Ricette Vegetariane e Vegane

Cosa c’è nel mio carrello? Burger Vegani

Continua la Rubrichetta Cosa c’è nel mio carrello e come la scorsa ho volta –parlando delle tre maionesi vegane preferite- ho deciso di raggruppare la stessa tipologia di prodotto. Mi piace più “la confusione” e passare di palo in frasca (ma va!?) e sproloquiare quindi saltando dalla quinoa alla mandorella ma per certi versi in questo modo si possono pure confrontare diversi prodotti. Premetto che impazzisco per degli hamburger di seitan e cipolla (di cui non ricordo il nome. Quanto è brutta la vecchiaia?) e che non appena saranno reperibili -già da un po’ non li trovo purtroppo- saranno i primi a comparire all’interno di uozinmaicarella, ma chiaramente contenendo glutine mal li digerisco. Per ovvi motivi ho quindi dovuto cedere le armi, farmene una ragione e “ripiegare” su altri tipi di prodotto. Non sono una che se non mangia svariati “burger” a settimana dà di matto, anzi ne faccio un uso davvero minimo. E mi piace tantissimo mangiarli, con il pane di timilia raramente altrimenti sempre e solo gallette, che per quanto assurdo possa sembrare vengono amate da me in modo profondo e sincero (dovrei parlare di quelle alla quinoa che ho scoperto recentemente). Fatto sta che si tratta davvero di un uso molto limitato non per chissà quale motivo ma semplicemente perché non ne sento il bisogno. Due volte al mese è tanto, per capirci. Ma sempre per capirci quelle due volte ne devo fare fuori almeno tre o non sono contenta. Vorrei vantarmi pure del fatto che sono arrivata a quattro, ok? Campionessa di vegan burger. Ci sarà una sagra dove poter mettere in luce la mia abilità? Se sì e la conosci ti prego: segnalamela in qualsiasi parte del mondo si trovi.

Oggi ticchetterò riguardo Burger di farro e carote (i miei preferiti tra i tre), Medaglioni di Tofu e riso e alghe (che si aggiudicano il secondo posto) e Medaglioni di tofu e miglio.

Burger di Farro e Carote

Ingredienti: Tofu 27%, acqua, soia, cloruro di magnesio, carote 14%, porri, farro 11%, glutine estratto di farina tenero tipo 0 Manitoba, olio di semi di girasole, polpa di soia, fiocco di patata, sale, aloe vera 1%. Per cento grammi di prodotto ci sono 217 Kcal con grassi 11,7 g e carboidrati 17,4g. Fibre 1,2g e proteine 9,9 g con sale 1,10g. Ho assaggiato tutta la linea di questa Bio Appetit comoletamente Vegan. La confezione è da 180 grammi e sazia tantissimo (ma io anche di due bei pacchi interi non ho mica così tanta paura, eh). Deliziosi anche scaldati al micro velocemente (mio metodo infallibile) ma ancor più sulla piastra calda. Mi piacciono senza alcun tipo di condimento che non sia un pizzico di wasabi. Se sono buoni così anche semplicemente scaldati figuriamoci se ci fosse dietro una sorta di elaborazione. Sono assolutamente da provare.

Medaglioni di Tofu, Riso e alghe

Amore a prima vista. Sarà perché contengono tre degli ingredienti base della mia dieta? Tre prodotti che amo. Le alghe purtroppo non si sentono come avrei pensato-immaginato-bramato ma va bene lo stesso. Semplicemente scaldati al microonde (come sopra) sono buoni. Il che è tutto dire. Mi piace piastrarli semplicemente e condirli con solo sale e limone ma con una base del genere ci si può scatenare davvero con decine di abbinamenti e accostamenti. Sogno di abbinarci una cremina leggera all’avocado e wasabi, giusto per dirne una. Vengono definiti “sfiziosa novità dal tocco esotico della linea Biolab”. Hanno un valore energetico per 100 grammi di 200 kcal tonde tonde con grassi 13,5g, carboidrati 6,3g, proteine 10,5g e sale 1,5 g. Viene definito un secondo piatto ma diventa tranquillamente un piatto unico se abbinato a una porzione di carboidrati e verdure. E quindi sì: un bellllllburgerrrrrrrr: paninozzo, verdura e burger (magari con la maionese vegana o la salsetta succitata).

Medaglioni di Tofu e Miglio

Quelli che mi sono piaciuti meno perché pesanti ma attenzione. Pesanti lo dice una che non digerisce a momenti la pera cotta, ergo un giudizio che vale praticamente niente, ok? Di base sono oggettivamente leggeri. Sul gusto non si discute e sono buoni. Un po’ meno morbidi e compatti di quelli di riso e dall’aspetto “più olioso”. Contengono tofu 28,8%, nigari, acqua, patate, miglio 11,5%, olio extra vergine di oliva, melanzane, fiocchi di patate, cipolla, carote, fibra di avena, fiocchi di avena, olio di semi di girasole, estratto di lievito, sale, addensanti, prezzemolo, aroma naturale, spezie, aglio (ahhhhhhhhokcapitotutto! Colpa sua!). Un’altra ottima alternativa che a prescindere ribadisco dal mio gusto rimane tra i migliori burger mai provati.

E tu? Hai qualche burger da consigliarmi? Ti va di raccontarmi la tua esperienza? Scopriamo insieme nuovi prodotti (oh! Pure io voglio sapere cosa c’è nel tuo carrello!)

Vuoi dare una sbirciata agli altri carrelli?

QUESTO POST È STATO PUBBLICATO IL: 

7 COMMENTS

  1. Io avevo recensito quelli di lenticchie e cipolla (che però hanno dentro il seitan) e non sono male. Anzi, fra tanti burger che ho provato sono fra i migliori.
    Solo che ora preferisco farmeli in casa, è tutta un’altra cosa (banalitààà).
    La bio appetì è una marca interessante, alcune cose sono buone e altre meno, ma vedo che va veramente a gusto personale.

  2. vabbè. a parte i litri ingenti di bava. non ho bisogno di conferme sul nostro imperituro amore ma continuano a fioccare in quantità. “ne devo fare fuori almeno tre” ma anche quattrocinqueseimila (che pou me stuccano e posso dire addio al bagno) io ama moltissimo e manchi.

  3. Questi post sono molto interessanti per me. Come sai vivo in Inghilterra da tre anni ormai e sono sempre incuriosita dalle opzioni vegetariane e vegane in italia..mi pare di capire che ce ne siano sempre di più, molto bene! Tornando a casa in Puglia quest’estate mi sono commossa a vedere le vecchiette ordinare medaglioni do tofu e seitan dalla piccola “putea” del paese *.*

  4. Non so perche ogni tanto mi commenta con Giulia P e ogni tanto con Giulia Pan ma sono sempre io..crisi di identità!
    In realtà non so bene come usare wordpress hihih

Rispondi a Giulia PanAnnulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

Seguimi anche su Runlovers

Tutte le settimane mi trovi con una ricetta nuova dedicata a chi fa sport

MUST TRY