Ricette Vegetariane e Vegane

La granita di mandorla

Il latte di mandorla guardando l'isola delle Correnti. Un sogno.

Latte di Mandorle. Mamma mia, il latte di mandorle ghiacciato! Ne ho parlato e riparlato ma ti segnalo questo articolo riassuntivo dove c’è scritto davvero tutto quello che c’è da sapere. 

Non parliamo di quello macchiato con il caffè bevuto sul dondolo mentre guardi le stelle di Portopalo. Bancali di fazzoletti non basterebbero per la commozione che mi ha appena colto. Però non quello con il panetto. E neanche quello comprato al supermercato (dai, quando sei di fretta pure quello. E comunque il panetto migliore rimane da Russo a Santa Venerina; quello non è un semplice panetto).

Quello fatto con le mandorle. Quello che dosi tu lo zucchero. Quello che prepari con chi ami. Quel rumore della forchetta girata per controllare la consistenza dei cristalli della granita. Quelle mattine al mare con i piedi scalzi e la colazione con il mare che entra dalla finestra. Il latte di mandorla, come la granita, è una magia che non si può raccontare in poche righe.

Come si fa?

Gli ingredienti sono: 500 grammi di mandorla di Avola spellata, 2 litri di acqua naturale e 200 grammi di zucchero. Ti dico 200 grammi di zucchero e sono davvero pochi perché generalmente mettono  il doppio ma se le Mandorle sono buone ti assicuro che questa dose è più che sufficiente. Assaggia le mandorle, comincia a sentirle. Senti. Prova. A sentimento.

Frulli acqua, mandorle e zucchero insieme. Versi in un recipiente e lasci riposare sei ore. C’è chi la fa riposare la metà. Buona uguale ma con sei direi che il gusto si sente più forte. Trascorso il tempo filtra con un colino a trama fitta in modo da separare il latte di mandorle ottenuto dalle mandorle stesse. Già così hai un latte di mandorle strepitoso! Riponi in freezer e ogni oretta con la forchetta rompi i cristalli.

In molti dopo che la granita si è praticamente ghiacciata ripassano nel bimby o nel frullatore ma in verità occorre solo una forchetta. Il grasso della mandorla farà il resto. Una cremosità che ti sorprenderà. E poi? E poi la magia ha inizio!

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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