Ricette Vegetariane e Vegane

La colazione a letto

Con il pentolino che mi ha regalato nonna

Domenica scorsa ci siamo lasciati con il mito della colazione a letto, ricordi? Non sono riuscita, mea culpa, ancora a bere neanche un caffè. A dirla tutta neanche a bere una spremuta. E se proprio devo sbilanciarmi con i dettagli no. Neanche il giornale. Non dico quello che bramavo lanciato dal postino come nei film americani ma neanche quello sull’iphone, per dire. Però sono riuscita a far fare un brunch al torinese in questi giorni. Non tanto perché volessi prepararglielo -sono pur sempre un animo spietato- ma per continuare nella mia opera di (anche auto) convincimento ai tuoi danni sull’importanza di questa coccola almeno durante le feste natalizie. Un sandwich con fesa di tacchino, senape e un mezzo cucchiaino di miele e sale. Un avocado da mangiare a cucchiaiate con il pepe e limone e un uovo fritto cotto in un altro di quei pentolini che mi ha regalato mamma (regalo di nonna), preziosissimi a dir poco. Sarebbe una colazione sostanziosa che ti permetterebbe di affrontare una bella passeggiata. Magari un’ultima corsa ai regali. Arriveresti sazio a pranzo e mangeresti leggero e non in ultimo questa botta di proteine, carboidrati e grassi accelererebbe il metabolismo (facendola spesso e non solo una volta, omettiamolo altrimenti ci viene la depressione).

 

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3 COMMENTS

  1. Buongiorno stellina! Qua di colazioni a letto proprio non se ne parla, in questi giorni sono tutte alzatacce all’alba e via di corsa. Già è un miracolo che riusciamo ancora a fare colazione tutti e tre insieme a tavola… Però non demordo, mi auguro che almeno la mattina di Natale riuscirò a organizzare qualcosa di carino per il mio Frugolino e per l’Inge. Bacetti a pioggia! ^_^

  2. colazioni a letto proprio non si può, però è da un pò che endo a obbligarmi a sedermi per un caffè e almeno un biscottino poi nel week end sveglia più pigra e mood più lento…però quasi quasi il prossimo weekend l’avocado lo provo!!!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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