Ricette Vegetariane e Vegane

Le Olivette di Sant’Agata con il fondente e caffè bollente

Dopo aver parlato delle Minne di certo non potevamo non ricordare le olivette di Sant’Agata. In questi anni te ne ho parlato diverse volte e questa ricetta, riconfermatissima, in realtà te l’ho già lasciata. Oggi con una piccola variante golosa al gusto di cioccolato che ti sorprenderà. Catania festeggia la sua amata Sant’Agata riversandosi nelle strade -tra banchetti pieni di torrone, caramelle, specialità dolciarie e vairegatissimo street food- nonostante la pioggia battente inarrestabile degli ultimi giorni. La Festa di Sant’Agata è debitrice di parecchi aspetti dei culti della classicità e ci sono moltissimi riferimenti chiaramente alla cultura greca; del resto siamo pur sempre nella Magna Grecia, no?

Non mi ero mai appassionata, come quest’anno, alla storia di questa donna così amata e sentita tra lava e mare; legata, come dicevo, alla cultura greca in modo praticamente indissolubile. Complice Laura, diventata l’anno scorso la mia assistente personale dopo essere già zia e soprattutto amica (devo raccontarti un sacco di cose, sì), appassionata della tradizione e devota mi sono lasciata totalmente affascinare da questa narrazione incredibile. Ci sono chiaramente diverse versioni ma la leggenda dei martiri di Sant’Agata hanno un gusto di una tale forza che diventa per certi versi motivante. Una donna coraggiosa, un’eroina, che non si è fermata davanti a nulla e ha lottato con una forza inimmaginabile affidandosi a se stessa e alla fede. Sarà che ormai sto invecchiando, o semplicemente che con il passare del tempo si ascolta tutto in modo diverso e maturo. Mi sono ripromessa di approfondire l’argomento. Agata, mi ha davvero sorpreso. Inaspettatamente.

Sulla leggenda dell’olivo ci sono diverse versioni. La più conosciuta è quella che la vuole in fuga dai suoi inseguitori trovare riparo sotto un olivo selvatico nato sotto i suoi occhi capace di proteggerla e nutrirla. L’olivo la sfamò con i suoi frutti ed è per questo che Catania si riempie di piccole e deliziose olivette a base di mandorla e zucchero.

 

Ricetta

Per 8 persone circa: 250 grammi di mandorle spellate, 150 grammi di zucchero, pochissima acqua e colorante alimentare verde.  Zucchero per decorare.

In un recipiente versa lo zucchero e nel frattempo frulla le mandorle spellate fino a ridurle in farina. Unisci la farina di mandorle allo zucchero e aggiungi pochissima acqua. Comincia a impastare. L’acqua non dovrà superare il mezzo bicchiere e l’impasto dovrà risultare piuttosto compatto e non troppo molle. Aggiungi quindi il colorante (prediligi quello in gel) e amalgama per bene sino a ottenere un composto dal colore omogeneo. Conserva in frigo per 20 minuti il materiale ottenuto e poi passa alla formazione delle olive facendo dapprima delle palline e poi ovalizzandole un po’. Passale nello zucchero che hai distribuito su un piatto e conserva in frigo prima di servire. Non si mangiano fredde ma a temperatura ambiente. Queste olivette fresche, al contrario di quelle reperibili nei bar e nei panifici, è meglio conservarle in frigo. Anche fuori dal frigo ma non vicino a fonti di calore. Se sei goloso come me tuffale nel cioccolato fondente. Sono divine!

 

 

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2 COMMENTS

  1. La curiosità a riguardo sta aumentando ma non voglio cedere del tutto perché preferisco ascoltarle da te queste storie, un’olivetta alla volta

    • ne ho prese un generoso bottino da dividere. Spero il più presto possibile*segue tempesta di cuori.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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