Ricette Vegetariane e Vegane

Ciambella marmorizzata al tè matcha con nocciole, noci, pistacchi e bacche di goji

È tutto lento talvolta e poi improvvisamente va veloce. È un anno cominciato strano, te lo confesso. Che non capisci bene tutto quello che è successo. Sandro, big ideas di Runlovers sì, l’altro giorno mi fa: “dai è solo l’anno dei grandi spaventi ma poi finisce tutto bene, hai visto?”. Non ho saputo dirgli che sì, poi finisce tutto bene perché niente finisce e inizia ma tutto scorre e cambia. Lentamente talvolta e poi improvvisamente veloce: sia nelle cose bellissime che l’esatto contrario. Non ti racconto nello specifico per non annoiarti e perché non avrebbe senso ma è come se insistentemente gli eventi volessero ricordarti in modo costante e il più delle volte con crudeltà quanto sia difficile ancora credere nei sogni e nella loro realizzazione. Che poi i sogni cosa sono? Che sapore hanno?

Per quanto mi riguarda solo un po’ di serenità, di tempo per ritrovarmi e accettarmi ma soprattutto per portare a termine gli obiettivi. Ecco io ho sviluppato un’ansia che prima non avevo: non riuscire a portare a termine i progetti. Stupido, no? Si deve vivere progettando ma si deve sempre tenere conto che non si possano terminare. Perché oltre il volere c’è anche un potere che molto spesso non dipende da me e da te. Arrendersi non è sempre da codardi, del resto.

La verità è che io continuo a frignare perché mi manca papà. Da quel giorno per me è una lagna continua, hai visto? Erano i miei capelli di Sansone, gli spinaci di Popeye e pure la lacca per il ciuffo di Little Tony. Era la mia droga, papà. La mia musa, il mio motivatore e sostenitore. Non che intorno non abbia decine -davvero decine- di persone che mi supportino, incoraggino e amino come forse neanche merito ma la mia testa è sempre fissa lì in quel punto. Arrabbiata con la vita perché “me lo ha tolto”. Intristita perché non tornerò mai come prima. Stanca di pensare che non lo rivedrò mai più. E sì certo. Posso immaginarlo, ascoltare la sua voce, vederlo su una cassetta e pure sull’iphone. Ma non riesco a farlo perché è come gettare una cucchiaiata di sale in una ferita che getta sangue senza fermarsi.

A papà piaceva moltissimo la ciambella con i bicchieri. Era sempre felice quando la facevo. A volte cerco di cambiarla come in questo caso. Metto il matcha, aggiungo pistacchi. La faccio marmorizzata e non. Cerco di cambiarla come i miei giorni senza di lui ma.

Ma la ricetta quella vera aveva tutto un altro sapore. E io non la preparo di certo con lo stesso entusiasmo.

I ricordi? Sì. Sono fondamentali ma vivere e non ricordare è nettamente meglio.

 

La Ricetta

  • 3 bicchieri di farina
  • 1 bicchiere di zucchero integrale di canna
  • 3 cucchiai abbondanti di miele
  • 1 bustina di lievito
  • 3 uova
  • 2 cucchiai abbondanti di tè matcha
  • 1 bicchiere di yogurt intero bianco

nocciole, bacche di goji, uvetta, pistacchi, noci e qualsiasi cosa ti venga in mente è sempre una buona idea.

Lavora tutti gli ingredienti insieme senza un ordine preciso e poi sopra metti: nocciole, bacche di goji, uvetta, pistacchi, noci. In forno a 180-190 per 40 minuti circa. Prova stecchino e via.

Se vuoi fare l’effetto marmorizzato metti il matcha in una porzione di impasto soltanto e poi versalo su quella principale, girando un po’ lo stecchino in modo che in cottura faccia i movimenti. Carino, no?

 

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5 COMMENTS

  1. Ho lo stesso problema con i progetti e l’ansia del “terminare”.
    Fino a poco tempo fa non ero in grado di accettare la resa, poi piano piano ho imparato.
    Bisogna provarci perché è l’unico modo per accettare anche le parti positive insieme a quelle negative.

    Bisogna accettare anche i sentimenti dolorosi, senza pensare che siano sbagliati.

    Insomma ora però ho fame e voglio la ciambella.

  2. in questo periodo sono in fissa con le nocciole e tutta la frutta secca quindi questa ricetta vedo di rifarla e divorarla quanto prima:D

  3. Questo dolce deve essere buonissimo! La cosa bella è che è facile da preparare e mi permette di far fuori tutti gli avanzi di frutta secca che ho in dispensa…
    😉

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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