Sì lo so, tre giorni di fila La Libreria di Iaia può diventare snervante (ma pure due, su) ma tra sistemazioni, libri ritrovati e un bel malloppotto appena arrivato di novità non ho resistito. Se si tratta di Sonda, poi. Dopo L’essenza del Crudo e i Formaggi Veg confesso di non essermene fatta più sfuggire uno e di controllare periodicamente su Amazon se ci siano nuovi arrivi.
Oggi tra l’altro metto in palio una copia del libro sul quale ticchetterò. Il trentesimo commento lo vincerà (vale solo la semplicissima regola di non farne tre di seguito giusto per non gareggiare da soli. Grazie per la comprensione). Il volume in questione è Veggie Burger. Le autrici sono Clea e Estèrelle Payany, che ho scoperto essere la stessa autrice di due volumetti mignon della Tommasi editore che ho adorato, ovvero Smoothie e Yogurt. Il prezzo del volume è davvero ridicolo –9.90– per il contenuto, l’estro grafico che volge sempre all’illustrativo e per gli incredibili consigli e foto davvero semplici ma belle. Le fotografie sono di Charlotte Brunet e lo styling di Kessie Kanelos Weiner. Molto colorato e simpatico e anche molto piccolo. Non arriva alle 100 pagine e si sfoglia in un pochissime ore. Mi è arrivato da alcuni giorni e me ne sono perdutamente innamorata. Lo capisco quando comincio a dire questavogliofarlaquestaanchequestaanche ogni volta che giro pagina. Il tutto è diviso in introduzione con ingredienti e attrezzatura utile e pure un simpaticissimo kit per burger sul quale voglio ritornare più avanti. I panini con le ricette. Non sono tante ma le trovo equilibrate e giustissime per ogni occasione: panini senza latte e burro, panini alle patate, panini senza glutine, panini al riso basmati, panini ai semi e spezie e panini di farina di segale alla melassa. Seguono le polpette vegetali e il burger party. Le polpette vegetali non sono tante (aspetta che le conto… uhm… 13) ma è difficile resistere a ognuna singolarmente. Le elenchiamo? Certo che sì!
Alle lenticchie corallo e al cavolfiore con anacardi
- alla barbabietola e fagioli rossi
- fagioli bianchi noci e “parmigiano”
- seitan alla provenzale
- tempeh dolci salate
- alle erbe fini
- di melanzana croccante
- di sedano rapa teriyaki
- tofu e zucchine all’orientale
- tofu affumicato alle alghe
- funghi portobello arrostiti
- zucca al gouda
E per le salse e condimenti? Ci pensa la sezione burger party che trovo adorabile:
- Ketchup allo zenzero
- Veganese
- Salsa barbecue
- Salsa yogurt sesamo
- Crema di avocado
- Crema al crescione
- Caviale di zucchine crude
- Tartare di funghi
- Pesto di cipollotti alla menta
- Sottaceti espresso
- Patate a spicchi
- Bastoncini di verdure fritte
- Anelli di Cipolla
- La coleslaw di Clea
- La coleslaw di Estèrelle
La maggior parte degli hamburger/polpette è a base di legumi proprio perché l’intenzione è quella di renderli un vero e proprio pasto bilanciato con le verdure, proteine vegetali e carboidrati. Sono ben bilanciati e ricche anche di diversi elementi. Senza e con glutine possono essere declinati e modificati in tantissime varianti e basta sempre la solita fantasia pilotata dal proprio gusto. La base dei legumi può essere personalizzata come si vuole. Un hamburger di ceci infatti non sarà sempre lo stesso se mixato con diversi ingredienti (quella dei fagioli con la barbabietola ad esempio la trovo un’adorabile genialata che non ho mai provato e che voglio replicare al più presto). Le creme da spalmare, che si vogliano mettere o meno, conferiranno un sapore sempre diverso insieme alle onnipresenti verdure presentate nelle più svariate varianti (si può dire svariate varianti senza risultare ridondante? Ma che dico! Io sono ridondante! E pure rintronata, vabbè). Un libriccino adorabile da possedere e coccolare. Un bignami sull’hamburger vegan, detto da una che di questi volumi ne ha a bizzeffe e pure super-iper-stra-mega-prufesciunal. Ma questo è adorabile. Tanto che ti viene voglia di abbracciarlo. Perché in tutta la sua piccolezza -e a un prezzo davvero ridicolo ribadisco per contenuti/foto/illustrazioni/simpatia/fantasia– riesce a essere un volumone da idolatrare. Mi piace la dispensa indispensabile che in poche righe ti consiglia in un sol colpo la farina di ceci e mais ma pure quella di riso, farro, grano saraceno e chi più ne ha più ne metta. Niente perdite di tempo e dritti al sodo, per gente che non ha voglia di perder tempo in chiacchiere (io non ce la faccio a non perdermici. E’ una malattia santotofu!) e vuole agguantare in men che non si dica un bel Veggie Burger caldo caldo!
Il libro stesso, a pagina 17, consiglia la lettura di Formaggi Veg, edito sempre da Sonda di Grazia Cacciola (ne ho parlato qui) presentandoli giustamente come Coprotagonisti. Inoltre a pagina 32-33 c’è il Kit per burger a cui accennavo sopra. Uno schemino dove illustra tutti i panini dicendoti che tipo di pane ci sta bene e polpetta e pure salsa e aggiunte. Li divide in classico, godurioso, provenzale e falafel ma pure Mediterraneo, atlantico, sano e leggero, indiano, piccante, vero italiano e tradizionale. Non è adorabile? La trovo una cosa semplice e geniale. Per un vero italiano dovremmo usare il pane a pagina 36 e la polpetta a pagina 62 e abbinare la tartare che si trova a pagina 82 e magari come da consiglio aggiungere pure del pomodoro e della mozzarella rigorosamente vegan da taglio. E via così con le combinazioni.
Clea è una delle più note blogger veg francesi. Curiosa e appassionata, ha un interesse per l’oriente (ecco perché la amo già!) mentre Estèrelle Payany è una giornalista esperta gastronoma con una passione per pani e panini a cui ha dedicato un ricettario di successo. Anima un blog in cui il cibo vegetale e le nuove tendenze gastronomiche vanno a braccetto.
Ed è un altro volume di Sonda che stupisce per semplicità, ricchezza e bellezza. Per chi vuole approcciarsi al vegan o per chi c’è dentro filo al collo. Piacerà in tutti i casi. Non ho nessun dubbio (adesso devo solo provarli TUTTI e poi ti dico).
E tu? Pronto a ricevere la tua copia in questa tombola improvvisata?