La ricordi? Incredibilmente buona!). Una su tutte è però senza dubbio alcuno la crema pasticcera da fare in cocotte. Ricetta (la trovi qui) che consiglierei caldamente a tutti.

Che siano di ghisa o ceramica, rustiche, shabby o ipermoderne le cocotte sono deliziose da portare in tavola e garantiscono piacevoli gridolini di stupore. Che si tratti di primo, contorno, secondo o dolce. Perfette per cuocere le uova, il pollame, le verdure, le carni, il pesce e riciclare in modo molto glamour e fashion pure gli avanzi. Monoporzioni deliziose di tutte le fatture e prezzi (su amazon se ne trovano di ogni e quelle a forma di cuore sono un must). Il libro in questione Menu Cocotte – 100 Ricette originali di Mini Cocotte, di José Maréchal edito da Guido Tommasi con le foto di Charlotte Lascéve è un’opera d’arte. Formato rettangolare molto lungo che darà del filo da torcere alle allineatrici di volumi seriali come me, carta lucidissima e patinata, foto molto mamoltomamolto belle e spiegazione incisiva, sintetica, esaustiva senza introduzione frizzi e lazzi. Si va al sodo senza girarci tanto intorno. Pure l’introduzione spiazza per sinteticità. Infatti parte con i metodi di cottura e consigli per una perfetta  cocotte. Consigli quindi sul taglio degli ingredienti perché per gustare al meglio il cibo in cocotte è importantissimo il taglio (e anche per la cottura) e cosa si deve fare prima con determinati tipi di carne o frutta. Molte volte infatti è meglio cuocere prima. Si può cuocere a bagnomaria. Si può brasare e arrostire. Una bella pagina piena ci illustra visivamente quante meraviglie si possano creare grazie all’ausilio della pasta fillo, fogli di brick, pasta kataifi, pasta sfoglia e brisè. Sotto qualche ricetta c’è la voce “trucco”, ovvero dei piccoli consigli estemporanei (anche questi molto sintetici) per variazioni, conservazioni, varie ed eventuali. Uhm, diciamo giusto qualche titolo di queste deliziose Cocotte?

Cocotte di triglie avvolte in capelli d’angelo, tapenade e pomodori confit, filetti di anatra croccanti con frutta secca, Cocotte di capesante al tè e alla citronella, Capesante all’escabeche di verdure e spezie dolci, uova in camicia nella cocotte con caprino e menta, Frittata di verdure in cocotte, Uovo alla basca in cocotte, Uova in cocotte in salsa di vino rosso, Cocotte vol au vent, Alette di pollo caramellate e purea di castagne, Flan di broccoli e cheddar, Guancia di maiale e fagioli bianchi, Filetti di sogliola e spinaci con meringa alle mandorle, Gnocchi con olive  e crema di parmigiano, Cipolle rosse farcite di agnello feta e pinoli, Filetti d’anatra al satè, Cocotte al pain perdu camembert e ribes, tian di sardine e peperoncini piquillos e Cocotte crumble con escargot e pettini. Ravioli in brodo di pollo e poi pere al vino e alle mandorle, Cocotte Victoria, Cheesecake ai mirtilli, Flan di ananas e cocco, Pain perdu al latte di cocco lamponi e pistacchi e Cocotte di zucca e castagne con crema di vaniglia.

Sono ricette, seppur semplici da realizzare, molto ricercate e franscesi (scritto così). Squisitamente presentate in un rustico dalle note estremamente glamour con colori molto caldi tra canovacci, cucchiai finti sporchi e deliziosi fuori fuoco.

Il prezzo è altino ed è all’incirca sui venticinque euro ma per la qualità delle foto, le ricette e la particolarità del libro sono soldi assolutamente ben spesi. Insomma pure un uovo cotto al forno grazie alla cocotte sembrerà un piatto elaboratissimo, ricercato e deliziosamente d’antan (a me non piace ma mi attornio di gente che lo ama quindi nel caso: un po’ di tartufo ed è fatta).

(come se si trovasse alla Coop, uff)

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9 COMMENTS

  1. Ce l’ho da troppo tempo nella wish list in attesa di leggere una recensione fatta come si deve. *_*
    Ecco, adesso lo devo comprare, ma come dice Bibi: sono troppo piccole. XD
    (vado a far scorta di cocotte nel frattempo)

  2. Eheh … ma c’è sempre l’avanzo di quello che non sta nelle cocottine da potersi sbaffare senza alcun pudore!

  3. come ha fatto a sfuggirmi questo libro di cucina? eppure passo ore in libreria (luogo in cui le mie finanze vanno a farsi benedire)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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