Ricette Vegetariane e Vegane

Perché amo nutrirmi di alghe. In ricordo “ro Mauru”

Se mi leggi da un po’ sai che non sono un’estremista, che non osservo la dieta vegan come un credo religioso e che non sono affatto convinta che sia una dieta equilibrata. I miei motivi sono tanti ma non si conformano a un codice preciso e stabilito. Li so argomentare chiaramente ma non mi interessa farlo e non in ultimo non amo particolarmente ricevere e fornire dettagli inutili e personali che rimangono semplici curiosità fini a se stesse. Ognuno mangia ciò che ritiene opportuno e nessuno giudica il piatto dell’altro, regola numero uno che trova fondamenta semplicemente nel buon senso. Mi piace minimamente mostrarmi, anche perché leggenda metropolitana vuole che questi “insopportabili vegani” siano saccenti, aggressivi e vogliano insegnare, erudire e scolarizzare tutti! Beh. Diciamo che esisto io, Ombretta e migliaia di “insopportabili vegani” equilibrati che di indottrinare, contraddire e urlare proprio non hanno tempo e voglia. Del resto è magnifico così: libero arbitrio.

Se dipendesse esclusivamente dalla mia volontà vorrei tornare alla dieta vegetariana, che ho sempre felicemente seguito dai miei diciotto anni in su; anche se la mia dieta vegetariana nello stato da obesa comprendeva per la stragrande maggioranza del tempo: panino con pomodoro, mozzarella e maionese, patatine in busta e cioccolato di ogni tipo e sorta. Ma è una storia di cui ho già parlato e non inerente a questo discorso.

E nel “se dipendesse esclusivamente dalla mia volontà” c’entra anche molto la gravissima intolleranza al lattosio che dopo il feroce dimagrimento mi ha colpito inaspettatamente (e neanche troppo perché accade spesso in questi casi).

Che non sia una dieta equilibrata, quella vegana, me lo ha detto il mio Santo endocrinologo (al contrario di quella vegetariana che viene reputata sana ed equilibrata se opportunamente formulata e seguita) e diversi dottori che mi hanno aiutato nel mio difficile -tuttora- percorso; c’è da sottolineare sempre che comunque il mio è stato -ed è- un percorso particolare e segnato da un disturbo alimentare diagnosticato in adolescenza. Molte cose sono cambiate, nei periodi di stress invece non cambiano mai e fondamentalmente non mollare continua a essere il mio unico -e vincente- asso nella manica. Questa piccolissima introduzione perché ci tengo a collegare “l’argomento alghe” in modo preciso e contestualizzandolo per bene, a mio modesto avviso. Non voglio in alcun modo che questo macro argomento diventi strettamente correlato alla dieta veg, in genere. Che le alghe facciano bene, anche ai miei adorabili amici onnivori, è un dato di fatto. Li invito sempre -mia mamma compresa che grazie al cielo ha ceduto- a inserire le alghe nella loro alimentazione. La sintesi?

Non mangiano le alghe solo i vegani

Mamma non ha ceduto dietro mie insistenze, perché mai mi sono permessa di contestarle la sua dieta. Solo qualche volta, quando la vedo esagerare perché fa davvero un abuso di carne e latticini, mi permetto di ricordarle che già le proteine animali ogni giorno sono eccessive per la salute e non per filosofie e credi, figuriamoci per lei che ne fa uso tutti i giorni e tutti i pasti. Mamma tra una coscia di pollo a pranzo e una fetta di pesce spada la sera può anche farsi un panino con la fesa di tacchino al pomeriggio. Non è difficile intuire che in una situazione del genere forse una figlia -e non c’entra niente l’essere vegana- una parolina di buon senso la mette. Per amore e nulla di più. Comunque mamma, a onor del vero, a fasi alterne sta facendo la brava bambina e compra anche i burger di verdura e di soia. Certo poi ci mette la frittata sopra e la maionese e pure una piccola fettina di prosciutto ma del resto il “Nanda Fan Club” sul web esiste con delle motivazioni ben precise. Il dna calabro invoca prepotentemente frisole a colazione (grasso con frattaglie tutto in una magica crema da spalmare. Lo so, gira la testa solo al pensiero).

E quindi: Mangia le Alghe!

(con tono di minaccia, sì)

Devo dirti però che sono una ferma sostenitrice delle alghe, ovvero dell’inserimento di queste nella dieta. Uno perché ne ho una conferma importante da parte del mio endocrinologo/nutrizionista -e in questi giorni mi piace sottolinearlo perché per quanto io possa credere nella “medicina” naturale,  cure naturali, nella magia delle erbe/frutta e verdura sono anche una convintissima sostenitrice della medicina- che è una persona coscienziosa oltre che un vero e proprio luminare. Un uomo di scienza ma non retrò, diciamo così. Vorrebbe che mangiassi un po’ di pesce due volte al mese e lo scrivo sorridendo, ma. Non cedo, gli voglio bene lo stesso e quando i valori richiederanno un cambio di dieta allora sì che potrò prendere in considerazione l’idea. Il fatto è che i miei valori sono perfetti, tolto il ferro davvero basso che rimane una problematica da sempre. Anche quando ero obesa grave avevo il ferro a 12, per farla breve.

Questo dono antico e prezioso del mare

Sono tra i più antichi organismi viventi. Forme di vita primitive con struttura semplice ricche di proteine, sali minerali e oligominerali. Ho letto -ma vorrei scomodare il termine studiato con coscienza- che non tutte assorbono sostanze inquinanti come i pesci e che solo alcune tipologie sono a rischio. Sto leggendo un testo molto interessante al riguardo e vorrei soffermarmi su questo argomento specifico in separata sede. Già i Celti essiccavano le alghe per nutrirsi durante i lunghissimi viaggi e restare in forza. Le alghe, sicuramente più usate nei paesi orientali come Cina, Giappone e Corea, sono in realtà conosciute sin dai tempi antichissimi anche in altre culture alimentari, quali quelle occidentali: soprattutto Scandinavia e Inghilterra. Famosissimi gli “spaghetti di mare”. Senza andare lontano essendo Siciliana mi permetto di dire solo una parola:

Mauru

Pensando alle alghe è quasi normale pensare e far riferimento alla nori nel sushi o alla wakame o comunque in generale a preparazioni asiatiche. Eppure, senza andare lontano, esistono anche nella tradizione culinaria più antica siciliana. U Mauru è un’alga rossa tipica del Catanese. Non c’è catanese che si rispetti che non sappia la sacra ricetta “ro Mauru” (del Mauru). Le alghe sono: Chondrus crispus, Calliblepharis jubata e Grateloupia filicina. Alghe rosse e viola a cespuglio che raggiungono i 15-30 cm di lunghezza e si trovano nelle acque più basse.

 

U Mauru, mi raccontava papà, era un piatto povero che si mangiava in tipici chioschi o addirittura in riva al mare con del limone spremuto sul momento così fresco. Poi l’inquinamento, il fermo biologico e la convinzione che facessero male perché attiravano tutto il peggio che poteva essere scaricato in acqua e del Mauru neanche l’ombra. Adesso è ritornato in voga e più che mai diventato piatto da veri Gourmet. Consiglio vivamente a chiunque si trovi a passare di qui di provarlo; anzi vorrei proprio farci un video e soprattutto mostrarti dove hai la possibilità di reperirlo (sul Lungomare di Catania, precisamente nel Porticciolo di Ognina). Magari un giorno metto reflex sotto braccio, prendo la mia moleskine e vado a farmi una chiacchierata con l’adorabile signore che penso io. Un personaggio mitologico.

Le alghe sono autotrofe e quindi si autoproducono il proprio nutrimento per mezzo della fotosintesi clorofilliana e sono tantissime le varietà ma fondamentalmente si distinguono con i colori e quindi: verdi, arancione, rosse e brune, anche se alcune hanno dei toni violacei. Diverse volte ne ho parlato, anche sul Canale Youtube, ma per l’estate vorrei proprio soffermarmici maggiormente perché se in inverno ci corrono in aiuto con la preparazione dei legumi -soprattutto la Konbu- che risultano più leggeri e digeribili, in estate possono essere un’ottima alternativa o aggiunta alle classiche insalate. In pratica sì, ho proprio intenzione di arricchire l’archivio sulle Alghe.

La pelle

Lasciando stare le alghe per combattere la cellulite e l’adipe, argomento che vorrei affrontare in un altro momento, devo dirti che da quando frullo la konbu e la metto in faccia quasi faccio a meno di una delle mie marche preferite (ahimé costosissime), ovvero La Mer che sfrutta proprio le incredibili proprietà delle alghe. Con l’arrivo della bella stagione poi la stragrande maggioranza della popolazione -tranne me con filtro totale, ombrello, cappello e mascherina che manco Micheal Jackson- si esporrà al sole e contro le scottature e gli eczemi solari ci pensa la konbu, pure. Un giorno di questi voglio farti vedere la maschera a base di avocado e konbu da mettere sul viso. Roba che una volta tolta mi sento una ventenne (per poche ore, ma mi accontento). Se la volta scorsa mi sono soffermata sul fatto che le alghe aiutino a saziarsi e sgonfiarsi, questa volta volevo più chiacchierare a ruota libera del perché e del per come, senza un argomento specifico giusto per ribadire alcuni concetti che non volevo disperdere ma mettere nero su bianco.

Perché la questione alghe sembra interessare solo le persone “fissate” con l’alimentazione o ancor peggio appartenenti a credi/fedi/convinzioni alimentari e questo è quanto di più sbagliato e superficiale si possa pensare, sempre a mio modestissimo avviso. Non so quanto possa valere ma dalla mia posso dirti che a prescindere da tutto le alghe su di me hanno avuto effetti positivi -e scomoderei anche il termine miracoloso- su pelle e capelli. Sui denti pare che siano anche un toccasana ma non metto becco perché fortunatamente Madre Natura (leggi mio papà, che aveva una bocca e dei denti che manco un attore hollywoodiano dopo trattamenti dal mio miglior dentista) almeno lì ci ha pensato, tanto che il mio dentista MI ODIA perché ogni volta la domanda è: Che sei venuta a fare? Mi invento sempre qualche problema inesistente. Tipo che forse sono un pochino gialli ma il quesito è sempre quello: Che sei venuta a fare? (in realtà ci vado perché soffro di bruxismo per il nervosismo e lo stress. Ma manco quello è riuscito a farmi saltare l’arcata superiore. Per adesso, intendo. Magari ho così tanto insistito che rimarrò senza denti, evvabbè)

Ti va di cominciare a mangiarle?

Dai.

10 Motivi per Mangiare le Alghe

Idee per la wakame? Eccole

Le alghe per depurarci

VideoRicette

Patate alla Giapponese con l’alga Nori

Pollo alla Giapponese con alga Nori

Pannocchie con nori e sesamo

Insalata di Avocado, Sesamo e Wakame

Zuppa di Miso con Wakame

 

 

 

QUESTO POST È STATO PUBBLICATO IL: 

Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

Seguimi anche su Runlovers

Tutte le settimane mi trovi con una ricetta nuova dedicata a chi fa sport

MUST TRY