Ho perso solo il primo inktober, quello del 2016. Ne sono rimasta affascinata vedendo su Facebook le illustrazioni a dir poco meravigliose della mia Letizia Rubegni.
Non avevo idea di cosa fosse. Immaginavo fossero dei suoi lavori. Un esercizio; essendo lei un’illustratrice professionista, oltre che di una bravura sconvolgente. Non avevo capito che da lì a breve mi sarei innamorata per sempre dell’idea. Del concetto. Di condividere la “parte oscura”. Di china, anima e immaginazione. Grazie a Letizia, Inktober è diventato a tutti gli effetti un appuntamento irrinunciabile. Un modo per poter stare insieme a lei, Ombretta e Giulia. E poi ancora negli ultimi due anni con Claudio, Agnese e Chiara. Durante l’anno ne succedono sempre tutti i colori, ma a Ottobre ho la certezza che ce ne sia solo uno. E che sia insieme.
Ce ne fossero di certezze così, sempre!