Ricette Vegetariane e Vegane

I pacchetti di natale e la cura

Merletti, velluti e carta da imballaggio

IL PODCAST DI OGGI

SESTO EPISODIO, speciale dedicato a San Nicola (Auguri a tutti i Nicola!)

Santa Claus e il Krampus:

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Santa Claus= San Nicola. Ma chi è davvero questa importante figura storica e religiosa ?  La sua figura in realtà è avvolta nel mistero ma si è praticamente sicuri, storicamente, che sia vissuto davvero e il suo nome compare anche nelle liste dei partecipanti al primo concilio di Nicea avvenuto nel 325. Non ci sono vere e proprie notizie storiche certe, come spesso accade, ma alcune sembrano le più fondate. Oggi facciamo un viaggio nel tempo e scopriamo insieme la vera entità di Babbo Natale/Santa Claus che dir si voglia. Allo stesso tempo la figura del Krampus, inquietante e diabolico personaggio molto vicino al barbuto adorabile dal cuore generoso e buono che vive per portare felicità a tutti i bambini del mondo. Nel giorno di San Nicola un omaggio importante a una figura ricorrente della nostra esistenza, che ci ha regalato sempre e solo: magia. 

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Carta da imballaggio, carta bianca da modello che usano le sarte, velluto rosso, bordeaux e verde bosco scuro con passamanerie, merletti, bordini e timbri di legno con chiudi pacco di cera lacca personalizzati. Arance essiccate, biscotti e pasta di zucchero. Sono infiniti i modi di impacchettare, di imprimere il proprio essere e gusto nel richiudere un pensiero materiale che rispecchi amore e gratitudine. A volte si ha il tempo per fare il fiocco più bello e altre volte no, ma non per questo meno importante.

La cura nel confezionamento è importante ma non deve essere sempre necessariamente preso come una cura in più. A volte arrivo il 24 che arrotolo pure spago alimentare e attacco tag adesivi da ufficio raccattati nei cassetti. È sempre il tempo, che può o non può esserti amico a volte. In qualunque modo però, è indubbio, che il velluto infiocchetti i momenti ancor meglio. Quest’anno grazie agli acciacchi e il dovere stare buona e calmina ho avuto modo di rispolverare il buon caro vecchio merletto, che sì mi mancava un po’. Poi gli altri regali, con lo spago alimentare e la scritta a penna acchiappata al volo da un cassetto ma non dirlo a nessuno.

La Cera lacca

Mia grande passione da sempre. La trovi ovunque, ormai. Prima dovevo andare appositamente in un negozietto a Catania. Non mi perdo in questi discorsi che è tutto così veloce, meno romantico e e e e e. Perché checché se ne dica è innegabile che la comodità di avere a portata di mano, velocemente, tutto fa gola a chiunque. Negli ultimi tempi cerco di non esagerare e misurare tutto questo, in una sorta di equilibrio ma capisco pure che questo fantomatico equilibrio dipende dal proprio stile di vita, dal luogo in cui si vive. È, insomma, come in tutto squisitamente soggettivo e banalizzare/generalizzare sarebbe a dir poco sbagliato. Il negozietto della cera lacca, non esiste più e aveva sì un altro sapore andare a cercarla, prenderla e trovarla. Il pacchetto arrivato veloce, a volte in meno di 24 ore adesso che hanno aperto il deposito anche a Catania, è diverso ma innegabilmente più comodo. Mi piace avere i sigilli in ceralacca personalizzati con le iniziali o con piccole illustrazioni. Ne ho uno anche con una maghetta disegnata. Ormai sono servizi che trovi praticamente ovunque online. Puoi comprare dei set completi che includono sia la cera che il sigillo e ormai si trovano a prezzi davvero modesti, altrimenti comprare tutti i componenti singolarmente. Ci sono diversi tutorial su YouTube molto utili e scopri pure offerte di cofanetti interessanti. Di certo un pacco, come una lettera, chiusa con la ceralacca ha tutto un altro sapore ed effetto. Queste resine con pigmenti colorati che si fonde con il calore e poi si risolidifica e raffredda dopo averla sigillata con il proprio timbro, ti riporta a Corte. Io mi sento sempre un po’ a Versailles (sono un po’ fissata con Lady Oscar da sempre, perdonami. Lasciamelo dire). Sto lì in una stanza con un bel letto a baldacchino tutto barocco e dorato, tanti specchi preziosi che si attorcigliano nelle cornici e ho pure un lungo abito stretto in vita. Ok. Mi fermo qui. Anche perché mi fa già ridere così: abito stretto in vita. Morirei soffocata dopo due secondi e non per inalamento da cera lacca.

I merletti, i velluti e i nastrini

Non comincio con il dirti che prima andavo in merceria, ma. Sì, andavo in merceria. Ed era un momento ai limiti del catartico. In un’altra vita sicuramente avrei voluto avere una merceria tanto quanto una cartoleria. Tutto quello che è creativo, che è la base per creare e inventare da sempre ha avuto su di me un appeal incredibile. I bottoni, i nastrini e i merletti. E ancora la lana, la maglia, il cotone e i ferri. Il cucito con le bobine di filo, aghi e spilli. Nonna Grazia era una ricamatrice e zia Mimma una sarta professionista. Sono cresciuta con loro vedendo Leonela: cosa altro avrei potuto fare se non creare? Non parliamo poi di Fernanda, la mia mammina. Una donna creativa che ha sempre amato disegnare, pitturare e fare mosaici. Insomma le premesse c’erano tutte e non sono state disilluse. Sono cresciuta in merceria con nonna. Ce ne sono poche adesso e il tempo non so neanche dove si possa eventualmente recuperare per poter andare a trascorrere un pomeriggio lì come i vecchi tempi? Più scrivo questo post di getto, come sempre, perché sono chiacchierate spontanee con te. Più mi rendo conto di aver bisogno di un giorno speciale alla ricerca dei tempi passati tra mercerie e piccoli negozietti. Sono complice anche io certamente della disfatta di questi piccoli gioielli.

Ho modo di poter reperire queste meraviglie grazie a un amico che si occupa proprio di questo. E questo metri e metri e metri di velluto sempre e comunque. Lo amo soprattutto nelle gradazioni del verde bosco e del rosso granata. Mi piace metterlo anche al collo di Koi e Kiki, come fossero diamine del vittoriano. Soprattutto a Natale.

Carta da imballaggio, pentagrammi e fogli di giornale

Il contrasto della carta da imballaggio con il velluto è il mio binomio preferito ma non disdegno neanche i vecchi pentagramma che vanno tanto di modo o ritagli di giornali. Il pacco confezionato con i ritagli di giornale in contrasto con nastrini, velluto e merletto è a dir poco chic e charmant. Quello che è ruvido e si mischia al morbido, prezioso ed elegante. Quasi un paradosso e al contempo una metafora di quanto possa essere meraviglioso e crudele il Natale (e fortuna che sono astemia, altrimenti cosa direi proprio non lo so). Il merletto che preferisco è quello un po’ elasticizzato perché riesci meglio a chiudere i pacchi. E mi piaccia che si veda lo scotch. Mi piace anche scriverci sopra magari con la stilografica. Con scritte fitte fitte come l’amore che provo per chi riceve il pacchetto. Ultimamente metto sempre dei gingerbread fatti con la pasta di zucchero. Quando induriscono diventano perfetti e sono molto scenografici. Ma anche le arance essiccate che faccio in casa ormai come tradizione per sempre. E i biscotti neanche a dirlo. I biscotti o le formine di biscotti a chiudere nel merletto sono una vera e propria magia.

 

 

Ho fatto una selezione natalizia per te

e la trovi qui 

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2 COMMENTS

  1. A volte chiedo direttamente al negozio di far e il pacco regalo, ma più spesso preferisco crearlo da me e infatti ho uno scatolone pieno di nastri e decorazioni, ho un rotolo di carta da pacchi pensato per i regali di tutto l’anno e un paio di rotoli natalizi…più varie buste….

    • Quanto è meravigliosa la scatola con i nastri e le decorazioni? Le amo. Amo frugarci dentro e riscoprire sempre piccoli tesori

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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