Ricette Vegetariane e Vegane

Uova in Cocotte con Caprino, Mascarpone e Menta

La Ricetta è tratta da Menu Cocotte, libro piacevolissimo di cui ho parlato qui.

Per una Cocotte:

  • 2 uova
  • 80 grammi di caprino
  • 150 ml di panna (facoltativa)
  • 1 cucchiaio di mascarpone
  • aceto bianco
  • sale e pepe macinati freschi

Le uova devono essere a temperatura ambiente; che sembra una cosa ovvia ma se sei come mia mamma che le tiene in frigo per qualche oscura ragione non lo è. Riempi d’acqua una casseruola a bordi alti e scaldala con dell’aceto fino a quando non raggiunge l’ebollizione. Nel frattempo rompi le uova e mettile in piccoli stampini per farle scivolare delicatamente nell’acqua. Buon metodo questo invece che romperle direttamente nell’acqua (perché si spatafasciano-termine tecnico). Lasciale immerse per 3 minuti e poi poggiale su carta da forno e falle raffreddare. In una padella scalda la panna se hai scelto di usarla ma non è necessaria ai fini della ricetta. In una ciotolina lavora il caprino con il mascarpone e le foglie di menta. Puoi adoperare anche la ricotta o del formaggio fresco che preferisci. Unisci poi al formaggio la panna e gira per bene. Al fondo della cocotte metti un filo di olio o burro. Poi le uova. Poi la crema di formaggio. Chiudi con poco olio e metti per 4 minuti a 220 con grill già caldo.

La ricetta è facile e veloce e pare anche che riscuota un discreto successo. Con zero fatica, tre formaggi freschi e due uova in scadenza (uhm forse non dovevo dirla questa) fai felice chi ama cibarsi di pulcini liquefatti (devo smetterla con questa storia, vero? Non resisto). Mi piace quando il profumo di menta inonda la cucina. Mi piace berla, tagliarla, sniffarla e forse potrei addiritturla sfregarla sotto le narici, perché non ci ho pensato? Mi ricorda papà che amava berla freddissima e anche nel latte. Il suo famigerato “Tropical”, che consisteva in latte e menta. Che fosse vaccino o di mandorla poco importava. Quest’estate con la scoperta della Linea Zero, esente da zuccheri, degli sciroppi diciamo che ho esagerato. Giusto un tantino. Un litro al giorno è esagerato? Sudavo menta, insomma. E confesso pure, che il cielo mi perdoni, di aver assaggiato anche l’Estathé alla menta. Non provavo un prodotto confezionato di tal tipo da anni. Prima di tirare dalla cannuccia mi sono detta: rabbrividirò.  E invece no. Sono stata catapultata alle elementari quando mi drogavo di grissini con la nutella innaffiando tutto di Estathé in quel all in one che non bastava mai (lo ricordi anche tu?).

Menta che non mente. E non dimentica. Perché magari lavori tanto per cambiarti, migliorarti e tentare di essere diversa. Ma poi ti riscopri uguale, forse peggiore ed è anche molto bello così.

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4 COMMENTS

  1. Pulcini liquefatti, latte e menta, grissini tuffati nella nutella ed estathè.
    La merenda è servita *_*
    (che poi i grissini erano 5, forse 6 e la nutella era pochissima! mi bastava per due grissini soltanto, maledetti.)

  2. peggiore de che? de chi?
    quando andavo alle elementari, ma pure alle medie mapuredopo, latte e menta era la mia droga quotidiana (e bevevo latti macchiati, cappuccini, latti caldi col cacao,bicchieroni di latte freddo, latte dalla bottiglia trafugata dal frigo, latte e cereali. sono un latticino e continuo a chiedermi retoricamente perché il mio apparato digestivo rompeva meno le palle allora.) se penso al latte e menta mi viene l’acquolina ancora adesso. e se penso a quella menta senza zucchero pure. ché in effetti le cose estremamente dolci mi hanno sempre infastidito. voglio il latte di mandorle con olio essenziale di menta. quando mi ritroveranno morta avvelenata tu saprai perché.
    ora basta co ste scemenze e fatti abbracciare.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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