Bose SoundLink Mini II Diffusore, Bluetooth
Non è che io abbia un udito fine, anzi. Ho sempre sofferto con le orecchie (parte il momento drammatico della lamentatio? No, dai). Una vita fatta di otalgan e otorini, drammi e dolori per poi scoprire che ho sì dei bellissimi denti (DICONO!) ma ho un problema di chiusura mandibolare. In pratica (te la faccio breve ok?) potrebbe uscirmi fuori asse quell’ossicino che tiene la parte superiore e inferiore e ciao: salta tutto. Divento come la simpatica vecchietta della Casa dalle finestre che ridono. Cosa c’entra con questa cassa portatile bose?  Aspetta che ci arrivo.
Questo ha comportato un serio problema all’orecchio perché quell’ossicino maledetto è proprio vicino al timpano e compagnia bella. In pratica nonostante la mia giovanissima età (non credere a questa affermazione, ok?) per una serie di svariate ragioni che non sto a elencare ho perso anche un bel po’ di capacità uditiva. I miei amici si divertono a prendermi in giro (chiamali amici!) e quando in casa mi parlano e dico “non sento” tutti ridono (anche mia mamma, inciso. Grazie mamma!). In pratica questi tizi che dovrebbero far parte della mia vita, aiutarmi e sostenermi sono dei sadici che adorano prendersi gioco di me. Quando guardiamo un film o la tv a volte il malefico torinese mette il volume a 12 e io -che non sento niente- mi giro e domando “a quanto è messo il volume?”, lui risponde “50”. E io quasi piango perché mi sento peggiorata (inciso: se lo metti a 80 sento qualcosa. No dai sto esagerando. Settanta ma non lo dire a nessuno). Pure uomini e donne non sento più a 70. Tranne se c’è Gemma che piange o litiga con Tina, a onor del vero.
Capita che mentre lavori io guardi video su youtube, serie su netflix o film ma più spesso ascolti audiolibri dall’iphone (se disegno e non ho bisogno delle mie poche capacità cognitive) ma nonostante tutta la gente comune possa godere dell’audio di questi nuovi e fiammanti e tecnologicisssimi dispositivi in sintesi: non sento NULLA. E sto lì attaccata all’ipad o all’iphone in cerca del labiale o nella speranza che colga tre parole su sei (buona media). Il tutto è molto divertente sì, perché i problemi della vita sono altri ma pian piano stava diventando tutto a dir poco imbarazzante.
Capita che il mio amico Sandro Siviero, Big Ideas di RunLovers, che il cielo lo protegga sempre mi regali questo aggeggio qui. Lui, da bravo migliore amico, conosce tutti i miei punti deboli e con molta signorilità e tatto me lo ha fatto pervenire a casa dopo che per l’ennesima volta mi ero lamentata: NON SENTO NULLA! Anche perché quando parliamo al telefono lui scala le montagne, è in bici per il mondo, si tuffa con il bluethooth e se gli rimane tempo fa un salto pure nell’oceano pacifico a fotografare e scrivere un articolo. Il suono che emana questa cassa (wireless) della Bose, leader del settore, è qualcosa di sublime. Compatto puoi infilarlo in borsa e ti dico subito che poi io da sola ne ho acquistati altri tre. La solita esagerata? Forse, ma sono utilissimi e in diversi luoghi che frequento. È abbinabile a due dispositivi e la diffusione è così perfetta e nitida che ti commuoverai. La batteria dura davvero tantissimo. Prometteva dieci ore e tante sono se non di più. Mi piace il design impeccabile, la leggerezza se paragonata al suono e mi ha ridato senza girarci tanto intorno: le parole.
Mi ha ridato la serenità di non dovermi stressare ed essere costretta a intuire tra una parola e l’altra. Non mi vergogno affatto di questo mio problema e con tranquillità te l’ho raccontato. Anche mio papà non sentiva tanto bene e sarebbe di sicuro impazzito di gioia per questo aggeggio. Ogni volta che lo accendo penso proprio a questo. A come sia incredibile emotivamente e importante razionalmente risolvere i problemi apparentemente imbarazzanti (ho fatto un abuso di avverbi perché: mi piacciono. Mi piacciono tantissimo!)
Lo trovi anche su Amazon ma credo sia facilmente acquistabile in diversi rivenditori. Di Bose poi ho tantissimi altri prodotti e mai una volta non ne sono rimasta incredibilmente (aridaje con gli avverbi) soddisfatta.
Grazie a Big, mio badante di fiducia.