Ricette Vegetariane e Vegane

Il mio piccolo segreto per organizzarmi a Natale e gli Indispensabili

Il momento si avvicina (panico!) e io ho un piccolo segreto che voglio condividere con te. Sicuramente sarà anche il tuo e non ti dico nulla di nuovo, eppure capita che quando lo dica non sia così insolito sentirmi dire “ma sai che è una bellissima idea? Non ci avevo mai pensato”. Le cose semplici stupiscono sempre e hanno una resa incredibile, è proprio vero.

Ti ho raccontato un po’ della mia tavola di Natale, qui.

Il mio cassettino magico

Ho predisposto nella tavola da pranzo, vicino alla cucina, una madia proprio perché è importantissima averla. Puoi tenere tutto a portata di mano: tovaglie, posate e quello che occorre per apparecchiare (e non solo). Nel mio caso -leggi: per quello che faccio sul web- sicuramente la situazione è esagerata e ho più del necessario; lo riconosco, ci mancherebbe e capisco che non tutti abbiano bisogno di questo spazio ma quello che non ti ho mai detto è che io tengo sempre un cassettino vuoto (anche due, a dirla tutta. Dipende) proprio perché i periodi cambiano e gli utensili di conseguenza. Soprattutto a Natale, Pasqua e nel mio caso Halloween perché se mi segui sai che mi piace molto festeggiarlo (sottotitolo: e far sì che ogni giorno sia un giorno di festa. Ci provo, insomma).

Il cassetto vuoto ti consente di mettere gli Indispensabili. Se non vuoi farlo per le apparecchiature specifiche, puoi farlo per queste feste; magari cogli anche l’occasione per smaltire un pochino di roba, riorganizzarla e fare una sorta di decluttering che non fa mai male. L’ho fatto proprio in questi giorni perché dovevo portare giù nel mio nuovo ufficio -cucina e salone vittoriano- alcune cose. Ho scoperto di avere doppioni e cose da dar via: non butto mai niente perché sono molto attenta e difficilmente ho oggetti rovinati o in disuso e qualora lo fossero entrano nell’ “archivio fotografico”, ovvero in quel luogo dove tengo solo le cose per i set fotografici e non per adoperarli davvero nell’uso quotidiano.

Nel cassettino magico del Natale metterò i portatovaglioli che voglio adoperare, le posate da portata, i servitorta e via discorrendo. Non mancheranno i sottobicchieri e le candele. Anche i tappi da bottiglia; perché Pier è un appassionato del buon vino e seppur io non ne capisca assolutamente nulla e mi senta male solo a sentirne l’odore trasformo quelle bottiglie che reputo antiestetiche e terribili per il contenuto (sì lo so, esagero sempre) in una versione edulcorata. Le vedo con il tappo da coniglio in ceramica e già mi sento meglio. Prova a fare anche tu un cassettino magico qualora non avessi mai provato perché scoprirai che ti sarà di grande aiuto.

 

 

Ma quali sono gli Indispensabili?

Ti dico i miei sperando di poter essere di ispirazione o aiuto nella lista dei tuoi; se poi vuoi farmi il regalo di dirmi anche i tuoi mi farai felice.

Sottopiatti

Poco importa se siano preziosi o meno; ce ne sono alcuni anche in plastica rigida dei colori natalizi per eccellenza -oro, argento, rame e rosso rubino- che fanno sempre la loro figura. Di sicuro quelli in ceramica o in vetro sono più eleganti ma mettere il sottopiatto è già una bella furbata perché la tavola acquisterà in un secondo raffinatezza e savoir faire. Prova ad apparecchiare allo stesso modo con e senza sotto piatto, ti renderai conto sin da subito che la differenza è abissale. Li trovi anche da Maisons du Monde e da Ikea a prezzi ragionevoli. Per non parlare di Amazon.

Vassoio

Un bel vassoio è sempre una grande idea. Perché puoi servire il tè. Metterlo a tavola vicino al centrotavola o come centrotavola stesso. Mi piace il vassoio al centro del tavolo con i fiori. Non l’ho visto da nessuna parte ma lo faccio spesso e ogni volta ricevo sempre tanti complimenti. Anche di quei vassoi a specchio, sai? Facili da trovare. Zara Home è pieno ma ovunque; giusto per dirne uno accessibile e facile in tutto il territorio. Vassoio a specchio, qualche fiore, una candela e il gioco è fatto. I vassoi poi sono deliziosi per servire il tè ma anche il caffè e coccolarsi in questo periodo dell’anno è francamente un obbligo.

La tovaglia speciale

Una tovaglia speciale non può mai mancare sia in casa che nel cassettino magico. Che sia linda e bianca con le stelline o rossa a quadretti in un ricordo anni ottanta poco importa; più vintage è meglio è. Adesso ci sono anche parecchie stoffe in vendita e a poco prezzo puoi davvero ottenere una tovaglia strepitosa che ti accompagnerà in momenti importanti. Io sono noiosa e lo sai preferisco virare sempre al bianco, ma sai cosa? Quest’anno ho ceduto grazie al consiglio di mamma e ne ho presa anche una rossa e una verde; che verde detto da me fa paura perché se mi leggi sai che è un colore che odio da sempre. Ma la parola d’ordine è: osare, provare e non fermarsi, no?

I tovaglioli sono una nota dolente e ne abbiamo ticchettato diverse volte, ma seriamente qualche tovagliolo di stoffa con un bel portatovaglioli ci vorrebbe, sai? Fa la differenza e la tavola acquista un valore incredibile.

Un bel centrotavola

Poche righe più su ho ribadito quello che sostengo da sempre: qualsiasi cosa può diventare un centrotavola. L’importante è averlo. Pier non ama molto il fatto che a me piaccia mettere i fiori e lo capisco perché alcuni trovano che sia scomodo per il passaggio delle portate e fastidioso per l’odore. Come dar loro torto? (però lo continuo a fare perché sono una brutta persona) Il centrotavola però non è soltanto fiori e fiori ma anche un oggetto, una teiera, un candelabro, un piccolo vaso trasparente con dentro qualche decoro e largo spazio alla fantasia. Un bel centrotavola di qualsiasi natura esso sia taglierà il tavolo in modo equilibrato e creerà delle linee armoniche che nel complesso verranno apprezzate molto visivamente.

Il cesto dei plaid

Da poco tempo ho questa tradizione. Un cesto, di qualsiasi natura ti piaccia, pieno di plaid. Fa sentire gli ospiti a casa ed è bello il gesto che ognuno prenda il plaid dal cesto per coccolarsi comodamente con te tra chiacchiere, divano e tè. Io ne ho presi diversi da Ikea; quelli base che non superano i due euro ma tu potrai scegliere anche dei plaid che già hai. Anche tutti diversi, effetto patchwork o tartan poco importa. Più il plaid “sa di plaid” più è bello. Per le ceste largo sfogo alla fantasia. Ti dico solo che in questo periodo puoi trovarle facilmente anche dorate e l’effetto scenico comprensivo di messaggio coccoloso è davvero molto intimo e importante.

 

 

Giochi da tavolo

Tra i miei indispensabili non possono mancare i giochi di tavolo. Li ho davvero tutti, collezionati negli anni. Pensa che ho anche il Pictionary di quando andavo al liceo ed è sempre stato un compagno fidato a cui sono tanto affezionata. Tirare fuori i giochi da tavolo è una buonissima idea per questi giorni. Ci divertiamo sempre a giocare con qualsiasi gioco esso sia. Quest’anno poi durante i giorni del Black Friday ne ho approfittato e ho preso di nuovo il Pictionary per una versione nuova e diversi giochi che mi mancavano. Ho ripreso il Cluedo in un’altra versione e anche Forza 4 che come tante cose negli anni erano stati persi. Fare un angolo con tutte queste scatole, con le carte e i fogliettini è un promemoria per le parole d’ordine: sorridere e giocare. Alla fine dell’anno ce lo meritiamo un po’ di sano riposo e gioco, no? In fondo il Natale è anche questo.

Candele e lucine

Che siano nel cassetto magico o negli indispensabili poco importa ma non possono mancare mai. Ho riempito casa di lucine e te ne ho parlato anche un pochino qui quando ti ho mostrato la libreria del mio salone.

Un vassoio pieno di candele, delle lucine dietro la tenda o sparpagliate sulla libreria o sulla testata del letto che fa tanto Youtuber americana alle prime armi. Luci infilate nei barattoli e la mamma di Will di Stranger Things ovunque, insomma. Non bastano mai luci e candele e riescono a far diventare magico anche un caos senza senso. Per quanto mi riguarda ho messo anche le lucette in bagno. Mi odiano tutti ma io sono così felice che poco importa.

Il Servizio buono

Ma anche quello cattivo. Sono anni che non smetto di dire che il servizio buono va usato per se stessi e non per gli altri. Con coraggio bisogna tirarlo fuori e adoperarlo, sfruttarlo e amarlo. Abbandonarlo non gli farà acquistare valore ma lo farà morire e lo mortificherà. Sì, certamente non è divertente tirarlo fuori e lavarlo per sporcarlo e rilavarlo, penseranno in tanti ma è una coccola che dovremmo imporci. E se non abbiamo il servizio buono? Che male c’è! Neanche io ho il servizio buono come si intendeva una volta. Un servizio Ikea da sei anche con gli sconti può diventarlo se ci mettiamo amore e devozione. Scegliere un bel servizio base -anche a basso costo-e arricchirlo con i sottopiatti, con un centrotavola curato farà fare un figurone. Non tanto per gli altri intendo. Quanto per te. Perché te lo meriti e mangiare in una tavola ben apparecchiata fa la differenza, eccome.

Carta marrone e nastrini e passamanerie

In casa non manca mai la carta marrone da imballaggio e quella bianca da sarta perché queste due carte mi consentono di essere sempre preparata a tutto. Se c’è un regalo dell’ultimo momento o inaspettato. Vengono fuori pacchetti meravigliosi e su Pinterest giusto per dirne una ne trovi di bellezza inenarrabile. Senza contare che nastrini, corde anche alimentari o grezze da ferramenta fanno sì che tutto si arricchisca in modo regale e raffinato. Mi piace ultimamente aggiungere anche la frutta che essicco io stessa con l’essiccatore, infiocchettare e mettere vischio ed eucalipto. Largo sfogo alla fantasia ma diciamolo: tra gli indispensabili non può assolutamente mancare l’involucro per i regali, sorrisi e dolcetti.

 

Ce ne sarebbero altri indispensabili ma se continuo a chiacchierare forse ti terrorizzo e quindi la smetto. Per qualsiasi dubbio o perplessità. Per qualsiasi domanda chiedi pure. Magari possiamo discutere dell’apparecchiatura insieme. Io lo sto già facendo su Instagram dove ho un contatto molto diretto con voi tutti e la cosa mi rende felice. Sto facendo il possibile e l’impossibile per rispondere. È strano come in privato ci siano più richieste che pubblicamente. Lo capisco e la cosa non mi crea affatto problemi, anzi ne sono lusingata e onorata. È solo un pochino di tempo che chiedo. Puoi scrivermi anche qui sotto perché come ripeto sempre Instagram e blog sono in assoluto le due parti che leggo di più.

E allora? Tu il cassettino magico lo usavi già? Vuoi parlarmi della tua apparecchiatura e dei tuoi indispensabili?

Un bacio e che sia una giornata piena di stelle e sorrisi.

Ti aspetto sulle Stories

Per tutti gli aggiornamenti riguardo le tombole e i deliri ti consiglio di seguirmi su Instagram perché sarà lì che annuncerò le tombolate e trascorreremo insieme il Natale. Ogni giorno all’interno delle storie ti racconterò le mie giornate e condivideremo -perché il plurale è d’obbligo- tutto quello che di più bello c’è. E anche quando non c’è: lo inventeremo.

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Se ti fa piacere commenta e scambiamo anche quattro chiacchiere lì, perché il maledetto algoritmo se non  commenti o non interagisci con me ti farà ben presto scomparire maghetta e iaiaguardo dalla timeline. Grazie infinite.

Clicca per la magia

 

Il Ricordo

Dimenticavo. Il ricordo. Un oggetto che ti ricorda qualcosa di speciale. Non deve c’entrare necessariamente con il resto, anzi. E diventare un punto di rottura se vogliamo. Questa brocca di vetro e argento è un regalo di mamma prezioso che tengo nel cuore e che mi ricorda momenti passati che mai andranno via dal mio cuore. Mi piace sempre portarlo in tavola. Ne ho cura ma non ho paura di usarlo; perché avere cura non è solo protezione secondo me. Ma più avere un contatto. Seppur minimo ma con contatto. In questo modo lo si ha anche con il ricordo in modo tangibile. Quasi come fosse una passaporta per andare da in un altro mondo.

 

 

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2 COMMENTS

  1. Bellissime idee, le mie preferite? Il cesto dei plaid e i giochi da tavola (io amo Risiko) 🙂
    mmmmh mi hai fatto venire voglia di comprare un candelabro da usare come centro tavola!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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