Ricette Vegetariane e Vegane

Cosa c’è nel mio carrello #12

Ogni volta dico che devo proprio parlarne nella rubrichetta “Cosa c’è nel mio carrello” e in quell’istante mi convinco di averlo fatto. Poi controllo in archivio e sistematicamente -senza ormai nessuna forma di stupore- constato che no. Non è ho parlato. Inutile girarci intorno, trattasi solo di vecchiaia non troppo precoce. Generalmente faccio tre articoli per volta ma sono così tanti gli arretrati che farò davvero fatica a contenermi. Oggi ho deciso quindi di mettere i miei prodotti Top! (avevo sempre sognato di dire i prodotti top 2015! E voglio aprire l’anno realizzando un sogno)

Il primo articolo su cui voglio assolutamente ticchettare è questo ottimo gelato (sì. Non vi rinuncio neanche in inverno. E poi non per fare l’antipatica ma ieri qui c’erano 21 gradi) scovato nella solita deliziosa biobottega che mi ha salvato la vita. La proprietaria è vegana. E’ bella. E’ simpatica e io la adoro di un sentimento indissolubile. Naturattiva Bio 100% Vegetale Non Dairy è dolcificato con zucchero di canna grezzo ed è un Gelato italiano composto da latte di riso. Una novità si può definire, essendo la stragrande maggioranza composti da latte di soia. L’ho provato in due diversi gusti: amarena e cioccolato. L’Amarena, che rimane uno tra i miei gusti preferiti , mi ha deluso. Ed era proprio su di essa che avevo riposto tutta la mia fiducia preferendo da sempre i gusti di frutta piuttosto che creme et similia. Continuo a preferire l’imbattibile Valsoia all’amarena dove in mezzo ha quel cuore sciropposo che ricorda vagamente qualcosa di sublinalmente industriale. La versione al cioccolato è un delirio di bontà. Il cioccolato non si perpetua (non ci entra niente perpetua ma mi piace molto. Lo lascio, pardon) per tutta l’altezza del gelato. Sì perché trattasi di barattolino classico che ricorda le confezioni americane. Non è rettangolare quindi come noi italiani siamo abituati. Bassetto e tozzetto ma tozzettino e altino. Il cioccolato è solo sulla parte superiore e il resto dovrebbe vagamente somigliare al fiordilatte di voi adorabili umani. Leggero e molto cremoso con un cioccolato che leggermente fuso si fonde sino a invadere le papille gustative e i sensi tutti è davvero un prodotto di altissimo livello. I valori nutrizionali sono 214 Kcal per 100 grammi di prodotto. I grassi sono 6,6 g e i carboidrati 23. Fibre 0,7 e proteine 1,2 g. Il sale? 0.09 g.

Sublime. Comprato e ricomprato. Semmai non dovessi più trovarlo potrei commettere gesti inconsulti. Lo dichiaro pubblicamente.

 Vegan Ciock. La “nutella” vegana

Ho scritto in ogni dove che nella mia vita precedente facevo un abuso inconsapevole di Nutella e non lo rinnego. Mi sono divertita tantissimo con il mio amante barattolone di un chilo e a pensarci bene sai cosa? Lo rifarei. Sì d’accordo l’olio di palma, blablablabla e le solite cose (ma la maggior parte parla a vanvara senza neanche sapere quale sia il reale problema dell’olio di palma, bah) ma tutto questo estremismo e inneggiare alla povera Nutella, amica fedele della nostra infanzia, a me proprio non va giù. Io le ho voluto bene e le voglio bene. Non ci frequentiamo più tutto qui. Sono terrorizzata da questa violenza psicologica perpetuata. Ho visto cose su youtube che mi hanno lasciato interdetta. Gente che indietreggia manco fosse Linda Blair alla vista di un barattolo di Nutella (e magari ci prima ci faceva vlog mangiandone a quintalate. Quanto è bello il web? AdoVo. La coerenza?). La Nutella è un prodotto alimentare come un altro. Vuoi mangiartela? fai bene. Non vuoi mangiartela? Fai bene. Fà un po’ come ti pare. Se l’uso è limitato ancor meglio. Poi vabbè detto da me che se non ingurgito in un barattolo pure di questa vegana che senso avrebbe? Bene di certo non fa neanche questa vegana se presa a barattoli ma non è questo il punto.

 

Il punto è che per anni non ne ho sentito la mancanza. Poi mi sono incaponita e mi mancava un po’ e nonostante la possa fare in casa con ingredienti scelti e controllati mi sono detta: ma sai che c’é? Pure io voglio andare al supermercato e comprarmela! Non voglio fare la solita antipatica asociale che fa tutto in casa.  Ne ho provate diverse e confesso: una più tremenda dell’altra.  Il paragone con la vera nutella non potevo neanche farlo essendo che dal 2008 non ne tocco un cucchiaino ma si scorda mai il grande amore? No.

Poi arriva lei: Vegan Ciock. Senza latte, gluten free e con oli di semi di girasole. Fatta di nocciole italiane e vegan certificata. Confezione accattivante, logo interessante e Probios. Insomma tutto per essere provata. Amore a primo assaggio. Zucchero di canna, olio di semi di girasole, cacao magro in polvere, pasta di nocciole, farina di riso, burro di cacao, emulsioante, lecitina di girasole e può contenere altra frutta a guscio. Bon. Solo questi ingredienti (li stessi bene o male che adopero in casa anche se lì la lecitina e l’emulsionante insieme alla farina di riso non ci sono). Delicata e non stucchevole. Deliziosa e appagante. Un prodotto davvero incredibile che mi ha lasciato esterefatta. Mi piace mangiarla nei weetabix (mia eterna perversione) e tuffati poi nel latte di riso ghiacciato. Mi piace proprio non avere un contegno quando la mangio. E’ così che per me va mangiata. Senza contegno e non con parsimonia. A piccole dosi di tempo e non di quantità.

 Yogurt di soia e mandorle – zero Sugar Provamel

Del cocco  e della vaniglia (la mia preferita in assoluto e in foto) ne parliamo poi. Quando poi avrò fatto quella statua nel parcheggio con la scritta Provamel I Love you e mi ci piazzerò sotto con un mazzo di fiori e fagioli di soia in segno di profondo rispetto. Questo yogurt non è che mi piace. Mi piace semplicemente da perderci la testa. Chi non ama la soia resterà rapito da questo prodotto. E’ uno yogurt che paradossalmente non ricorda per nulla i classici e “industriali” e commercializzati e pubblicizzati e ci siamo capiti yogurt di soia. Delicato e non invadente. Leggero e setoso. Tutta questa linea è in assoluto il meglio che si possa attualmente trovare sul mercato. E ricordo -per i nuovi arrivati- che no. Io non ho mai accettato alcun tipo di fantomatica collaborazione. Non mi sono mai fatta inviare prodotti. E tutto quello che dico e mostro è frutto solo della mia scemenza in primis ed esperienza papillogustatia. E’ un chiacchiericcio tra amici e non sponsorizzazioni velate e non dichiarate. Ci tengo sempre tantissimo a ribadirlo. L’entusiasmo nasce dal fatto che davvero -per quanto poco possa valere la mia opinione- sono una affezionatissima cliente Provamel (imbattibile insieme ad altre pochissime marche).

Gli ingredienti sno acqua, fagioli di soia decorticati e mandorle, stabilizzante (pectina), aroma naturale, correttore di acidità, sale marino e fermenti vivi (streptococcus thermophilus lactobacillus bulgaricus). Naturalmente senza lattosio e senza glutine. Può contenere tracce di nocciole. Per 100 grammi di prodotto ci sono 52 kcal (pochissimo) con grassi 3, 3g e carboidrati 0,4g. Zucchero 0g e fibre 1, 3 g. Proteine 4,0g e sale 0, 11 g.

Perfetto per la realizzazione dei dolci  vegani e per chi è intollerante al lattosio, conferisce una consistenza paragonabile per corposità allo yogurt “vero” (mi piace troppo dire vero. Che problema è?). Delizioso con la frutta. Risulta naturalmente amaro e questo è un pregio ma può essere arricchito in un secondo momento da dolcificanti. Succo d’agave, miele e semplice frutta. Estratti di dattero? Perfetti. Amo mangiare la confezione da 500 grammi a pranzo con otto chili di frutta, giusto per non esagerare. Ci sono volte che non mi va nulla se non questo. Le calorie sono incredibilmente basse quanto i grassi e se ne può davvero fare piacevolmente abuso.

Al prossimo carrello

Naturalmente non possono essere solo questi tre i miei prodotti Top 2015, ergo ne farò altri nella speranza che in qualche modo questo scambio -che per me somiglia a una piacevolissima chiacchierata al supermercato con te- possa essere utile, divertente e anche di confronto. Mi piacerebbe ad esempio sapere tantissimo quali sono stati per te i prodotti topo del 2015. Se ti sei lasciato incuriosire da me e hai provato qualche prodotto di carrelli precedenti. Se il tuo rapporto con la soia va meglio o pensi ancora che sia un’apocalittica schifezza e chiacchiere adorabili di tal genere.  E noi ci vediamo al prossimo carrello!

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10 COMMENTS

  1. Non sono mai stato un consumatore fedele di Nutella. La mangiavo, sì, ma quando mi capitava e senza problemi. Ma come dice il proverbio “non ti manca mai l’acqua finché il pozzo non si asciuga”. Ecco l’intolleranza e addio a tutto dal 2009.

    MAVIENIIIIIIIIIINUTELLAVEGANAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! ** Ora mi ricompongo, eh. **
    Posso tornare ad infornare muffin triple chocolate. (*_* )/
    Con permesso. <3

  2. vegan ciock e weetabix. per me è sì. °__°
    le altre cose non le ho mai provate ma lo farò presto, sì.
    bacini

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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