Ricette Vegetariane e Vegane

Il ragù di tofu

Il ragù di tofu è una di quelle preparazioni che sanno conquistare anche i palati più scettici. Pochi credono sia davvero tofu. Soprattutto chi non lo ama particolarmente per partito preso. Se hai problemi di intolleranza al glutine e non puoi adoperare il seitan questa è sicuramente una delle soluzioni possibili insieme ai classici ragù con i legumi che, lo sai, hanno un posto speciale nel mio cuore. È la versione vegetale di un grande classico che, pur rimanendo fedele all’intensità di sapore e alla ricchezza della tradizione, sorprende per la sua leggerezza e versatilità. Senza dimenticare il sapore.

Il ragù di tofu che vedi nel video l’ho realizzato con il bimby ma se devo proprio scegliere preferisco il metodo tradizionale in pentola e oggi vorrei prepararlo con te.

Ragù di tofu: la ricetta perfetta per un classico rivisitato

 

La scelta degli ingredienti

Per un ragù di tofu perfetto è fondamentale partire da ingredienti di qualità. Il tofu, che rappresenta il cuore della ricetta, deve essere sodo ma non troppo asciutto. Qui quello morbido potrebbe non tornarci utile a dirla tutta.  Io preferisco quello al naturale che si presta benissimo ad assorbire i sapori del soffritto e della salsa; se posso permettermi di consigliartene uno direi indiscutibilmente quello della Lidl che ha raggiunto un livello incredibile a un prezzo vantaggioso.  Non possono mancare un buon trito di sedano, carota e cipolla per il soffritto e una passata di pomodoro di qualità, meglio se fatta in casa o acquistata da un produttore locale; anche qui però senza problemi la confezionata. Quando lo sottolineo non voglio farti sentire sbagliata/o perché non hai tempo di farlo in casa, ci mancherebbe! È una specifica per raggiungere il top ma lo si può anche scegliendo un prodotto di buona qualità.

Prepara il tofu

Prima di iniziare il tofu va sbriciolato con cura se non addirittura frullato. Puoi farlo con una forchetta o con le mani (dipende dalla consistenza del tofu che hai scelto) ottenendo una consistenza che ricordi la carne macinata; a me piace passarlo tra le trame di una forchetta. Viene veramente perfetto. Altrimenti se è troppo sodo via di frullatore (giusto un colpetto veloce) e via! Per un sapore ancora più intenso puoi lasciarlo marinare per almeno 30 minuti con un filo d’olio e della salsa di pomodoro (una volta l’ho lasciato così tutta la notte in frigo ma onestamente la differenza non vale il tempo speso). Questo passaggio è facoltativo ma fa la differenza se si tratta di un tofu spugnoso e assorbente (come quello della lidl giusto per essere precisi)

 

Il soffritto

In una padella capiente, scalda un filo d’olio extravergine d’oliva e aggiungi il trito di sedano, carota e cipolla. A me piacciono i pezzi che si sentono e quindi non troppo eccoli ma qui dipende chiaramente dal gusto e quindi decidi tu. Lascia soffriggere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto, fino a quando le verdure diventano morbide e sprigionano tutto il loro aroma. Quando la cipolla è trasparente e tutto sembra prendere colore è il momento di aggiungere il tofu.

Aggiungiamo il tofu

A questo punto aggiungi il tofu sbriciolato nella padella. Alza leggermente la fiamma e fai rosolare il tutto, mescolando bene per amalgamare i sapori. Se è il caso di sfumare con il vino? Questo lo decidi tu come sempre ma un secco bianco potrebbe fare al caso nostro. È importante che il tofu prenda colore e assorba il gusto del soffritto. Se hai marinato il tofu in precedenza, noterai che i sapori saranno ancora più intensi. E se sfumi, neanche a dirlo, il tofu assorbirà il sapore e le note del vino.

Procediamo

Abbassa la fiamma e versa la passata di pomodoro nella padella. Aggiungi un pizzico di sale, pepe e, se lo desideri, una foglia di alloro o un rametto di rosmarino per un profumo erbaceo; sugli aromi come su tutto  dipende dal tuo gusto e dalla tua tradizione. Quello che fai con la carne o il pesce replicalo senza paura. Lascia cuocere a fuoco lento per circa 30-40 minuti (sono sufficienti ma anche un po’ di più, dipende dalla qualità del tofu) mescolando di tanto in tanto e aggiungendo un po’ di acqua calda se il ragù dovesse asciugarsi troppo. L’acqua calda, sottolineato. Perché aggiungere acqua fredda non è mai una buona idea in cottura. Abbassa tutta la temperatura ed è meglio che questi sbalzi non ci siano in generale.

Siamo pronti?

Il ragù di tofu è pronto per essere servito. Puoi usarlo per condire un piatto di pasta, farcire delle lasagne vegane o accompagnare un semplice piatto di polenta. È un condimento versatile che si adatta a mille usi, mantenendo sempre un gusto ricco e avvolgente.

Per un sapore ancora più deciso, puoi aggiungere un cucchiaino di concentrato di pomodoro durante la cottura o spolverare il piatto finito con un po’ di lievito alimentare in scaglie, che ricorda il sapore del parmigiano. Sono una fan scatenata del lievito alimentare! Alcuni aman fare il ragù di tofu con quello affumicato ma per mio gusto credo sia troppo persistente e no, non fa al caso mio (al massimo se proprio ne dovessi scegliere uno aromatizzato indubbiamente mi lancerei su quello al basilico o olive, che inciso amo!)

La conservazione

Il ragù di tofu si conserva benissimo in frigorifero per 3-4 giorni in un contenitore ermetico. Può anche essere congelato, rendendolo perfetto per pasti veloci durante la settimana. Basterà scongelarlo in frigorifero e riscaldarlo in padella con un filo d’acqua per ritrovare tutta la sua cremosità o un po’ di olio. Non amo molto surgelare ma quando faccio il ragù, come credo sia normale, ne approfitto per qualche porzione in più e il surgelamento rimane un’ottima idea!

Ragù di tempeh, lenticchie, ceci, fagioli, tofu, granulare di soia, piselli

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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