Arancino o Arancina? Nel video sotto, pubblicato su IGTV, ti spiego tutto e il mio punto di vista. Quella di oggi è una ricetta speciale. Sono gli arancini di Gianna, la mamma della mia Laura. Gianna è una donna incredibile, che adoro e sicula da mille generazioni; oltre che una cuoca bravissima capace di sfornare ogni sorta di meraviglia. Mamma e Gianna fanno due versioni diverse e te le racconto nel video.
Questi sono i classici arancini catanesi. Una ricetta -te lo dico seriamente- incredibile e facile. Otterrai facilmente degli arancini buonissimi.
GLI ARANCINI DELLA ZIA GIANNA
PRIMA FASE:
Devi preparare un sugo molto compatto con 500 grammi di carne classica da spezzatino. Fai il battuto sedano, cipolla e carota con olio extra vergine d’oliva. Una volta che la cipolla sta cuocendo per bene mettere i pezzi di carne e lascia insaporire. Aggiungi 200 grammi circa di astratto di pomodoro o concentrato di pomodoro. Aggiungi poi 500 ml di salsa di pomodoro, sale e pepe macinato sul momento. Lascia cuocere a fuoco lento per 4 ore fin quando la carne risulta morbidissima e si può sfilacciare.
Una volta cotta la carne, prendi i pezzi e mettili da parte. Dividi il sugo dalla carne. Se dovesse rimanerti della carne e del sugo puoi fare lasagne, pasta e tanti altri manicaretti.
SECONDA FASE:
Devi preparare il riso. Io ho usato 4 bicchieri di riso e 6 bicchieri di acqua. Ho cotto alla maniera giapponese; ovvero ho messo acqua e riso in una pentola e ho chiuso con il coperchio. Ho cominciato la cottura a fuoco molto alto e sostenuto. Quando ha raggiunto il bollore ho abbassato al minimo. Il bollore lo vedi senza alzare il coperchio dal borbottio e dalla fuoriuscita di acqua dal coperchio. Ho lasciato cuocere a fuoco bassissimo fino al tempo di cottura del riso (il mio era intorno ai 20 minuti. Puoi usare riso per risotti o vialone nano, ancor più perfetto). Una volta cotto il riso aggiungi lo zafferano. Se usi i pistilli come me lasciali in infusione almeno un’ora. Aggiungi al riso 50 grammi di burro con 4/5 cucchiai generosi di parmigiano grattugiato fresco. Lascia raffreddare il riso.
Gianna mette un chilo di riso per 3 litri di acqua; il risultato è praticamente lo stesso. Gianna non mette il burro e il parmigiano e vengono perfetti lo stesso.
TERZA FASE:
Una volta raffreddato il riso puoi procedere alla composizione dell’arancino.
L’arancino va fatto con una doppia panatura. Dapprima solo pangrattato e deve riposare. Poi prima della frittura va spennellato (o immerso) in una pastella composta da acqua e farina che farai ad occhio (liquida ma non troppo). Di nuovo passata nel pangrattato e via a friggere. Olio di semi caldissimo. Meglio se l’arancino viene sommerso. Va mangiato caldissimo. Uno dei più famosi arancini è quello al burro e dentro ha burro appunto, formaggio e se vuoi prosciutto cotto. Lo puoi fare adoperando anche della besciamella. Famosissimo anche quello alla parmigiana con dentro melanzane fritte, salsa e prosciutto cotto. Un altro arancino che trovi sempre nelle Tavole calde è quello con besciamella, formaggio e spinaci. Ormai lo fanno davvero in tutti i modi con particolare attenzione alla presenza del pesce e quindi salmone o pesce spada. Puoi davvero interpretarlo come vuoi.
La videoricetta su IGTV