Come tenere lontane le vespe, i calabroni e le api

Ne ho provate tante ma questo è il rimedio che finora ha funzionato davvero. Anche con gli oli essenziali mi trovo bene e devo ricordarmi di parlartene in modo più approfondito la prossima volta. Sono anni davvero che le prove tutte.


Ho tolto anche tutti i fiori possibili e immaginabili dando spazio solo alle grasse (che non fioriscono per giunta).
Purtroppo la mia casa è un ritrovo per vespe, calabroni e api. Spesso ci fanno pure dei bei alveari. L’idea di adoperare lo zucchero e metodi spartani che finiscono male proprio non mi va. Voglio ringraziare per la fiducia accordata i miei ospiti indesiderati ma invitare tutti gentilmente alla porta, ecco 😬👋🏻
Quello che mi spaventa di più riguarda chiaramente Koi e Kiki. Koi quando era piccolina è stata punta e non voglio neanche ricordare quei giorni perché la situazione si è aggravata e ha rischiato grosso.

Basta un po’ di caffè solubile.
Lo versi in un piccolo contenitore resistente al calore e lo accendi con attenzione come fosse incenso. Niente di più. È da qualche anno che ne parliamo nelle storie ma non avevo mai dedicato un reel. Sicuramente lo conoscerai già ma nel caso in cui non fosse così spargere la voce fa sempre bene. Niente di eclatante e strabiliante per carità.
Sprigiona un fumo aromatico fortissimo e persistente che allontana vespe e calabroni, senza far loro del male.
Non è tossico. Non è invasivo e quando si spegne basta girare il caffè e riaccendere.
Questo video non è un tutorial, lo sai. Non voglio insegnarti nulla. Non ho scoperto nulla. È una condivisione. 
Solo il racconto di un piccolo gesto che ci ha aiutati e che spero possa aiutare qualcun altro. 
La convivenza -anche con le creature più temute e “antipatiche” (vedi zanzare)- può coesistere e comincia sempre dalla conoscenza e dal rispetto.

Da un po’ oltre gli oli e il caffè mi sono messa in testa di piantare la calendula (anche per le zanzare). Se hai esperienza in tal senso e ti va di condividerla con me te ne sarei grata

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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