Ricette Vegetariane e Vegane

Hot Cross Bun

 

L’ultima volta che ho parlato di Hot cross bun in un post apposito era il 2012; hot cross bun peraltro in versione vegana. La tradizione pasquale europea è ricca di paninetti -non troppo dolci- con la presenza di uvetta e talvolta anche canditi. Perfetti per il brunch e per l’ora del tè dove assaporare formaggi e salumi con confetture/chutney insieme a questa tipologia di panini/brioche, gli hot cross bun sono assolutamente: per-fet-tttti.

Una vera e propria istituzione in Inghilterra, e famosi in tutto il mondo, possono essere speziati con l’immancabile cannella sì ma anche con il cardamomo. Vengono serviti il Venerdì Santo e sono riconoscibili, come moltissimi preparati dell’Est Europa, per la presenza della croce che rappresenta la crocifissione. Spennellati con miele e e sciroppo di mais per la maggior parte delle volte sono appiccicosi e morbidissimi dentro. Ti propongo questa ricetta strepitosa che ho fatto e rifatto (e ti confesso pure congelato) e non ti consiglio di farli: TE LO IMPONGO!

Oh. Questa volta mi arrabbio, te lo dico. Li ho mangiati (troppi!) anche io e con della marmellata di arance amare li trovi sublimi. Li immagino in un cestino da picnic. Perfetti per una gita fuori porta (ma pure dentro casa) e da regalare insieme a qualche confettura o marmellata.

La Ricetta

Ingredienti per 15-17 paninetti

  • 500 grammi di farina manitoba
  • 300 ml di latte intero
  • 80 grammi di zucchero
  • 50 grammi di burro
  • un limone
  • un uovo
  • 60 grammi di arancia candita (e anche cedro se ti piace)
  • 40 grammi di uvetta passa
  • scorza di un’arancia grattugiata
  • 15 grammi di lievito di birra
  • 3 cucchiaini di cannella in polvere
  • un cucchiaino di sale
  • un cucchiaio colmo di mix di spezie (zenzero, chiodi di garofano, noce moscata)

4 cucchiai di farina e 4 cucchiai di sciroppo d’acero

Scalda un po’ di latte (prendendolo dai 300 ml) e lascia sciogliere dentro il lievito. Versa nella planetaria la farina con il sale, le spezie, lo zucchero e il burro fuso. Aggiungi l’uovo, e poi infine il latte pian pianino. Impasta per almeno dieci minuti aggiungendo un po’ di farina qualora dovrebbe risultare troppo appiccicoso l’impasto. Copri e lascia lievitare un’ora e mezza. Riprendi l’impasto e mettilo su un piano infarinato per bene. In un recipiente raccogli l’uvetta, la scorza d’arancia, la mela tagliata a pezzetti piccolissimi e i canditi. Mescola il tutto nell’impasto e rimpasta di nuovo tutto per bene a mano fin quando tutti gli ingredienti sono ben amalgamati. Copri e lascia lievitare un’altra ora al coperto. Trascorso il tempo dividi in 15-17 panetti circa orientativamente e forma delle palline ponendole su una carta da forno. Lascia almeno 4-5 centimetri di distanza perché cresceranno. Non tantissimo ma cresceranno. Sistema la teglia in frigorifero (se non ci entra fai come me: lascia fuori perché le temperature di notte sono ancora fresche e non troppo calde) e lascia riposare tutta la notte. Trascorsa la notte mescola i tre cucchiai di farina con poco acqua fino a ottenere una pastellina liquida e con l’aiuto della sacca da pasticcere disegna la croce sopra e inforna a 220 per 15 minuti fin quando saranno belli gonfi e dorati. Dopo che hai sfornato spennella con lo sciroppo d’acero quando sono ancora caldissime. Dopo lascia raffreddare e servi.

Come ti dicevo ho provato a congelarli proprio per averli a disposizione e devo dirti che non ci sono stati problemi. Sono “contraria” al congelamento e non lo faccio mai se non durante le feste talvolta per i lievitati. Devo ammettere, con stupore, che questi sono davvero perfetti.

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2 COMMENTS

    • Grazie Valeria per avermelo fatto notare. Va messa, sì. Ho modificato il post.
      Grazie infinite! Sono fusa!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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