Ricette Vegetariane e Vegane

Una frittatina primaverile speciale

Il finocchietto selvatico è un ingrediente importantissimo nella cucina siciliana e anche sarda. Il sapore inconfondibile di questa pianta spontanea aromatica oltre ad avere molte proprietà benefiche rende dei piatti tradizionali unici e irripetibili. Senza il finocchietto, infatti, il carattere inconfondibile di queste preparazioni perderebbe il senso stesso.

Originario delle zone mediterranee è perfetto per aromatizzare il pesce e la carne. Uno dei piatti siciliani più famosi in tutta la penisola e non solo è la pasta con le sarde: finocchietto selvatico, pinoli, uvetta e un pochino di concentrato (se vuoi). Le immancabili sarde neanche a dirlo ma che puoi sostituire con i “masculini”, ovvero le alici.  L’ho preparata diverse volte questa pasta deliziosa e pure nelle storie di instagram  insieme a te.

Mi piace moltissimo il finocchietto selvatico (che noi catanesi chiamiamo anche Finucchieddu rizzu – ricciu- proprio perché ha un aspetto riccioloso, sì) soprattutto se reso polpetta (neanche a dirlo sul macco!). Mamma fa delle polpette di finocchietto che sono davvero incredibili! Dovrebbero esserci qui sul Blog. Uso il condizionale, ahimè, perché con i problemi che sto avendo con il provider non mi compaiono nell’archivio. Ma ne sono praticamente sicura. Appena tutto sarà ripristinato ti metterò il link e aggiornerò il post. Ma sai che ti dico? Un giorno di questi le facciamo insieme! Magari sul Canale youtube perché capisco che è di più facile consultazione anche se ormai su Instagram tra IGTV e Storie in evidenza è possibile catalogare in modo abbastanza ordinato.

Il finocchietto qui cresce spontaneamente e non è difficile trovarlo a bordo strada (come non è difficile trovare persone che lo raccolgono). Il mio proviene dall’orto di un amico ed è di una bontà inaudita. Molto profumato!

Un altro modo per gustare il finocchietto selvatico è senza ombra di dubbio una semplice frittata. Bisogna avere l’accortezza di sbollentarlo però un pochino prima. In acqua bollente salata. Dopo tagliarlo finemente perché è molto “riccio” appunto e “fitto”. Potrebbe infastidire il palato ed è un bene quindi pre-trattarlo in questo modo. In acqua bollente per 15-20 minuti e poi tagliuzzato un pochino.

Meglio sbollentarlo? Sì

Perfetto per essere aggiunto ad altre erbe aromatiche se vuoi, altrimenti solo finocchietto, uova sbattute e un po’ di pecorino o parmigiano grattugiato. Sale, pepe e via. Potresti anche imbottirla con della salsiccia questa frittata per una versione ancor più golosa. Il finocchietto con la salsiccia, mi dicono, è perfetta. Mai provata ma diamo fiducia ai miei palati preferiti, no?

 

 

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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