Ricette Vegetariane e Vegane

Verdure golose di Delphine de Montalier

Verdure golose di Delphine de Montalier con le fotografie di Charlotte Lascéve, editore Guido Tommasi. Il prezzo è di 25 euro ed è un formato rettangolare molto particolare perché lungo e stretto. Di Delphine ho scritto in occasione del volume Crudo, che se ti fa piacere leggere puoi trovare qui. Sempre per Guido Tommasi, oltre al volume Crudo, è uscito Fish & Fish e Torte dolci e salate. Le foto sono molto particolari. Non mi piacciono particolarmente ma lungi da me dire che mi dispiacciono, per carità. Sono forse un po’ lontane rispetto al mio gusto e a volte sembrano addirittura non avere il cibo completamente a fuoco (ma è Lunedì). Semplici però e senza fronzoli, rispettano la mia preferenza visiva, ovvero quella di avere poco cibo, ma ugualmente non riesco a entusiasmarmi. Sembra quasi che ci sia una saturazione mai vista. Non capisco davvero cosa possa “infastidirmi” così, eppure c’è. Quindi che Charlotte mi perdoni se la mia ignoranza fotografica non mi fa apprezzare siffatte bellezze, perché senza sarcasmo e ironia di bellezze comunque si tratta.

Diciamo che nonostante le ricette mi invoglino tantissimo a tentare di provare, le foto un po’ meno. Nonostante questo va detto che Verdure golose mantiene quello che promette dal titolo incisivo e pertinente. Un volume davvero prezioso che non ti deluderà.

Il Sommario? Eccolo.

  • Succo di verdure
  • Passato di verdure
  • Insalate
  • Verdure arrosto morbide
  • Piatti unici
  • Verdure croccanti
  • Salse Conserve
  • Schede pratiche
  • Indici

In succhi e verdure c’è solo l’imbarazzo della scelta e per una fissata come me che ne ha viste (e fatte) di tutti i colori tra centrifugati-smoothie-qualsivoglia verdura/frutta resa liquida, c’è ancora da stupirsi e dire “uhhh questo voglio provarlo!”. Insomma roba anche non stra-vista in giro. Anche qui la fotografia non ha colori sgargianti e sembra che le centrifughe siano asettiche. Ho trovato! Sono delle foto che a me personalmente rimandano una visione asettica (ma neanche asettica è corretto, uff. Difficile oggi, mi sa!). La sensazione che più si avvicina, mettiamola così. Tengo a sottolineare che si tratta di un gusto personale. E grazie al cielo non sono tutti psicopatici fissati come me. Magari se hai il volume o lo hai sfogliato e hai voglia di dirmi “Iaia sei la solita esagerata!” fatti sotto! Altrimenti se hai avuto la stessa sensazione parliamone e andiamo in terapia insieme.

Succo di barbabietola, carota e rosmarino. Succo di cetriolo, carota e mela. Succo di carota, arancia, zenzero e salvia. Succo di cetriolo, carota e mela. Succo di cetriolo, arancia e prezzemolo. Succo di ravanello, prezzemolo e carota. Succo di pomodoro, cetriolo e basilico. Succo di finocchio, pera e menta. Succo di pomodoro, cavolo, cerfoglio e prezzemolo. Succo di sedano, carota e rucola e molto altro. Nel capitolo “Passato di verdure” Purè di patate dolci al latte di cocco, Vellutata di cavolfiore e sedano, Vellutata di funghi, Vellutata di zucca, Zuppa fredda di cetriolo con yogurt e menta, Gazpacho-crema di avocado e parmigiano, Zuppa al crescione, la zuppa di verdure thai di tan. Il capitolo verdure comprende: asparagi bianchi, olandese e cremosa, porri alla vinaigrette, carciofi e vinaigrette asiatica, conchiglie ai fagioli coco, insalata di piselli freschi alla menta, insalata di fave al chorizo, cetrioli noa allo zucchero e insalata di manzo alla soia. Il capitolo verdure arrosto morbide: indivie grigliate al basilico e parmigiano, melanzane grigliate al barbecue, finocchio arrosto al limone confit, porri grigliati, pomodori teneri, zucca alla griglia e gratin dauphinois della mia mamma.

Couscous alle radici, couscous di primavera, la pasta al finocchio di tan, confit di cavolo rosso alle castagne, verdurini crude all’aioli, zucchine crude al parmigiano, cubetti di barbabietola al cumino, wol di pollo alla soia, brick alle zucchine, formaggio di capra e cumino, chips di cerdure, frittelle di patate dolci, tzatziki, guacamole, salsa agli asparagi per pasta o risotto, marmellata di cipolle e confit di scalogni ma ancora molto altro. Infine il capitolo Schede pratiche:

La scheda dei carciofi dove c’è scritto la stagione e il tipo di prodotto. Consigli per l’acquisto “il carciofo deve risultare pesante in mano e sodo. Le foglie devono essere chiuse, altrimenti vuol dire che non è fresco. Un trucchetto per verificarne la freschezza: le foglie devono staccarsi di netto ed essere ancora piene di linfa”. La conservazione, i prodotti derivati e la cottura nei diversi modi. Come dei carciofi si parla di asparagi, melanzane, avocado, carote, funghi, zucca, cetriolo, spinaci, finocchio, erbe fresche, piselli, fave, taccole, patate, ravanello e pomodori.

Cosa ne penso sinceramente? Rispetto ad altri libri -compreso Crudo stesso che amo- non mi ha entusiasmato particolarmente. L’impostazione grafica non mi fa impazzire e fondamentalmente non ha quel quid che mi fa sobbalzare; poi la nota dolente delle foto, che ripeto per mio e solo mio gusto trovo “sciapette”. Le ricette sono interessanti per carità ma sicuramente quel quid di cui parlo lo troverà -eccome se lo troverà- quel pubblico che con le verdure ci ha poco a che fare. Un vegetariano-vegano navigato o un amante delle verdure non troverà qualcosa di così sconvolgente e mai visto. Ad esclusione del primo capitolo che mi è piaciuto per gli accostamenti -intendo le bevande di frutta e verdura- e dell’ultimo capitolo che ho trovato molto utile e soprattutto particolare, perché non è sempre detto che venga inserita in un libro di cucina la spiegazione degli ingredienti, tutto il resto da parte mia è: bello sì, ma non balla (ma neanche questa mi convince. Che lunedì atroce è?).

Per chi invece è poco avvezzo alle verdure e si sta approcciando adesso allora: senza indugio un Sì sicuro e forte. Rimane comunque un libro curatissimo perché Guido Tommasi resta assolutamente una garanzia. Però ecco per i foodie incalliti, magari anche no. Mettiamola così.

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4 COMMENTS

  1. In effetti si, asettiche forse è la parola giusta. Non comunicano emozioni, anche se a leggere i titoli delle ricette mi verrebbe voglia difarle tutte. Solo che sono a letto e oggi non è decisamente il caso di mangiare verdura.
    E’un lunedì difficilissimo

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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