Ricette Vegetariane e Vegane

La Fluffosa al mango è servita

Ti parlerò ben presto nella rubrica La Libreria di Iaia de “Le Fluffose” di Monica Zacchia -torte decorate a cura di Valentina Cappiello- edito da I Food. Da questo splendido libro infatti è tratta questa ricetta. Mi metto in ginocchio sui ceci (bollenti e che continuano a mantenere il calore mediante una piastra giusto per soffrire di più) perché non conoscevo l’autrice. Adesso che ho rimediato ti dico che onestamente fa delle cose stupende che ti invito a vedere anche su Instagram.

 

“Se siete tristi basterà fluffare per essere più felici, o perlomeno non più tristi”.

Vorrei prepararle tutte. Quella al caffè, al mandarino e curcuma, al limone, vegana al cioccolato, alle cinque spezie senza glutine e quella all’estratto di mele e cocco. La mia scelta è ricaduta su quella al mango perché per me Natale è anche e soprattutto frutta esotica. Ho scritto di questo molte volte: in casa mia c’era sempre un enorme cesto speciale, inviato da uno dei migliori amici di papà, stracolmo di delizie che provenivano da tutti i luoghi. Si sognava con i litchi, il mango, la maracuja e quelle “noci strane”. Adesso è più “normale” mangiare qualche ciliegia giusto per sfizio ma trent’anni fa era davvero qualcosa di prodigioso. Il mango, come anche la papaya, quando ero piccola io non lo conoscevano in tanti. Ogni volta che ne parlavo vedevo i miei piccoli amici guardarmi straniti. Per questo tra le varie meraviglie che offriva il libro mi sono decisa: e mango sia. Questa fluffosa sul libro viene proposta con delle meringhe francesi alla curcuma, che non ho preparato perché in quell’occasione mi mancava la curcuma (e sembrava essere scomparsa dalla faccia della terra, sottotitolo). Mi sono ripromessa però di prepararle ben presto perché Monica dice che ce ne innamoreremo. E io ormai, ammirate le sue meraviglie, le credo eccome.

L’impatto scenico di queste fluffose, che non possono non farci pensare alla voce di Agnes che urla “it’s so fluffy”, è regale e importante. Portarle sulle tavole delle feste sarà un quid talmente chic che è inutile commentarlo.

 

La Ricetta

Ingredienti per uno stampo da chiffon cake da 26 cm

  • 300 gr di farina autolievitante
  • 300 gr di zucchero
  • 130 gr di olio di semi
  • 130 gr di estratto di mango (un mango)
  • 50 gr di estratto di lime con la scorza (un lime)
  • 6 uova bio
  • una bustina di lievito per dolci
  • una bustina di cremor tartaro
  • la scorza grattugiata di un limone bio
  • un pizzico di sale

Separa i tuorli dagli albumi. Setaccia la farina con lo zucchero, il sale e il lievito. Adesso aggiungi al centro di questi l’olio e l’estratto di mango e lime, i tuorli e la scorza del limone (io ci ho messo anche qualche pezzetto di mango ma non dirlo a nessuno. Piccolo piccolo piccolo). Mescola per bene tutto e a parte monta a neve ferma gli albumi con il cremor tartaro e versali nell’impasto della farina mescolando con cura. Versa il composto nello stampo e cuoci a 160 per un’ora e quindici minuti.

Capovolgi sul piatto da portata e aspetta che si freddi.

Ho servito con zucchero a velo. Che le meringhe erano davvero il surplus, ma sarà per la prossima volta. Perché ci sarà, eccome.

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15 COMMENTS

    • Ciao Dark, che piacere!
      Sì somiglia molto ma adesso vanno di moda, a quanto pare, le fluffose e non si parla di altro *_*

  1. Te l’ho già detto che io AMO il mango?? Ne sono praticamente ossessionata, giuro! Peccato però che nella mia città natale costi una cifra! Quando torno in Inghilterra, invece, è un must have della mia grocery list! Un bacio 🙂

    • Carly il mango, hai proprio ragione, è paradisiaco! Anche io lo amo particolarmente; soprattutto in versione salata. A te piace?
      Un bacio grande!

      • Son sincera, quando riesco lo mangio in purezza o dolce (perchè mi fa impazzire) ma proprio un paio di settimane fa, la mamma inglese del mio fidanzato me l’ha fatto provare in versione salata sotto forma di chutney in un delizioso chicken wrap! L’ho amato! Lei, che lo adora proprio come me, d’estate lo congela nelle formine dei cubetti di ghiaccio con un pochino d’acqua così da “insaporirla” 🙂 Siamo drogate! 🙂

    • Io e Ombretta non li abbiamo preparati ma rimedieremo! Promesso!
      Possiamo farli per capodanno? *_*

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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