Ricette Vegetariane e Vegane

“Lasagne” di zucchine con “ragù” di tofu

La Ricetta più virgolettata del web

E lo so che se non mi conosci e sei capitato qui per caso sei già con la mazza da baseball in mano pronto a spaccarmi il monitor, il bimby e la carrozzeria della macchina. Con il ragù di mammà non si scherza e neanche con le lasagne, lo so. Calma e gesso, però. Vengo in pace. Non voglio dire che questo intruglio malvagio -ai tuoi occhi- è minimamente paragonabile ai sapori della tua infanzia e ricordi ma se tutto questo l’ha superato mia cugina Caterina che è bolognese e una delle mie migliori amiche, Giulia, che è ferrarese: dai. Puoi farcela anche tu. Se non puoi farcela chiudi tutto qui e vai -con la mia benedizione- in un food blogger dove si cuociono le costolette di maiale pastellate nel lardo. Lo capisco.

Fatte le doverose e noiose premesse eccoci oggi riuniti qui a parlare di lasagne che non sono lasagne e di ragù che non è un ragù. Non è meraviglioso? (non vorrei mai vedere le vostre facce in questo momento). Su Youtube ancora non mi hanno insultato e messo alla gogna (manca poco credo) e sorprendentemente neanche in casa (anche perché COMANDO io, ovviamente). Pensa che anche mamma incredula e con gli occhi da lemure sbigottito ha detto “ma sai che non sono orrende?” che sta un po’ per “è buono!”.

Ogni volta che facevo le lasagne vere (ma senza uovo e quindi non sono vere ma glissiamo pure su questo, ok?) in versione veg mi ostinavo ad adoperare il seitan. E sai come finiva? Che le assaggiavo giusto per il gusto di farlo -anche perché non sono mai stata una fan scatenata non solo della pasta in sé ma neanche della lasagna- e finivo riversa per terra con spasmi e rantoli. Il seitan  -che mi piace e non poco- per quanto mi ostini a provarlo a periodi alterni mi fa stare malissimo per la stramaledettessima intolleranza al glutine. Capita anche a te? Se ti capita -che gonfi e stai male- sappi che non sei tu ad avere qualcosa che non va, ecco. Perché le rassicurazioni prima di tutto.

Poi mi ricordo che santo Attila Hildmann aveva preparato il ragù di tofu e: eureka! Partiamo dal principio però. Di Attila ne ho parlato svariate volte e una delle ultime è stato proprio su RunLovers. Ne riparlerò presto anche qui perché è uscito finalmente Vegan for fit anche in italiano e nessuno ormai ha più scuse per comprarlo. Lo sfoglieremo ben presto insieme, insomma.

“Ragù” di Tofu

Attila preparava questo ragù di tofu in modo semplice e nel più classico modo possibile. Allora dopo anni e anni di tentativi con il seitan mi dico: ma quanto sono scema? Infinitamente è stata la risposta. Ma perché accipuffolina (brutta parola coperta, sì) non avevo mai pensato la cosa più semplice? Tofu! Ragù di Tofu! Ragù virgolettato, sì (che ansia!). Fatto il ragù e per giunta nel bimby (cosa che consiglio caldamente a chi lo possiede) ho fatto la scoperta del millennio. Ripeto. Ma quanto sono scema? Tutti in coro urliamo: tantoooo iaaaaiiiiaaaaa taaaaaaannnnttttto.

Molto più leggero

Molto più leggero, poco invadente e gustoso (se sei intollerante alla soia come al glutine faremo il ragù finto con l’avena, ok?). Questo ragù di tofu è davvero stata una bellissima scoperta e il consiglio di Attila, ovvero quello di fare delle “lasagne” con le zucchine per un piatto super leggero e gustoso è assolutamente da seguire. L’ho fatto e rifatto ormai tantissime volte. L’ho servito in diverse occasioni e a diverse persone. Risultato? Sorprendente. Si stupiscono tutti. Poi se vuoi farlo in versione vegetariana puoi arricchirlo con del parmigiano o con del formaggio. Con la besciamella perché no? Poi se vuoi mettere le lasagne VERE al posto delle zucchine, perché no? E tutta una serie di sacrosanti perché no.

Sta di fatto che il ragù di tofu di per sé è buono e per essere tofu -dirà la maggior parte- è già un bel passo avanti (tipo lo sbarco sulla luna, insomma). Ma in versione “lasagna” (e anche lasagna vera senza virgolette) di zucchine tocca un’apice di bontà inaspettato.

Abbandona i pregiudizi e prova. Sono sicura che ne rimarrai stupito. È una certezza.

“Lasagne” con “ragù” di Tofu

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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