Ricette Vegetariane e Vegane

Lo sai che i papaveri son alti alti alti? Burger di lupino

RICETTE DI SANREMO: IL PANINO DELLA DISTESA VERDE DEI PAPAVERI – “PAPAVERI E PAPERE”
NILLA PIZZI 1952

Vegan Burger di lupino con spinaci e maionese d’avocado. Per una versione vegetariana puoi arricchirlo anche un uovo fritto.

La Ricetta dei Bun perfetti

500 grammi di Manitoba (io ho fatto così ma anche 150 grammi farina manitoba e 350 di farina 00)
20 grammi di lievito di birra (o 7 grammi secco). Se hai tanto tempo anche la metà o la metà della metà del lievito
300 grammi di latte a temperatura ambiente
50 grammi di burro (anche vegan o olio)
10 grammi di sale fino
Due-tre cucchiai di polvere di spinaci
E per spennellare latte e uova. O olio e latte

Metti il lievito, una punta di zucchero e poco latte tiepido. Fai sciogliere il lievito per bene. Poi comincia ad aggiungere tutti gli ingredienti avendo cura che incorporino bene gli uni agli altri. Aggiungi la polvere di spinaci se vuoi ma non è necessaria. Quando incorda per bene l’impasto, metti a riposare sotto un canovaccio umidino (ma non bagnato) fino a che raddoppia se non addirittura triplica di volume. Il tempo di lievitazione chiaramente lo decidi tu. Una volta trascorso il tempo, dividi in 6. Forma dei panini. Metti i semi che vuoi spennellando. Lascia lievitare un’altra oretta e inforna.

Cuoci a 180 per 20 minuti circa; dipende dalla grandezza e dal forno, Quando cotti tira fuori e lascia raffreddare.

Assemblaggio Burger

-prepara un uovo fritto e aggiusta di sale e pepe. Se lo fai in un coppapasta avrai la certezza assoluta che resterà ben posizionato
-scegli un Burger vegano o quello che preferisci. Io ho scelto quello al lupino e spinaci che mi piace tantissimo ma largo sfogo alla fantasia e al gusto
-prepara la maionese all’avocado con due avocadi, il succo di un limone e 100 grammi circa di olio extra vergine d’oliva a filo come nella classica preparazione.

Aggiusta di sale. Buonissima anche con l’aggiunta di 40 grammi di senape.
-aggiungi il lattughino che dona freschezza e crocantezza. O foglie verdi che preferisci

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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